Non so quanti capitoli ci saranno, sono dialoghi e avventure di una coppia. Il racconto si svolgerà tra Udine e Bologna, vedete voi….Antefatto un anniversario ed ecco quello che succede.

E alla fine quando entrai a casa…
Adriana mi aveva telefonato sul lavoro con una voce pimpante: non serviva che la passassi a prendere.
” Amore rientro con un amica, ”
Tutto sommato mi dispiaceva, quella giorno festeggiavamo un nostro anniversario e lei era tutta elettrizzata, alla mattina dandomi un bacio ….
” Questa sera a cena fuori, tu cerca di venire presto a casa, io finisco a mezzogiorno con la scuola, e tu puoi prendere mezza giornata di ferie”
La conoscevo, dopo anni che dormivamo nello stesso letto se non lo avessi fatto mi avrebbe scatenato contro un putiferio così accettai di buon grado. Lo devo riconoscere, a distanza di tempo quella telefonata mi aveva lasciato perplesso comunque accettai senza fare altre domande.
Ma quando fui a casa….le stanze erano in penombra, non capivo, forse una sorpresa con la torta e invece….
” Accomodati mio bell’uomo ti stavo aspettando…”
La voce la conoscevo ma quello che vidi mi fece venire un mezzo accidente, era lei, e lo devo riconoscere era da urlo, indossava una mini in pelle che le aderiva ai fianchi come una seconda pelle mettendo in risalto le sue belle gambe lunghe, l’accostamento era con una maglietta ultra aderente dalle trasparenze assassine, la sua terza misura abbondante era ben in mostra e le punte dei capezzoli sotto quella stoffa leggera si vedevano…..eccome se si vedevano, era eccitata, la maglietta non l’avevo mai vista e neanche il giubbotto in pelle che le copriva a malapena il busto ne la mini. Era tutta una sorpresa, ma non bastava perché conoscendola…quante volte le avevo chiesto di comperarsi un paio di sandali con il tacco alto, e lei li aveva presi senza dirmi niente.
Era superba, quella misura di tacco la costringeva a stare ben diritta e il suo seno vista la posa come le sue natiche erano ben pronunciate. Rimasi a bocca aperta e lei pregustandosi quello che sarebbe successo ….
” In ginocchio, adorami, ma ti voglio nudo e…”
Per la prima volta davanti a mia moglie mi sentì in imbarazzo, in un attimo mi trovai nudo come un verme davanti a lei, quasi vergognandomi cercai di coprire il mio lui che data la situazione iniziava a dare segni di vita…. Lei sorrise, aveva un rossetto rosso scuro e un trucco da cinema muto, pesante che le dava un aria altera. Quasi una pantera che pregusta la vittima e la vittima ero io; girò attorno a me percorrendo il mio corpo con un dito, la sua unghia mi graffiò leggermente ma in quel momento i miei pensieri erano di tutto altro genere, ero teso….lei continuò lentamente, ora mi parlava sottovoce all’orecchio, il suo profumo forse paciuly….mi dava alla testa mi stordiva, le sue labbra rosse mi sfioravano…
” Su caro non nascondere il cazzo, mostramelo mani sulla nuca, vediamo il tuo uccello esegui…oggi mi sento troia, anzi puttana da strada e questo è solo l’inizio, pensa a quello che ti può succedere…..e che può succedere, la giornata è ancora lunga e dopo cena la notte ancora di più”
Ero un automa, con quei tacchi visto che la mia Adriana non è piccola mi sovrastava, il suo profumo poi era pesante da bordello indiano, qualche cosa di pastoso che ti entrava dentro avvolgendoti, chiusi gli occhi e portai le mani alla nuca…Non so se sorrise, ma le sue parole furono inequivocabili….
“Sei obbediente vedo che esegui i miei ordini…”
Così dicendo mi sentì sfiorare in basso, quell’unghia che era scivolata sulla mia pelle ora stuzzicava il mio cazzo dandomi brividi che non avevo mai provato, quella punta rossa forzava leggermente il mio meato…..