Mi mangiavo con gli occhi Natalia , era afrodisiaca e sapendo che cosa c’era sotto quel bustino mi sembrava di impazzire. Mi faceva voglia… e poi quel vinello fresco, il caldo del nostro soggiorno, noi non avevamo l’aria condizionata, le spalle di Natalia erano scoperte, e quello sguardo, sottomesso e nello stesso tempo beffardo mi stava stendendo. Lui il vecchio si era accorto mentre mia moglie era partita e infervorata dalla discussione…ci fu un altro bicchiere e quell’uomo ne approfittò ancora, ci dominava tutti e due, era riuscito ad angolare mia moglie facendola accettare di uscire con al sua
“ schiava “ e ora toccava a me:
“Vedo che si sta mangiando con gli occhi la mia compagna, si vede che sa apprezzare le cose belle”
A quelle parole mia moglie mi dette un’occhiata fulminante, aveva ancora un barlume di carattere, era indomabile e rivolgendosi a me e nello stesso tempo a lui…
” Vuoi uomini andate in fregola facilmente vi basta vedere un bel paio di gambe o una profonda scollatura per andare in tilt….”
Lui si mise a ridere, e schernendosi, rispose in maniera diabolica….
”Sognare non costa niente ma mettere in pratica è un’altra cosa….Nathalia ringrazia il signore che ti apprezza”
E così dicendo rincarò la dose:
” Non è altro che una cagna si accoppierebbe con chiunque, non ha carattere è solo un buco”
La donna era immobile ai suoi piedi e sentendo quelle parole guardava nel nulla, la stava letteralmente prendendo a pesci in faccia, non fiatava….
Scese un silenzio di tomba, il caldo, quel vino, stavamo sudando abbondantemente e …ora gli occhi erano tutti puntati su di lei e lui, quel vecchio:
“ Ringrazia il signore su vai…a quattro zampe cagna…anzi, dillo ad alta voce così i nostri vicini possono sentire cosa sei…allora…..?
La donna guardava nel nulla immobile….poi la sua voce….
”Sono una cagna ; solamente una cagna“
Dimostrava in quel momento una sottomissione indescrivibile, aveva chiuso li occhi….lui le toccò la testa con un dito, la spinse in avanti e lei ….La vidi a quattro zampe come la sera prima, s’avanzò verso di me. Un corpo splendido, niente da dire e quel bustino lo metteva in risalto…..una carnagione bianchissima, i capelli ricadevano sul viso e in quel momento non potevo vedere la sua espressione ma la vedevo nel suo intero. Movimenti da pantera, era presa nella parte e non le interessava altro, era realmente una “ cagna” come l’aveva definita il suo Padrone. Abbassò la testa sui miei piedi; portavo un paio di ciabatte estive, ero pressoché scalzo. Sentì la sua lingua sulla mia caviglia….una lingua calda….saliva ….quella lingua salì fino a quando potè, portavo un paio di calzoni lunghi….la situazione era paradossale, la prima volta in assoluto che una donna mi leccava così, e poi , davanti a mia moglie . Il cazzo stava diventando duro, e lui aumentò la pressione su di noi, si faccia leccare bene, la cagna ama lo sporco, ama il sapore l’odore del sudore . Agivo come un automa, comandava anche me, sfilai il piede dalla ciabatta e glie lo misi in bocca ; la donna non si scompose, continuò imperterrita . Mia moglie guardava strabiliata, non sapeva se esplodere in un attacco di gelosia o altro. E lui diabolico….ne devo dare atto……
”Signora non vede che suo marito si sta eccitando, ne approfitti anche lei lo baci”.
Mi aspettavo una reazione negativa, invece la mia Testolina Bionda si girò verso di me e mi piantò un lingua lingua da pornodiva, sapeva di vino, alcool la stava inibendo ma non era brilla ….Sotto il maglione non portava niente, sentì le sue tette sfiorarmi il braccio e la sua mano si infilò nella mia camicia . Rimasi di sale, lei che volte pretendeva di spegnere la luce se partivamo con le nostre “ follie” e ora lei davanti a un estraneo mentre una donna mi stava leccando……; continuò a slinguarmi, sentivo la sua mano sul mio petto mentre le sue dita andavano a solleticarmi i capezzoli. Ero in trance, ormai il mio cazzo era duro, mi tirava dentro le mutande. E lui …
”Lo faccia venire signora e ringrazi poi la mia cagna, si vede che le sue labbra cercano ormai la lussuria”
A quelle parole la mia Testolina ebbe in sussulto, come se per un momento tornasse con i piedi sulla terra, si girò verso quella voce e lo guardò inebetita, aveva staccato le sue labbra dalle mie . poi come a comando iniziò a discendere lungo il mio petto sentì la sua mano che febbrilmente mi slacciava la cinghia e sbottonava i miei pantaloni per trovare il cazzo che apparve teso e con tutte le vene in evidenza, non mi era mai capitato di avere un erezione simile ; era viscido , luccicante e lei con delicatezza lo tirò completamente fuori, sentì le sue mani accarezzarmi le palle e poi impugnarlo brutalmente , una lunga slinguata su tutta l’asta in modo che potessi assaporare la sua lingua, un bacio leggero e poi partì con un succhiotto che mi tirò fuori anche l’anima, se lo era infilato in bocca fino alle palle e non riuscivo a capire dove se lo mettesse se non infilarselo in gola fin oltre le tonsille . Rimasi letteralmente tramortito, non mi sarei mai aspettato una cosa simile . Ormai avevo il cazzo al limite e da un momento all’altro sarei venuto, non dipendeva più da me ma dipendeva da quella bocca che giocava con il mio piacere, e fu l’attimo sentì il piacere risalirmi, esplodere dentro di me e esplodere nella sua bocca ….La mia Testolina Bionda aveva il mio cazzo in bocca , io vedevo solo i capelli , la mia mano sulla sua testa quasi ad imporle di inghiottire tutto , era la prima volta in assoluto che sarebbe successo una cosa del genere ……invece quel vecchio con una voce glaciale priva di qualunque eccitazione:
“ Non inghiotta dia il seme di suo marito alla mia cagna “
E lei lo fece d’impegno, stacco la sua bocca dal mio cazzo, la bocca era socchiusa e una goccia di piacere le stava colando sul mento , i suoi occhi erano lucidi, sbarrati, era letteralmente diventata un’altra persona, l’altra donna sollevò la testa, si sfiorarono le labbra , un tocco leggero e poi le bocche si incontrarono. Due donne che si baciavano e si passavano il mio piacere. Neanche nei miei sogni più porno mi sarei aspettato una cosa simile, le due donne erano perse oltre alle bocche le mani della
“ Cagna” iniziarono a correre sul corpo di mia moglie e mia moglie fece lo stesso, lentamente i due corpi scivolarono sul pavimento del nostro soggiorno, noi per loro in quel momento non esistevamo più, Loro continuavano, una bionda e una mora, una donna dalla carnagione ambrata, abbronzata dal sole delle isole greche e un’altra mora, candida di un bianco quasi verginale ma dagli occhi che sprizzavano lussuria e vizio, la mia Testolina Bionda era l’agnello sacrificale, da sacrificare a priapo , ma in quel momento lesbo la faceva da padrone . Le guardavo inebetito, il mio cazzo fuori , semirigido in una posa quasi comica . E lui inappuntabile, con un leggero sorriso sulle labbra le osservava…stavano muovendosi ai suoi ordini, lui letteralmente stava giocando con la loro lussuria, la stava gestendo e la comandava e nello stesso tempo mi aveva usato. Mi aveva usato come maschio da monta e mia moglie si era letteralmente drogata di cazzo. Una parte nuova di lei che non conoscevo e non conoscevo neanche di me, l’avevo eccitata perché si “ pastrugnasse con l’altra donna” non ero altro che un cazzo e niente altro, il fuco che monta e che poi viene gettato. Piacere, solo piacere anch’io ero entrato in quel maledetto gioco e i fili li teneva quella persona davanti a me . Le due donne ormai erano partite, le loro lingue giocavano e vedevo il mio piacere colare da quelle bocche , mi sarei buttato in quel groviglio di corpi anch’io ma c’era quel vecchio e mo sentivo di dover chiedere il permesso, avevo il cazzo fuori e mi inginocchiai davanti a loro, mia mogli era su natali e le aveva slacciato il bustino, si vedeva perfettamente una parte del seno della “ schiava” , l’anello brillava e attirava la mia attenzione ma girandosi mia moglie ormai partita vide il mio cazzo che penzolava e me lo riprese in bocca , gli diede un paio di leccate quasi per pulirlo e la sua voce, me la ricorderò sempre in quel momento….
” Menatelo lo voglio duro, ne voglio ancora”
Non era da lei a una esclamazione simile le mie mani corsero sull’uccello, lo sfregai e mi avvicinai di più….ora era sulle due facce e tutte e due quelle bocche partirono all’attacco, baci, succhiotti, sentivo i loro denti sulla mia cappella che mi provocavano brividi e piacere, piacere tutto di testa per la situazione per quella sensazione di lussuria che ci stava pervadendo. Con la coda dell’occhio vidi lui che alzatosi andava in cucina a prendere l’altra bottiglia che era stata messa in frigo…ritornò con la bottiglia stappata e versò a tutti e quattro i bicchieri, il tavolinetto intanto si era spostato e …..L’altra donna era riuscita a sfilare il maglione di cotone a mia moglie e ora era passata ai bermuda, fu in un attimo in perizoma e poi la vidi in tutta la sua bellezza, era in trance, non capiva più niente , vedeva il mio cazzo ormai duro e lentamente allargò le gambe, non le interessava altro ora lo voleva dentro senza preamboli, li in pubblico, lei che amava farlo spesso a luci spente ora era diventata un’altra persona e io anche, lo facevamo davanti a un vecchio che si godeva la scena, in pratica ce lo aveva ordinato e noi eseguivamo come animali ammaestrati. Quelle gambe allargate, quella figa gocciolante e non capii più niente la chiavai con un affondo unico, mi sembrò di entrare in un lago e come entrai venni e venne anche lei, un orgasmo dato dalla situazione, dalle sensazioni, dagli ordini da quella forma di sottomissione che ci piaceva…dalla sua bocca uscì un grido animalesco , quasi un ruggito…la mia leonessa ebbe il piacere e anch’io, il mio cazzo esplose nella sua figa, in quel caldo umido, sentivo il collo del suo utero, sapevo di farle male e non credevo di averlo così grosso, non me lo ero mai visto in quegli stati. Come fummo avvinghiati l’altra donna si scostò e si rimise ei piedi del suo “ padrone” era un animale era servita per eccitarci, aveva sicuramente goduto anche lei ma aveva goduto perché lui lo aveva concesso. La vidi appoggiare la testa sulla sua gamba e lui accarezzargliela, quasi a volerle dare uno zuccherino per aver compiuto una buona azione….quel “ sei stata brava” , quella frase mi sembrò fuori luogo; e invece era la più appropriata. Io e mia moglie rimanemmo avvinghiati, il mio cazzo dopo un po’ scivolò fuori dalla sua figa gocciolante e mi ricomposi, lei era con gli occhi chiusi, completamente nuda con l’interno delle cosce lucide e in quella specie di nirvana in cui si trovava si strofinava le punte dei capezzoli, la sua bocca era socchiusa e ne usciva un sordo gorgoglio, la guardavo esterrefatto, non mi sarei mai aspettato una cosa simile . Il sesso le piaceva eccome che le piaceva era diventata un’altra donna una donna che non conoscevo. Era li e lui guardandola , per la prima volta vidi un lampo nei suoi occhi.
“Dottoressa vedo che il sesso le piace e le piace farlo in pubblico, cosa le dicevo….? Ora un altro passettino, il piacere di suo marito se lo spalmi sul corpo e si pulisca le dita con la bocca…..”
Mi sarei dovuto opporre, avrei dovuto mandarli via, invece stetti zitto, mia moglie si stava annullando e lo volevo vedere anch’io quasi fosse una forma di masochismo, non lo faceva per me ma lo faceva per un altro uomo. Sapevo che quell’uomo la eccitava , lo avevo capito da come lo guardava e dai suoi scatti da cavalla scossa, erano in uno scontro sotterraneo di cui capivo solo alcuni passaggi; l’animo masochista di mia moglie non lo conoscevo e non conoscevo neanche quella forma di masochismo che è nel vedere la propria donna eccitata alla vista di un altro uomo, non mi interessava, io ero calamitato dall’altra schiava e in quel momento l’avrei ceduta per avere una notte di follia con quella donna. In pubblico avevo chiavato C. ma è come se avessi chiavato l’altra donna che non era servita ad altro che ad eccitarci tutti e due, lui lo sapeva e lo sapevo anch’io ma non potevo farci niente. Questi erano i pensieri che avevo mentre vedevo le mani di mia moglie frugarsi nella figa, estrarre il mio lattice bianco e lentamente spalmarselo addosso, una, due volte e poi ancora e a ogni passaggio sospirava, muggiva come una vacca in calore. Poi alla fine esausta quando vedemmo il suo ventre e i suoi seni striati di bianco portò le dita alla bocca e una alla volta iniziò a succhiarle , una scena da lussuria unica. Una donna nuda che si leccava le dita sporche di sperma e anche se lo era del marito, quello mio e ne ero affascinato, c’era qualche cosa di sporco in tutto quello che aveva fatto ma si sentiva e si vedeva che le era piaciuto… a tratti tremava, lentamente il piacere se ne stava andando dal suo corpo e lentamente si riebbe, aveva sempre tenuto gli occhi chiusi ed ora li riaprì, era bella, bella dannatamente bella e il piacere l’aveva quasi trasfigurata e era mia moglie ….CONTINUA