Passo dopo passo, la gente le guardava, lei aveva lo sguardo basso, mentre la troia le commentava sotto voce gli sguardi dei maschi, si vergognava. Si, si vergognava ma nello stesso tempo una serie di brividi partivano dalla sua figa per andarsi a concentrare sulle punte dei suoi capezzoli, nonostante tutto lo sapeva era un lago e se non fosse stato per gli slip il piacere le sarebbe colato lungo le gambe….. e a quel punto dopo aver fatto tutta via Mercatovecchio passo dopo passo e essere stata letteralmente spogliata dagli sguardi degli studenti che si fumavano la sigaretta della pausa fuori la biblioteca comunale in Riva Bartolini giunsero all’altezza di Piazza San Cristoforo dove dovevano prendere il bus. Li incontrarono dei ragazzi che festeggiavano una laurea. Erano tutti alticci e vedendole vestite in quegli stati si diedero di gomito indicandole. Si avvicinarono a loro e le proposero un bacio… E li per lei fu un altro approccio con gli ordini dati dalla puttana. Loro erano allegri e alticci, e….
”Sara fatti toccare, su ti chiedono un bacio vedi di accontentarli”
Lei senza sapere il perché appena il tipo le si avvicinò… gli piantò la lingua in bocca per molti secondi e quando si stacco rimase stupita di se stessa…Fu un apoteosi, mai si sarebbero aspettata una cosa simile, a quel punto si guardarono e….
”Dai andiamo nel vicolo la non c’è passaggio di gente la potete palpare e pastrugnare in pace, ci sta non avete visto il lingua lingua che ha piantato al vostro amico……”
La Puttana li dirigeva e faceva salire la pressione a quei maschi arrapati, era un invito per loro, e per lei non era altro che una vendita del suo corpo.
Sara era immobile, aspettava altri ordini, lei era la schiava di quella donna che ormai la dirigeva e se avesse accettato lei avrebbe eseguito e l’altra ridendo….
” Vi meritate questa femmina dopo tanto studio, la mia amica è troia ma è un po’ timida, vedete di farla andare su di giri”
Ci fu un esclamazione di giubilo…. e forte ad alta voce…” Vicolo Florio !!; Ma che troiona, si fa toccare e pomiciare da palpare tutta!”
Commenti salaci e così quel gruppetto con loro due si diresse verso il vicolo; una stradina di sassi , strada ceca dove non passavano auto ed era defilata rispetto alla strada principale, dove una volta giunti li la letteralmente assalirono sotto lo sguardo compiaciuto dell’altra donna.
Si accorsero così che era fradicia, quella mani sulle sue gambe, le pastiglie che le aveva dato stavano facendo effetto e dalla sua bocca uscì una specie di muggito di compiacimento nell’essere circondata da maschi, brividi…piacere….delle dita le strapparono gli slip, erano in pieno giorno.
Non poteva essere e invece…maschi infoiati, bocche sul suo collo sul suo viso, sulle sue labbra e mani dappertutto addirittura un dito le forzò il culo…Una scossa elettrica, lo agitò il culo, come per invitarli e la puttana…ridendo…
”Per questa sera al neo dottore e ai suoi amici la darà gratis in Viale delle Ferriere ci vediamo..”
E li per lei fu letteralmente una doccia fredda, le diceva che sarebbero andate a battere, loro invece erano allegri e alticci, e…., quella mani sulle sue gambe, e quello che aveva bevuto intanto stavano facendo effetto e dalla sua bocca uscì un gemito. Circondata da maschi, brividi…piacere…., erano in pieno giorno. Non poteva essere e invece…maschi infoiati, bocche sul suo collo, sul suo viso, sulle sue labbra e mani dappertutto e poi quella frase…
“ Questa sera in Viale delle Ferriere al bivio, dove c’è il negozio di sanitari, sarà sui gradini:”
Dopo quel palpeggiamento mentre stava per venire causa tutte le sensazioni di piacere che le stavano provocando quelle mani la sua amica accompagnatrice e padrona….
“ No, tu non godi, accucciati e non toccarti, anzi, tenetele le braccia in alto voi due mentre il dottore le metta pure il cazzo in bocca….”
Fu una scena torrida, il gruppo si chiuse attorno a lei, fu costretta accucciata, il vestito risalì su le sue belle gambe mostrando il pube visto che gli slip si erano andati a farsi benedire strappati da una delle mani di quei ragazzi. Così’ Sara si trovò all’altezza dei pantaloni del maschio che senza pensarci dopo averli sbottonati si tirò fuori il cazzo mettendoglielo in bocca. Un attimo, quella carne non ancora dura, ma eccitata, quel sapore di urina e di altro sulla sua lingua…chiuse gli occhi e come trasformata la succhiò avidamente….
” Su troia fallo venire gli devi dare il premio…….”
Il cazzo del giovane si gonfiò come a comando, lui la prese per i capelli e usò la sua bocca come uno scarico, bastarono una due volte del su e giù classico e lui venne copiosamente dentro di lei, sentì il suo seme caldo rimbalzare sul palato, sulla sua lingua quasi soffocarla, un eccesso di tosse, ma al maschio non interessava e quelle parole “ succhia troia” la galvanizzarono ancora di più, si sentiva troia, si sentiva puttana, se l’avessero pagata avrebbe accettato tutto anche di essere inculata li, in pubblico tra quelle persone che le stavano facendo da paravento.
Era ubriaca di voglia, quando i maschi finirono lasciarono quasi in ginocchio ansimante mentre il piacere dell’uomo cui aveva fatto il pompino le colava sul mento…. per terra su quei ciotoli i suoi slip intrisi della sua voglia. La puttana le disse di raccoglierli e di tenerli in mano in modo che in bus tutti vedessero che cosa aveva. Lei nel frattempo era come in un altra dimensione, piacere, costrizione e alcool l’avevano messa a ko e ora anche l’effetto di quelle pastiglie si faceva sentire, voleva cazzi. Quei ragazzi se n’erano andati, sapeva che lui o lei l’avrebbero portata a battere, sapeva che li avrebbe incontrati nuovamente ma in quel momento…. li voleva, che la chiavassero e inculassero li. La sua “ amica padrona” si stava accorgendo che lei ormai era partita, quello che le aveva dato aveva fatto effetto in anticipo. E proprio in quel momento, quello con la corona d’alloro….
” E per me un antipasto? sono dottore; sono venuto nella sua bocca, vorrei la sua figa”
La troia lo guardò e mettendosi a ridere indicando Sara che si trovava ancora accucciata con gli slip in mano…
,” Vieni con noi, per gli altri questa sera ma ora a te l’antipasto te lo meriti, e poi bisogna festeggiare la tua laurea”.
Sara è frastornata , capisce che la sua vita da troia sta per incominciare, prendono così il bus, paura e eccitazione , sono in tre, ormai lei è partita, le persone sedute la guardano anzi li guardano con disprezzo e una signora anziana….”Puttane anche in bus”
E per tutta risposta, sentendo quelle parole l’altra donna quasi se ne ebbe e per voler scandalizzare la signora seduta…
“Sara di che cosa faremo tra un momento”
Lei rossa in volto, guardando la vecchietta..
”Ora andiamo a scopare signora, contenta ?, sono senza mutande e sono già pronta ”
E così dicendo le mise sotto il naso gli slip che aveva in mano ”Un ricordo signora” e con quelle parole scesero tutti e tre alla fermata di via Gemona , quella prima di Piazzale Osoppo.
Sara ormai sapeva per esserci stata che lui abitava in quel piazzale, e tra un momento sapeva che lo avrebbe incontrato; che cosa dirà quel porco, i suoi pensieri correvano, forse non si aspettava che arrivassero con un maschio infoiato, o forse lui lo sapeva già.
Entrarono ridendo nella galleria dell’ex cinema Capitol , incrociando la gente che usciva dal supermercato, quelle persone guardarono. Le guardarono e anche il maschio che era con loro ormai partito come anche lei. La voglia ormai la stava dominando, aveva voglia di cazzo e una volta entrati in ascensore bastò un attimo, il maschio le saltò addosso, il minivestito finì sul pavimento, ormai nuda sotto gli occhi della sua accompagnatrice lui la prese di brutto, sentì il cazzo caldo entrarle dentro, lo agevola, voleva quel cazzo, lo vuole sentire esplodere e lavarla di sborra. La puttana intanto cercava di puntare il cazzo di lui in lei facilitandone l’entrata prendendolo in mano, le mani di lui nel frattempo furono sulle sue tette, le strinsero brutalmente e in quell’attimo i suoi capezzoli si irrorarono di un liquido bianco, vacca da monta, si sentì vacca, aveva anche il latte. Un grido che non ha niente di umano, ma è solo piacere puro, il piacere la travolge e lui la pompa con rabbia, mentre i piani scorrono …..1….2….4….5….6 la scopa, la sua bocca su di lei, le lecca le tette, lei nel frattempo è partita. La puttana che l’accompagna, osserva compiaciuta….
In quel momento a lei non interessa altro, vuole essere piena….
Entrano così nel suo appartamento lei ormai fuori di testa e nuda tira lui per il cazzo e fa in modo che cada disteso sul pavimento .. non guarda niente e nessuno… lo stese e si mise sopra di lui iniziando a cavalcarlo a cavalcarlo chiedendo quasi gridando di avere il suo cazzo ancora duro e infoiata come una baccante in quell’attimo.. alzò lo sguardo e vide il suo ragazzo…
Era ‘ assieme al porco che la guarda strabiliato, non poteva credere ma era così, la sua Sara che fa uno spegni candela dopo essere entrata nuda in quella casa, lei non se ne accorge nemmeno, le sue uniche parole…
”Dammi di cazzo, dammi di cazzo voglio godere, ancora, sono una troia”
Mai si sarebbe aspettato delle frasi simili da lei, dalla sua ragazza… ma era la verità, e mentre tutto questo succedeva, lui e la puttana quella vera si godono la scena…. , ma in quel momento Sara è ormai andata non ce la fa e ha per le mani un cazzo duro pronto a godere, la voglia, la lussuria l’anno stravolta.
E’ letteralmente infoiata, il suo ragazzo la guarda, e mentre cavalca quel cazzo si accorge che lui ha i pantaloni tesi sul davanti, il suo cazzo, quel cazzo che conosce e che l’ha fatta godere tante volte alla missionaria.. lei ormai è come in trance sente il cazzo dell’altro iniziare a vibrare e lei guardandolo con i suoi occhi azzurri persi nel piacere…lo fissa e esplode in una esclamazione che non si sarebbe mai aspettata:
“ Dammelo in bocca dai sborrami in bocca mi sento troia”
Un esclamazione formidabile per giunta fatta sotto lo sguardo del suo ragazzo che la fissa affascinato e…la troia che le fa da padrona lo prende per la mano e lo spinge verso di lei che come in estasi mentre ha un cazzo in figa che la sta trapanando lo prende per i pantaloni ma la donna in quel momento lo trattiene , non vuole che Sara lo succhi ma che guardi solamente e dopo che lei e con gesti convulsi gli ha tirato fuori il cazzo la donna si inginocchia e glie lo prende in bocca succhiandolo avidamente; basta un attimo, quella scena torrida lo ha eccitato all’inverosimile e viene copiosamente.
Ma la puttana non è ancora contenta e…..lui interviene….non inghiottire, bacia Sara passagli la sborra del suo uomo…e così in quel corridoio la scena si surriscalda, la bocca della puttana le sfiora le labbra e la bacia con passione passandole il piacere dell’altro che rimane come inebetito a guardare mentre il padrone sorride sotto i baffi….li ha in pugno.. entrambi.
E interviene gelido, “Vedo che ti ecciti vedendo il tuo amore che si fa sbattere, il tuo sogno parlando con i tuoi amici è di vedere la tua ragazza fare la troia, la cosa ti eccita, sei stato accontentato, ma ora devo accompagnare la tua ragazza a casa, io e sua madre siamo andati a fare acquisti per lei, vedrai d’ora in poi cosa si mette, volevi una troia e ora ce l’hai, hai la mia troia”.