Cap.6 Fu una notte fantastica, non avevo mai conosciuto una donna così. Era calda, era vogliosa e ci sapeva fare per un momento mi domandai dove avesse imparato quelle carezze, le sue mani mi facevano fremere. Le sue ditta giocarono con il mio cazzo fino a farlo diventare di pietra e poi la sua bocca mi fece vibrare come un diapason…Scese sul mio cazzo se lo portò fino in gola, mentre un suo dito iniziò a giocare con il mio buco scuro e lentamente me lo forzò. Un mio noooo e finì ad arco. Mi succhiò brutalmente e mi solleticò la prostata dall’interno, ebbi un orgasmo fulminante venni e venni. Ma a lei non bastava, tenendo la bocca socchiusa tirando fuori la lingua corse sul mio corpo lasciando una scia di piacere mio . Fu sul mio volto e baciandomi con la sua bocca che aveva ancora tracce del mio piacere….
” Sei un porco, ti ho visto come ti sei eccitato guardandomi nuda davanti a quel vecchio, il cazzo ti era diventato duro. Ti eccita vedere la moglie fare la troia con un’altra donna non è vero? E che tu sappia domani con quella donna andrò a fare spese, mi compreranno un vestito che metterà in risalto il mio corpo….So che la cosa ti ingelosisce, io vestita da puttana davanti a estranei e tu non ci sarai”
Si, aveva ragione la sognavo vestita da troia, la cosa mi eccitava ma non credevo si arrivasse a un dialogo simile…… Quelle parole bisbigliate con rabbia….Visioni di puttane attorno a un braciere o che aspettano fuori, all’aperto davanti a un camper i clienti. Puttane da bar che si fanno fottere nei cessi…… siii e una di quelle era la mia Clara….Il cazzo con quei dialoghi mi era diventato duro di nuovo e la mia eccitazione era salita alle stelle. Le mie mani corsero nuovamente su quel corpo da favola che mi faceva impazzire, la sua figa grondante. Non lo so neanche io con quanta rabbia la girai sulla pancia. Così mi apparve il suo mandolino delizioso, il suo culo, la sua rosetta scura, vi affondai la faccia, la mia lingua corse sul suo buco, il mio sapore si sentiva… Le era colato dalla figa , era piena , l’avevo riempita e ora toccava all’altro buco. La forzai con la lingua, volevo incularla con quella come ero preso dalla foga. Mi ersi sopra di lei, le allargai le natiche e appoggiai il mio cazzo alla rosetta ….La inculai e la inculai, il mio cazzo si piantò dentro di lei e lentamente iniziò a risalire lungo il suo budello spingendo tutta la merda che aveva in lei su verso l’alto….Il suo grido da animale ferito come preso all’arpione, le sua mani strinsero le lenzuola mentre le mie le bloccavano i polsi. Il suo grido, il suo grugnito e poi “Ancorraaaa……spaccami tutta……..” i miei affondi si susseguirono uno dopo l’altro, il piacere cresceva in me e anche in lei, quelle visioni, i nostri dialoghi, quello che era successo poco prima …..Il sorriso di quel diabolico vecchio con la sua schiava che ci avevano fatto letteralmente fatti salire al massimo, con tutte quelle sensazioni. Venimmo nello stesso momento , fu un orgasmo unico, mi lasciai scivolare sul suo corpo schiacciandolo, i nostri respiri affannosi si confusero. Immobili per un po’ di tempo incastrati , poi lei lentamente si sfilò da sotto di me e sentì le sue mani di nuovo sul mio ventre….La sua bocca, la sua calda bocca sul mio uccello che le era appena uscito dal culo …..la sua lingua, me lo pulì, me lo succhiò poi risalì su di me e mi piantò nuovamente la lingua nella mia bocca…sentivo Il sapore del mio piacere dalle sue labbra, il sapore del mio cazzo ma non mi interessava, mi crogiolavo in quella sensazione di lussuria sporca. mi piaceva e sentivo che piaceva anche a lei. Capì in quel momento che saremmo andati fino in fondo con il gioco di quel vecchio. Era quasi una partita a poker e volevamo vedere se quella persona bleffava con i suoi ordini, con quelle imposizioni. Noi ci potevamo tirare indietro ma la cosa ci attirava e volevamo vedere fino a che punto si sarebbe arrivati….con il senno di poi quello fu l’inizio del baratro in cui precipitammo tutti e due CONTINUA