Ora erano davanti alla macchina, Sara era preoccupata, non capiva sua madre era come in trance, lei era una donna con una certa verve e invece ora la sua verve era completamente scomparsa e la prova lo ebbe l’attimo prima di salire in auto: lui la guardò e…le mise una mano sul sedere e come fosse cosa sua e le sue parole furono glaciali…..
“Sai come mi piaci Patrizia ti ricordi i vecchi tempi?”
Lei lo guardò interdetta e diventando rossa in viso
“Ma siamo in centro a mezzogiorno di sabato…”
“E quindi?”
Fu la sua risposta quasi che la cosa gli fosse del tutto indifferente….Non capivo, poi vidi mia madre tirare come un sospiro, eravamo tra due auto , lui le aprì la portiera cavallerescamente e mamma slacciò il bottone di quella gonna a portafoglio che portava. Non me la sarei mai aspettata, mia madre a culo nudo con le autoreggenti, non aveva slip era come me, lei tirò giù la gonna e lui per aiutala a sedere le mise una mano sul culo in modo plateale e lei non fece la minima smorfia anzi la mamma mugolò , ci fu un fliebile no e lui per tutta risposta…..
” Sei sempre morbida come una volta, tuo marito sembra non usi il tuo secondo canale…..mi sembra stretto”
Capivo, mia madre davanti alla figlia si faceva infilare un dito nel culo, stizza, schifo e eccitazione si sommarono in me, il suo culo voluminoso, fu su quella mano che si mosse leggermente, era nuda lei non portava niente lo avevo visto al bar dove ci eravamo sedute, ma ora; lei che si scandalizzava per i miei bichini, era completamente trasformata e una volta in auto, la mamma si era piegata in avanti, cercava di non farsi vedere, vedevo il biancore del segno del costume e lui girandosi verso di lei mettendo in moto l’auto….
”Come hai scopato in questo periodo è un mucchio di tempo che non ci vediamo”
Io ascoltavo; ero seduta dietro non mi aspettavo una cosa simile, vedevo mia madre sotto occhi diversi mia madre che gira senza slip e che frequentava quel porco e lei con un sospiro quasi di disperazione iniziò a dire….
” Beh facciamo l’amore abbastanza spesso..”
“Ma lui alzando leggermente il suo tono di voce e assumendo un aria di comando:
“No, non così le descrizioni…non mi sembra di averti insegnato a parlare così”
Lei allora riprese a biascicare quelle parole… rossa in volto..
“Si, mi faccio sbattere tutte le volte che posso da mio marito, e se lui non c’è come mi hai insegnato tu me la meno alla grande…é questo che vuoi , sei un porco non lo sopporto”
La mamma quasi piangeva, era rossa in volto..e continuò con rabbia……
” Non volevo che tu conoscessi mia figlia, non lo sopporto, so cosa fai alle donne so quello che mi hai fatto”
Lui era serio, era concentrato nella guida ma si capiva che la stava ascoltando dal suo leggero sorriso che vidi riflesso nello specchietto del retrovisore…….
”La viziosa sei tu perché sei venuta come ti ho chiesto, so che ti piace e ti eccita il pensiero di farti sbattere da me o davanti a me non è vero, non ne puoi fare a meno…”
Ero allibita, parlavano tra di loro come se io non esistessi, parlavano da vecchi amanti viziosi e lei continuò…..
”Ora che hai dimostrato davanti a mia figlia che sono una troia cosa hai ottenuto?”
“ Ho ottenuto che ora riprendo ad addestrarti…naturalmente addestrerò te e tua figlia, ma in questo momento lei è senza contratto, tu lo hai firmato, e non ne puoi fare a meno, se ti faccio fare la troia assieme a lei sarete richieste, madre e figlia lesbiche o …il termine lo sai….avanti dillo so che ti piace quel termine, mi sono sempre divertito con le tue tette….”
Mamma impallidì, la vidi terrea in volto :
“ Vacche …..”
Anche lei quindi aveva un nome da schiava? Ma come poteva essere, non conoscevo mia madre sotto questo aspetto, non mi aspettavo una cosa simile e lui alzando la voce per superare il brusio del traffico che giungeva dal finestrino aperto.
“ Due perfette vacche da mungere, vedi Sara, tu sarai SlaveSara mentre tua madre può recuperare il suo vecchio nome di …. “SlaveViolet e sua figlia, non mi interessano i soldi, vi voglio schiave e basta, siete uguali, vi piace il sesso e non ne potete fare a meno…vero Sara cosa dici?”
Mi guardava nello specchietto….la mamma era pallida e lui girandosi un attimo versi di lei….
”Toccati cosi’ almeno diventi rossa sembri un cadavere”
Non potevo credere, la mamma si mise una mano tra le gambe, le bastò un attimo e venne, ora era rossa in viso e lui ridendo e guardandomi nello specchietto….
“Vedi Sara la nostra Violet era eccitata da matti non ce la faceva proprio, la conosco bene , quando si parla di sesso sporco va in estasi”
Ero esterrefatta la mamma godeva senza ritegno e lui per rincarare la dose
“Su che cosa fai dillo a tua figlia e di che cosa sei…. “
La mamma scosse la testa e poi….
” Me la sto menando ho le dita in figa, sono una troia, ho sempre voglia”
…..e….a quel punto mugolò ancora…stava avendo un orgasmo, da mia madre, una cosa simile non me la sarei proprio aspettata
“Vedi Sara tua mamma ha dimenticato le buone maniere…alle schiave come lei è impedito usare parole come fare l’amore… baciarsi.. seno.. pene… sedere…Lei non fa all’amore ma al massimo si fa sbattere per dare piacere…non ha seni ma tette, meloni, mammelle da far vedere in giro…non può mai dire sedere ma culo non fa sesso orale ma spompina chi gli ordino io…vero?”
“Si padrone è vero, è tutto vero come dici tu, io non ho seni ma mammelle da vacca da spremere e il mio fondo schiena non è altro che un culo da sfondare”
Sembrava che ci prendesse gusto a dire quelle parole, lo faceva e mi accorgevo che aumentava i movimenti della mano tra le sue gambe era partita…le ultime parole furono dette con un singulto, mentre lo diceva si toccava e lui…….
” Su, dagli le tue dita bagnate da succhiare, tanto tua figlia ha già assaggiato la mia sborra, e dire che l’ho incontrata per sbaglio”
E la mamma guardandosi la mano…
”No mia figlia no, non voglio…..lei è mia figlia non la voglio ridotta come hai ridotto me …..”
” Non è diversa da te forse è peggio vedrai , ora dalle da succhiare le tue dita così sente il tuo sapore….”
Ero bagnata fradicia , ero eccitata come non so cosa, quel dialogo, le nudità di mia madre quegli ordini, il contratto, io puttana assieme a mia madre, tutte quelle cose mi avevano ridotto fradicia e senza farmi vedere mi toccavo anch’io ero eccitatissima e poi il tocco finale quelle dita che mi avevano cullato e fatto solletico da piccola, ora le mettevo in bocca bagnate del suo ciprigno…
“Sara di a tua a madre che è una troia…”
“Mamma sei una troia”
“Certo che vai sul pesante mi piaci schiava” lo disse lui….
La mamma scosse la testa e ..
”Si sono una troia, sono la sua troia”
Lo disse indicandolo e lui che per tutta risposta si mise a ridere..
“Siamo tornati hai vecchi tempi, sei la mia puttana personale.”
Ero allibita e con quella frase la macchina entrò in un cortile dentro un casolare semi abbandonato, c’erano altre due auto ferme, dei rottami, erbacce una paio di sdraio…..
Scendemmo dall’auto, mi madre fece per prendere la gonna, ma la sua occhiata fu eloquente e le disse…..
”Giacca e resto rimangono in auto sei tornata schiava”
Poi girandosi verso di me……
”Guarda e impara…. “
E in quel momento ..arrivò la puttana che ben conoscevo, quella del tour fatto per Udine con le conseguenze folli cui avevo partecipato. La mamma ora era nuda , giacca e gonna erano in auto, e lui pretese anche la camicetta che portava, ora mia madre era completamente nuda eccetto che per le calze autoreggenti e le scarpe non l’avevo mai vista in quegli stati. La puttana che io conoscevo e senza dire niente piantò a mia madre un lingua lingua senza problemi…..e devo dire che quella scena mi fece rimanere di stucco non immaginavo una cosa simile, la puttana la conoscevo, era piuttosto grassa, non mi ero accorta la notte prima. Ora portava una mini mozzafiato e sopra una camicia lunga, si vedevano chiaramente le tette che ballavano e disse parlando con M. ……
”Gli ospito sono in casa….come eravamo d’accordo; poi arriveranno gli altri “
“uh che ospiti ?”
Chiesi io con un fondo di preoccupazione e lui mi guardò e rispondendomi come sopra pensiero ……,
“Sono una coppia, e lei ha perso una scommessa ora farà la puttana per un paio di giorni, il marito l’accompagna e potrai così vedere la sua vestizione”
Così con queste parole scese il silenzio tra di noi, il mio cuore batteva all’impazzata ma come poteva esistere una donna che accettava di fare la puttana, questo lo rimuginavo tra me e me, ma poi pensandoci e guardando mia madre e sapendo quello che mi sarebbe potuto capitare non ebbi dubbi, eravamo tutti dei viziosi.
Erano una coppia di professionisti, erano senza figli, lei era tesa come una corda di violino, non sapeva come stare,. L’ambiente sembrava sporco il soggiorno dove eravamo entrati era arredato con mobili dozzinali, loro erano in piedi e una volta dentro e ci fu un ordine gelido da parte sua…….
”Nuda , spogliati,vediamo che cosa puoi valere, ora non sei più l’architetto, ma sarai una puttana per un paio di giorni, vedrai che la cosa ti piacerà……”
Il marito si ritirò accendendosi una sigaretta, io e la mamma eravamo ferme, immobili, non capivamo. la donna portava un completo da donna in carriera con i pantaloni,aveva una figura da indossatrice, non aveva un petto molto pronunciato, il culo invece…un culo perfetto a mandolino modellato da quei pantaloni leggermente lucidi…….lei ebbe un sospiro e poi, giacca e pantaloni furono sul pavimento, rimase con un minuscolo perizoma e un reggiseno di pizzo molto bello . La troia quella vera la guardava con aria critica e “ il resto….” Ora era nuda, aveva una seconda di petto, i capezzoli erano tesi segno che era eccitata, in quella specie di soggiorno era calato il silenzio, e lui il padrone vero…. guardandola….via i peli e rivolgendosi a mia madre,
“Sai dov’è il bagno , vedi di depilarla in maniera perfetta , deve essere liscia come una pesca, il marito vuole vedere la sborra colargli dalla figa quando sarà il momento noi intanto andiamo a tavola.”
Mia madre era ridotta un automa e si eclisso segno che quella casa la conosceva e ritornò dopo un attimo con barattolo di schiuma da barba, una bacinella e un rasoio …e lui,
“Vedi di depilarla bene se no sai che cosa ti può succedere, se è arrossata vedi di leccarla per darle sollievo noi siamo in cucina a mangiare, se il marito però si vuole gustare la scena della “ barba” che tua madre farà alla sua donna può rimanere…..”
L’uomo era immobile, non fiatava, aveva visto lo spogliarello di sua moglie e ora…la donna si girò verso una poltrona che mia madre le indicò, per la prima volta da quando eravamo entrati in quella stanza sentì la sua voce che chiedeva alla donna di mettere le gambe sui braccioli in modo di aprirsi ben bene . Non so neanche io che cosa provassi. Tutte quelle novità, non capivo più niente, mia madre era li di casa, si era baciata un lingua lingua con quella donna, che da quanto capivo la conosceva, e ora eseguiva un ordine. La donna si andò a sedere sulla poltrona indicata da mia madre. Poggiò le gambe sui braccioli, era aperta, esposta e mia madre iniziò a depilarla. Le guardavo, la guardavo affascinata da quella scena ormai tutte quelle novità non mi facevano capire più niente, mia madre era li di casa, si era baciata un lingua lingua con quella donna, che da quanto capivo la conosceva, e ora eseguiva un ordine. la donna si andò a sedere su una poltrona, poggiando le gambe sui braccioli, era aperta esposta e mia madre iniziò a depilarla. Le guardavo, le guardavo affascinata da quella scena.
Ma lui…..
“Lascia sola tua madre con la novizia, sai bene che toccherà anche a te lo stesso trattamento, noi andiamo in cucina, vieni….. dobbiamo parlare del tuo futuro…senza che tua madre ascolti”
E continuò tranquillo una volta seduto a tavola, di nuovo quella voce suadente che mi ipnotizzava…..
“Vedi Sara.. anche tu firmerai un contratto come quello che ha firmata tua madre…le regole da rispettare sono molte ma tu sei intelligente e ce la puoi fare; perché altrimenti sai bene che sei rovinata tu e la tua famiglia “
Abbassai la testa, avevo capito eravamo, in cucina seduti a tavola, io, lui, l’altro signore che era entrato un attimo dopo di noi e poi la troia, c’era del formaggio e affettati del vino e un buon profumo di pane . L’uomo che non conoscevo era teso e cercava di sbirciare nell’altra stanza quasi si fosse pentito di averci seguito.
“Sara da questo momento in poi la tua vita cambierà… in meglio vedrai … ci metterai un po’ ad abituarti.. ma poi non ne potrai più fare a meno vedrai, pretendo pulizia, e sempre obbedire a gli ordini, potrai essere ceduta e venduta, il corpo deve rimanere integro e non ci potranno essere marchiature, dovrai girare quando lavorerai, cioè quando farai la puttana con un collare e dovrai accoppiarti con chiunque che il tuo padrone voglia. Non potrà mai indossare biancheria intima a meno che non sia comprata in un sexi shop . Ogni volta che vedrai tua madre la dovrai baciare in bocca per almeno 30 secondi a meno che non ti sia dato il permesso non potrai mai lavarti lo sperma da corpo e ti dovrai masturbare tutti i giorni almeno una volta in un luogo pubblico e se qualcuno cercherà di palpeggiarti non ti potrai mai sottrarre.. ma anzi sorriderai e poi ringrazierai…….decideremo noi che linguaggio dovrai usare e con chi decideremo noi tutto quello che dovrai fare con il tuo ragazzo. Dovrai calzare scarpe con almeno 12 cm di tacco e se ti dovrai piegare non potrai mai piegare le ginocchia…..se non rispetterai queste regole acconsentirai che noi pubblichiamo tutti i video e filmati che abbiamo di te”
Ascoltavo le parole di lui, ero in un ambiente scarno, nell’altra stanza mia madre vestita di autoreggenti stava depilando un estranea. Non potevo accettare tutto quello che lui diceva, non lo potevo proprio. Poi, ritornammo in soggiorno dove la mamma aveva finito, l’altra donna era liscia come una pesca, la sua vulva era arrossata e lui guardandola…
”Violet, leccala e dalle refrigerio”:
Usava il suo nome d’arte. E lei mia madre, era ancora in ginocchio, vedevo il suo culo……. si piegò in avanti, le sue natiche si aprirono leggermente mostrando le sue ninfe lucide e la rosetta scura. Mi faceva schifo, stavo per aprire la bocca e lanciarle un grido di disgusto, ma lui intuendo mi poggiò la mano sul braccio….
” Guarda e impara….”
Capivo che lei la leccava e lui quasi ridendo e rivolgendosi a me..
”Ora tua madre la lecca, se la conosco si sta eccitando come una cagna in calore e poi vedrai di darle sollievo , tocca a te….. “
Il cuore davanti a quella scena mi batteva a mille…e lui disse..
“firma qua..”
E io senza nemmeno distogliere lo sguardo dalla scena firmai. Firmai quel foglio, neanche lo lessi affascinata da quello che vedevo a e poi lui rivolgendosi alla puttana…tira fuori un pò di giocattoli abbiamo tre donne è ora di farle giocare tra loro….