Firmai così quel foglio.
Mia madre in quel momento era letteralmente persa in una sessione di leccaggio estrema, era in ginocchio tra le gambe dell’altra donna, anche lei completamente nuda con le cosce appoggiate ai braccioli di quella poltrona, mentre lei dopo averla rasata le dava sollievo con la lingua. Guardavo affascinata il culo bianco di mia madre e mentre si piegava anche le grandi labbra della figa. Non fiatava, si sentivano solo i mugolii dell’altra donna di cui il marito era immobile come basito. Lui ebbe un sorriso strano, stava per partire con uno dei suoi ordini e …
” Ti ho detto che tua madre si eccita a leccare fighe e a prendere cazzi, prova a sentire se non è vero, su, Sara allunga la mano e senti la figa di tua madre …”
Presi paura , non me la sentivo di fare una cosa simile, ma lui quasi stizzito del mio tentennamento….
”Fallo è un ordine sei una schiava devi eseguire e niente altro”
Presi paura di quelle parole, non era più accondiscendente ordinava e basta, sembrava a tratti un’altra persona. Mia madre era li, feci qualche passo e le feci scorrere la mano sulla schiena, ora le ero vicina, vedevo il suo viso semi coperto dai capelli che scorreva sul ventre di quella donna e lui …..
”Spostale i capelli, così vedi bene dove ve la sua lingua e dille di pulirle anche il culo…”
No, non potevo, ma quando spostai i suoi capelli, vidi la sua lingua che stuzzicava il bottoncino dell’altra, lo titillava mentre l’altra donna aveva gli occhi chiusi e si stuzzicava le punte dei capezzoli come partita in un altro mondo…volevo dire quelle parole, quello che lui voleva, ma avevo come la gola strozzata mentre l’eccitazione mi stava pervadendo. Non era più mia madre ma una cagna che lappava e io eccitata non ero da meno. Aprì la bocca come per prendere aria e poi….
” Mamma, M. ha detto di leccare anche il culo della donna…..”
Mia madre era letteralmente persa, quegli occhi che mi avevano guardato da piccola e quelle labbra che mi avevano dato il bacio della buona notte…..ora scorrevano sulla figa di una donna e la sua lingua non era da meno, lui mi fu vicino…e lo disse anche lui…
”Su lecca il culo alla donna, poi ti porto via, stanno per arrivare i megrebini per inaugurarla, lei è una signora perfetta, ma suo marito la vuole vedere puttana e lei lo ha accettato, lecca cara mostra a tua figlia come fai, mostragli la troia in calore che sei capace di essere quando annusa fighe o cazzi”
La mamma ebbe un fremito e piantò un succhiotto sul bottoncino dell’altra facendola letteralmente saltare, la donna si contorse, un grido dalle sue labbra e le sue mani corsero sulla testa di mia madre come per bloccarla o incitarla a non smettere. E lui il nostro accompagnatore rivolgendosi al marito della donna…
”Credo che tua moglie sia pronta, vedrai che la faremo divertire e tu ti divertirai anche.”
Non conoscevo quella coppia ma erano cose che non stavano ne in cielo ne in terra, e poi parlare di arabi, cazzi circoncisi, gente di colore, sicuramente raccolta in via Roma che stavano per arrivare eccitati al solo pensiero di scoparsi una signora bianca che non lo fa di mestiere. Ora, noi due; mia madre ed io che cosa ci stavamo a fare, mamma era nuda mentre io ero ancora vestita, anche se sotto non portavo altro. L’avevo vista succhiare una figa, ma lui con noi due non aveva ancora finito….
”Su Sara senti se la figa di tua madre è bagnata, allunga la tua mano …..”
Così dovetti allungare la mano, tremavo, non me la sentivo, mia madre era sempre perso in quella leccata, effettivamente lui non le aveva detto di smettere lei era in ginocchio, e il suo culo ornato dalle calze autoreggenti che erano l’unico capo di vestiario che portava oltre alle scarpe spiccava in tutto il suo biancore e li, stando piegata si vedeva anche la figa con tutti i suoi peli, io dovevo infilare il dito li….. . Lui vedendomi indecisa rincarò la dose, figa e culo, spicciati che poi arriva gente e tua madre li deve andare ad accogliere, deve fare la padrona di casa, anzi la puttana di casa….parole cattive fatte per umiliare, la quasi insultava , ma sembrava che lei non sentisse intenta com’era a leccare e succhiare, non sapevo come fare, ero impacciata e nello stesso tempo un eccitazione maligna stava crescendo dentro di me, così …
” Su, Sara bagnati il dito in bocca e infilalo nel suo culo o in figa avanti che mi sto innervosendo”
Quella voce leggermente rauca, ora scandiva le parole e io….come ipnotizzata infilai il dito nella figa di mia madre. Era bagnata fradicia era eccitata, era come un’altra persona che neanche mi immaginavo fosse e poi continuai, tolto il dito dalla sua figa lo poggiai sulla sua rosetta e spinsi, entrò lentamente fino alle nocche…poi lo estrassi. Lei non aveva fiatato, l’avevo sentita irrigidirsi quando le avevo forzato il culo, ma per fortuna quella pantomina era finita, lo credevo…… M. non aveva ancora finito e rivolgendosi a mamma….
” Vaiolet visto che ti piace tanto leccare ci sono le scarpe di tua figlia, vedi di pulirle”
Lei a quella frase fu come folgorata, lo vidi chiaramente, si fermò di botto , scosse la testa…si sentì un no biascicato e lui con una cattiveria unica…
”Leccale le scarpe schiava !”
Lo fece, da in ginocchio che era si spostò, vidi chiaramente con il movimento che faceva le sue tette dondolare come due meloni e fu ai miei piedi; mi leccò le scarpe…chiusi gli occhi, non volevo vedere ma la sua voce la sentì ancora…..
”Un magnifico quadretto, Sara, hai il ragazzo? Non mi dispiacerebbe vedere la stessa scena ripetuta dal tuo boy friend che ti lecca le scarpe”
Risposi di si.
Il tempo nel frattempo era letteralmente volato, senza volere avevamo mangiato a casa di quella puttana. Anzi avevo mangiato io , perché mia madre era stata messa subito all’opera con quel leccaggio estremo e la rasatura della figa che aveva fatto all’altra donna. Alla fine la mamma si alzò, barcollava, aveva gli occhi lucidi, non saprò mai se di pianto o se luccicavano per la voglia che aveva. La sorressi e l’abbracciai, e lui vedendoci così scosse…
“Su, Sara baciala come ti ho detto di fare; hai firmato un contratto è ora di iniziare a rispettarlo”.
Così se prima avevo infilato un dito nella figa di mia madre e poi nel suo culo, ora la mia lingua dardeggiò nella sua bocca e ne fu accarezzata immediatamente dalla sua. Un bacio lungo, eternamente lungo, ci perdemmo in quella carezza che si fecero le nostre labbra. Mentre sullo sfondo l’altra donna era rimasta immobile con le gambe appoggiate sui braccioli della poltrona dove l’avevano fatta sedere aspettava altri suoi ordini. Aveva la figa arrossata, per l’effetto del rasoio e dal suo spacco stillavano gocce di voglia. Eravamo tre donne, letteralmente infoiate, due si può dire completamente ignude e io ancora vestita, lui fino a quel momento eccetto che per il bacio e le mia mani che erano corse sul corpo di mamma non mi aveva chiesto altro eravamo guardate da lui e dalla puttana sua amica mentre il marito dell’altra era in disparte fissava sua moglie perso in pensieri che solo lui poteva avere…… Credo non sapesse neanche lui a che cosa stesse andando in contro. Ma lui lo svegliò come da quella situazione ipnotica in cui si trovava nel fissare la propria donna completamente nuda, sapendo che stavano per arrivare ….i maschi per chiavarla e incularla.
“ Marco ora accompagneremo tua moglie di sopra, vedrai che bel posto dove riceverà i clienti, c’è anche il posto per te, in prima fila, vedremo di accontentarti in tutto e per tutto”
Lui guardò quell’uomo come se le sue parole venissero da un altro mondo, effettivamente aveva una moglie splendida, un donna che poteva fare l’indossatrice con i seni perfettamente modellati su quel corpo. Era anche truccata alla perfezione, poi lui rivolgendosi a me ….
” Sara vediamo di accompagnare la signora di sopra, la gente cui è stata offerta dovrebbe essere qui a minuti, Marco e lei sono una coppia di schiavi e così tu vedrai che cos’è un iniziazione, almeno vedi cosa si prepara, a te il maschio.”
A quel punto la mamma di Sara cercò di intervenire…ci fu un “Noo non farlo”. Ma lui come se niente fosse sorvolò su quell’esclamazione dicendo che lei non aveva voce in capitolo e aggiunse ..
” Non vorrai che la porti in montagna naturalmente con il suo ragazzo e i miei amici sai bene che cosa succede in quella casa”
La madre sbiancò in volto e la figlia la guardò interdetta non capiva che cosa dicesse, anzi lo capiva perfettamente, e in quel momento Sara si accorse che forse lui conosceva anche il suo ragazzo. Dovevano salire, ma lui, il padrone aveva altre cose per la testa, sembrava volesse centellinare il tempo per far stare sulle spine tutti i presenti ;
“ Violet, vedi di spogliare tua figlia, è rimasta vestita, aiutala, la devi ringraziare per averti fatto fremere con le sue dita avanti, spicciati che poi saliamo…”
Mia madre era come un pugile suonato, ora toccava a me, lui mi voleva come le altre due donne, paura e eccitazione si andarono a sommare dentro di me, che cosa sarebbe successo?
Cosi Violet si avvicinò a Sara, che in un attimo come per togliersi quell’eccitazione e paura di dosso si tolse la gonna che l’altra raccolse subito, poi furono gli altri capi, e lui ….
” Non credere di aver finito così, Sara mani sulle natiche e piegati all’indietro, vedi di allargare le gambe e tu in ginocchio davanti a tua figlia, la lingua l’hai già usata con l’altra donna; ora dimmi che sapore ha Sara. Una scena surreale, io a gambe leggermente divaricate davanti alla mia madre, cercavo per quanto potessi di spingere il ventre in avanti e …..
Mi guardò, i nostri occhi si incrociarono e…. mi accorsi che piangeva, ma nonostante tutto eseguiva quell’ordine perverso. Sentì la sua lingua scorrermi tra i peli….. No, non ce la facevo , tremavo e non lo so neanche io perché , quando a quel punto la voce di lui….
“Vaiolet più foga, ricorda che sei la mia schiava esegui come hai vecchi tempi, avanti ti voglio puttana in calore”
Aumentò la pressione come se quelle parole fossero state per lei un colpo di frusta e di rimando ebbi un succhiotto malvagio dato sul mio bottoncino che mi fece gemere…..Chiusi gli occhi, tremai, il piacere mi pervase e quasi caddi, dovetti appoggiare le mie mani sulle spalle di mamma tanto le sensazioni erano forti. Lui ci batté le mani, era contento, l’altra coppia intanto era esterrefatta…..Una madre e una figlia che si slinguavano, neanche nei romanzi porno più turpi scene del genere erano descritte e ora stavano accadendo sotto i loro occhi. L’ambiente si stava surriscaldando, la puttana sua amica si era avvicinata a noi due per controllare che quel gioco di labbra fatto con le mie ninfe da parte di mamma fosse eseguito a regola d’arte…..e lo era. Era come trasformata, quelle lacrime che avevo visto sulle sue guance non esistevano più perché ci stava dando dentro come persa in un piacere tutto suo era letteralmente partita, era bastato un attimo, un suo ordine….la troia che ci controllava passò dietro di me abbracciandomi, le sue labbra sulle mie orecchie, un bisbiglio….
” Appoggiati a me così che la cagna di tua madre ti lecchi bene: il padrone non sopporta che tergiversi, non la vorrai dare in pasto come l’altra donna ai megrebini che ci stanno venendo a trovare?”
Mi poggiai, lo feci, mi allargai per sentire meglio la lingua che mi tormentava e mi dava piacere…..
Non so quanto tempo durò quella pantomina, il piacere mi aveva invaso e fui scossa dalla sua voce …
” Ora basta è ora di salire , lo spettacolino madre e figlia per ora è sospeso….”