Era addestrato, si comportò come una bestia….La iniziò ad annusare, non annusava il suo viso ma puntava direttamente al suo ventre. Le annusava il culo e la figa…
Le persone si fecero attorno per guardare; qualcuno aveva il bicchiere in mano e lo sorseggiava godendosi la scena.
Lei- Sentì il suo alito sul mio fondoschiena, sulle mie ninfe ben lucide e in vista….e sottovoce la voce di lui:
“Annusa anche tu ….gatta”.
Non sapeva come fare…e quasi spinta da un istinto atavico annusò anche lei, annusò il suo culo, un culo di maschio, era peloso…odore di sudore, di uomo, e ebbe un brivido, un’eccitazione strana la prese. Lei era una femmina e lui era un maschio, erano considerati animali e qualcosa a loro stava sfuggendo, non erano più persone ma si sentivano anche loro, nel loro intimo, animali. D’istinto leccò, leccò quei peli e gli leccò le palle che penzolavano, prima le sfiorò con il naso e poi…chiuse gli occhi e la sua lingua saettò. Senti quella pelle morbida; coglioni gonfi, gonfi di piacere pronto ad essere espulso. Leccò ancora, si accorse che il cazzo ormai era diventato duro…lui era immobile, assaporava la sua bocca. La sua lingua si muoveva, ….abbassò la testa, si spostò, come fanno gli animali in calore….e…sotto il dorso di lui e ebbe in bocca il suo cazzo. L’uomo, tremava ma in quel momento a lei non interessava; quel cazzo possente lo voleva succhiare, era un cazzo giovane, sapeva che se lo avesse fatto venire sarebbe rimasto duro, aveva voglia lei e aveva voglia lui…..Ma quel vecchio la tirò a se….
” Su cara la mia gatta non ancora, non è il momento di accoppiarsi”
Così dicendo, con in mano il collare, la percosse sul culo con un pezzo di quel corto guinzaglio come per farla rinsavire, lei era partita, aveva voglia, fu tirata……Ma il maschio scattò, le fu addosso da dietro, sentì il cazzo sfiorarle il culo, quel cazzo lucido della sua saliva, lì in mezzo a quelle persone volava accoppiarsi. La voglia era uscita anche a lui e non capiva più niente…La ragazza nuda alzò il culo, era eccitata anche lei. Incurante della cinghiata che aveva ricevuto, ma li divisero brutalmente, rimasero così tutti e due completamente nudi al guinzaglio, inginocchiati l’uno vicino all’altra, ansimavano e gli invitati si erano assiepati attorno a loro e lei e li guardava. Una donna vestita di tutto punto si accucciò vicino a lei e….sentì le sue mani scorrerle addosso….
”La gatta è eccitata e fradicia”.
Si sentì possedere da un dito, chiuse gli occhi, tremava, era lì a quattro zampe come un animale, trattata da animale e una donna la stava palpando. Era eccitata da prima, il maschio nudo era al suo fianco, si girò per guardarlo e gli vide il cazzo teso penzolare….lo aveva succhiato.
Era ancora lucido della sua saliva, un turbine di sensazioni ma la notte era solo all’inizio; una donna le stava masturbando la figa e lei era vicino ad un uomo nudo, vestito solo di un collare con il cazzo in erezione. Voleva essere presa, voleva carne per il suo buco ….quel dito la martoriava e ….appoggiò la testa sul pavimento, stando sempre in ginocchio portò le mani alle natiche e se le divaricò e dalla sua bocca uscirono parole che neanche lei si aspettava, quasi fosse in un altra dimensione.
“Datemi di cazzo…..cazzo…….”
Parole folli che non si aspettava di dire ma l’eccitazione era salita e ormai non la dominava più, era un animale in calore e cercava di accoppiarsi e niente altro. Aveva chiuso gli occhi e vedeva il corpo nudo di quel ragazzo al suo fianco scattare verso il suo culo e prenderla. Non le interessava quale buco ma voleva essere piena e basta. Visioni di cazzi, di maschi, corpi scattanti, dai muscoli tonici e…le mani di una donna in tutto questo le facevano venire i brividi. Era accucciata, il culo all’aria e le mani di una donna la accarezzavano mentre si divaricava il culo. Un’ospite si era accucciata vicino a lei e si divertiva a giocare con il suo corpo. Le sue dita corsero sulla sua schiena e poi puntarono risolutamente verso la sua rosetta, era ben in vista, si era allargata, come se aspettasse….e sapeva quello che voleva, era infoiata, nella sua testa, voleva cazzi, un cazzo possente con le vene in rilievo quando è al massimo della sua erezione e le palle sono quasi rientrate…….. Le frasi dei presenti:
“La gatta è in calore, dovremmo farla sfogare …..Mettetela in centro alla sala e fatela masturbare….dai….vediamo come si esibisce, così ecciterà ancora di più lo schiavo che abbiamo qui tra noi, si merita un regalo…”
.Mi misero al centro della sala, le coppie furono attorno a me, mi lanciarono un vibratore, ero infoiata, rossa in volto, le persone mi guardavano e mi incitavano…….dai gatta apriti facci vedere i tuoi buchi, non capivo più niente, vidi in ginocchio, che mi guardava, il ragazzo nudo, anche lui tenuto a guinzaglio. La donna che mi era vicino sottovoce mi disse:
“Succhia il cazzo finto e vedrai, avrai una sorpresa……” .
Alla fine, come scossa, suonata, la gente, la voglia , le esclamazioni, quel ragazzo completamente nudo accucciato che mi guardava con un erezione che non avevo mai visto, presi quel vibratore e lo feci scorre sulla mia bocca, lo feci entrare tra le labbra. Ci fu silenzio, ora guardavano la sacerdotessa di venere all’opera che si annullava; mi sembrava fosse vivo, lo succhiai , titillai con la lingua e poi lentamente lo feci scorrere sul mio corpo fino ad andare stuzzicare il mio bottoncino. ^Ero partita, non esistevano più i presenti ero solo io e quel fallo e, dopo aver stuzzicato il bottoncino, me lo feci entrare dentro. Silenzio, entrò fino in fondo, le mie grandi labbra si dilatarono per farlo entrare, mi girai sulla schiena e allargai le gambe in modo che tutti vedessero. Mi stavo esibendo…la gatta in calore eccitava i maschi e si eccitava e, quando lo ebbi dentro fino in fondo, con mia grande sorpresa quel simulacro iniziò a vibrare, non ero io che lo facevo ma doveva essere qualche cosa a distanza.
Fu una scossa, un esplosione, il suo corpo finì ad arco come colpito fa un attacco epilettico e le sue mani si artigliarono il ventre per spingere ancora più dentro quell’aggeggio infernale nella ricerca di piacere poi si chiuse; le vibrazioni si chetarono ed il mare di lava che il suo ventre aveva fatto esplodere dentro il suo corpo continuò in maniera più lenta. Un respiro affannoso, le persone attorno a lei la guardavano affascinati. Lentamente si mise a quattro zampe, sempre con il cazzo finto infisso in lei; sporgeva in maniera oscena ma non le interessava più ; era solo lei e il piacere. Dalla sua bocca un grido rauco…
“Datemi di cazzo mi sento un animale, sono la vostra gatta da far fremere”
E con queste parole traballò, quasi svenne, ma teneva duro, voleva assaporare il piacere fino all’ultima goccia. I sui capelli erano scompigliati e la nostra baccante era all’apice delle sensazioni. Per un momento smisero quasi una tregua o per farle provare piacere ancora maggiore poi che si sarebbe trasformato in tortura. A quel punto fecero avanzare verso di lei, tirato dal guinzaglio il maschio nudo che già prima aveva toccato. Il suo cazzo era teso in erezione e rasentava il suo ventre stando a quattro zampe anche lui, fu tirato, strattonato. Il maschio guardava il suo culo con gli occhi quasi fuori dalle orbite. Erano ormai ridotti a due animali per la delizia dei presenti . Per lui esistevano solo i buchi di lei e lei voleva il cazzo che le entrasse fino alle palle, si aprì, si allargò le natiche quasi ad aspettare mentre l’altro vibratore le scivolò fuori luccicante di suo ciprigno. Ora voleva la carne e niente altro, sborra calda per il suo ventre…..CONTINUA