Lo iniziò a spingere verso di lei nella sua figa.
Era uno spettacolo, un attrice pornografica al suo confronto la si poteva considerare una casta donna. In quella donna c’era la voglia e la lussuria nel sangue senza contare quel suo esibizionismo perverso che superava ogni limite. Si dava il piacere, lo raggiungeva e lo condivideva con i presenti. Digrignò i denti per aprirsi ancora di più. Poi alla fine quando quell’oggetto mostruoso finì la sua corsa dentro di lei lo lasciò ed ebbe le mani libere. Si pizzicò i seni chiudendo gli occhi quasi in estasi spingendo leggermente il ventre in avanti in modo che da quel ventre forzato spuntasse in maniera oscena il vibratore che la impalava a mo di un simulacro di fallo. Era in un’altra dimensione era persa nel suo mondo fatto di piacere e Lussuria con la elle maiuscola.
Fantastica, non si poteva dividere con un altro uomo ne con un’altra donna, l’avrei portata in sala dove c’era il palco e li sarebbe stata sicuramente una regina. Quella sala, e poi lei bramava di conoscere quello che succedeva in quella sala. Il palco, esibirsi li, no il lap-dance con un piccolo costume; ma completamente nuda, vestita del solo collare e mostrare a tutti il suo ventre arrossato dai ripetuti accoppiamenti che aveva avuto fino a quel momento con i cazzi dei due maschi che si erano divertito con il suo corpo e finti con quei vibratori nascosti nel cassetto.
Con quello tozzo e grosso si era comportata da vera e propria maniaca piantandoselo dentro e riuscendo a incastrarlo per mostrare ai due uomini che l’ammiravano affascinati il suo buco teso al massimo e per finire nonostante fosse piena era toccato a quello lungo di legno scuro. Mogano lucido fatto per scivolare nel corpo quasi come un palo da supplizio. Era riuscita a mantenere il primo nella sua figa e poi con l’altro ben salivato era passata dietro. Per le sensazioni che aveva provato e mostrato era stato qualche cosa di indescrivibile. Quel mogano scuro se fosse stato della lunghezza di un braccio le sarebbe entrato fino al gomito. Poi quando finì tutto era rimasta immobile e aperta godendo di mostrasi in quella maniera. Aveva avuto un orgasmo. L’essere guardata da due maschi infoiati per lei era stato più di un premio. E ora dopo quei numeri di alta scuola in fatto di lussuria la volevano portare in sala…..Quella sala….. Si calmò, aveva dato spettacolo come piaceva a lei e ora che cosa sarebbe accaduto ancora?
Quell’invito da parte di lui era stato una vera e propria sorpresa per quello che era accaduto mai si sarebbe immaginata una cosa simile.
Ora lui si rivolgeva alla donna con cui aveva fatto sesso all’inizio. Quanto tempo prima non lo sapeva, in quelle stanze non c’erano finestre , poteva essere l’alba, il giorno dopo inoltrato o ancora notte , per quello che era successo sul suo corpo erano rimasti i segni dei succhiotti e anche quasi di morsi. La donna era già vestita di tutto punto anche se il termine vestito per ciò che indossava era un puro eufemismo. La scollatura era a precipizio, sembrava che i suoi seni volessero esplodere da quella stoffa . Si vedevamo chiaramente i segni delle aureole dei capezzoli mentre le gambe erano messe in mostra da uno spacco formidabile che finiva quasi fin sopra il suo inguine…Tanto che a ogni passo che faceva lo metteva in mostra. Era magnifica, mentre lei si trovava nuda e sfondata . La sua figa gocciolava e così anche il buco del culo quasi rimasto socchiuso causa quelle molteplici introduzioni, ora però voleva anzi bramava cazzi lucidi e tesi fino allo spasimo. Non capiva , ma qualche cosa le diceva che la serata , la sua serata si sarebbe conclusa nella sala grande dove in quel momento era in corso una vera e propria orgia al cui confronto i baccanali dell’antica Roma erano feste di educande . Sapeva…..l’invito era stato esplicito e anche l’ordine dato da lui. Così la donna che l’aveva osservata e gustata per tutto quello che si era fatta entrò nella stanza . Ora avrebbe scoperto se la sua eccitazione era al massimo senti’ la voglia ancor più forte farsi strada in lei. Le furono sfilati i due oggetti che ornavano il suo corpo. Uscendo da lei si sentì il loro risucchio e per un momento le mucose aderirono a quelle due cose a forma di fallo come ventose o a bocche fameliche.
Qualche cosa di perverso. Lo doveva ricordare non era la prima volta che provava un vibratore, ma quei cosi erano fuori dal comune e poi lei amava le perle nel suo intimo mentre la carne di lui le muoveva nella sua vagina….erano sensazioni diverse, Si alzò in piedi, era traballante le facevano male le giunture delle gambe e a tratti le girava la testa. Si sentiva il ventre in fiamme, voglia e effetto di quegli accoppiamenti che si era fatta contro natura avevano lasciato il segno. E lui accorgendosi del suo stato…
“ E’ meglio che tu vada nella sala centrale a quattro zampe, non ce la fai a camminare; sarai come un animale portato ad accoppiarsi e sarà molto più plateale ”
Per lei quelle parole furono un colpo basso la sua mentalità di donna libera non contemplava frasi simili ma non ebbe il coraggio di dare il suo diniego. Essere paragonata a un animale portato ad accoppiarsi era troppo ma in quel particolare momento avendo provato tutte quelle sensazioni le sue parole la eccitarono ancora di più.
CONTINUA