Era una dea , con quel copricapo appariscente fatto di oro e giada, le piume dell’uccello del paradiso erano sgargianti in tutta la loro bellezza, i monili che portava ai seni e alle grandi labbra mandavano riflessi al minimo movimento, i seni erano leggermente abbassati per il peso e la camminata era rigida per ciò che le era stato attaccato alle grandi labbra, aveva gambe a braccia circondati da fili in oro, era scalza, camminava eretta, non era forzata, si vedeva che era come in trance, la droga aveva fatto il suo effetto..I suoi occhi erano splendenti messi un risalto dal trucco che le avevano fatto, ma erano fissi quasi non vedesse nessuno attorno a lei…era preceduta da una persona che poteva essere un sacerdote, portava una tunica bianca anche lui con un maschera di giada che lasciava scoperta solo una piccola parte della fronte, poi c’erano altri due ai suoi lati, un centinaio di persone erano li attorno assiepate e assistevano a quella macabra cerimonia in un riverente silenzio.
Don Josè riconobbe l’india che le aveva fatto da carceriere, poi gli altri….lentamente le canne dei fucili si spostarono e le teste furono sempre più visibili nei reticoli di cannocchiali di precisione. Si fermarono, lei continuò a camminare fino all’altare dove alla luce della luna tutti la videro nella sua estrema bellezza, un corpo fatto per amare e dare piacere e non per essere sacrificato, il mandolino delle sue natiche le fossette che si muovevano a ogni suo passo. Salì i gradini dell’altare splendida altera, si sedette sulla pietra e si distese su quel letto gelido. Il sacerdote fu al suo fianco e nella sua mano brillò un coltello di ossidiana di un nero lucente . Lo alzò sopra di lei pronto a dare il fendente fatale e in quel momento M….inquadrò; non era il momento della verità quando il bufalo carica e tu sei li pronto ad aspettarlo, 6oo kg che ti vengono addosso a sessanta all’ora, la testa abbassata pronta a dare la cornata, tu sei li e portatori si allontanano, tu e il bufalo….ora era lui e la testa di quell’uomo, che voleva uccidere lei….. la sua fronte fu nel reticolo e sparò dalla canna uscì un lampo dalle sembianze di bruco dai mille colori, il colpo lo prese esattamente in mezzo alla fronte sopra la maschera di giada, ed ecco che marte diede il via ai suoi mastini della guerra, la lama della falce scese con tutta la sua violenza…le carte non mentono” fu un susseguirsi di lampi, colpi , un fuggi figgi generale, una baraonda indescrivibile, dopo il primo colpo caddero anche gli altri due poi via via anche chi poteva sembrare un capo, la gente fuggiva, i macete lavoravano di buona lena e diverse teste volarono, sangue , paura. Non erano più esseri umani ma animali eccitati ogni singola persona con la sua storia, il predatore inquadra la preda e poi l’abbatte come in una partita di caccia, corsero a per di fiato in mezzo a quella folla che ondeggiava, M…salì i gradini di quel maledetto altare facendoli quattro a quattro, un gigantesco indio gli si parò davanti e lo abbattè con un colpo di macete, fu sopra di lei distesa, era in trance, la prese per un braccio e come se niente fosse se la caricò in spalla, Don Josè che per l’occasione si era acceso un sigaro gli copriva la schiena furono come un lampo. Come i giaguari che escono dalle tenebre nella notte della foresta per azzannare la preda e scomparire trascinandola con loro così rientrarono nel buio con lei …..Mentre correvano a per di fiato sentirono due scoppi , il cinese e i suoi si davano da fare e concludevano ciò che era iniziato, Si ritrovarono tutti e nove, due erano feriti ma niente di grave potevano camminare. Lei era ancora in trance, non dava segni di ripresa è come se la sua mente si fosse spenta non reagiva…M…era disperato, tutta quella fatica, non poteva perderla così ora che se la stava portando sulle spalle……..La prese il cinese che sovrastava tutti di una testa la teneva come un fuscello con estrema delicatezza. Camminarono per diverse ore e giunsero alle auto. Nel frattempo il cielo si era coperto e lampi e tuoni iniziarono a susseguirsi, il tifone stava arrivando con le sue piogge torrenziali…M…si accorse in quel momento di essere ferito dalla spalla gli sgorgava copiosamente sangue, un colpo di macete lo aveva sfiorato e la lama aveva morso la sua carne , barcollò leggermente, lo presero al volo prima che si abbattesse a terra sotto quella pioggia torrenziale, tamponarono la ferita e furono tutti in auto. Trovarono anche un cane , il cane della baracca che li aveva seguiti , mugolando si avvicinò a lei poggiata sul sedile e gli mise la testa sulle gambe…riconobbero tutti il dio, Mama Dolores aveva i suoi intrighi con il regno della luce, a Don Josè scappo una risata ah quella donna era unica……..Furono così pronti per il viaggio di ritorno, felici, ciò che si erano prefissati lo avevano raggiunto lei era salva e anche M…se la sarebbe cavata. Giunti alla fattoria dopo diverso tempo; scesero dalle auto. Sotto il patio Mama Dolores li aspettava e per prima cosa si fece consegnare lei avvolta in una coperta , la portò in camera, mia paloma, mia paloma continuava a parlarle sotto voce. Distesa sul letto contemplò il suo corpo, con grazia le tolse tutti i finimenti che le avevano messo per il sacrificio, fili d’oro, pendagli di giada ai seni e alle grandi labbra, la deterse con cura con una delicatezza estrema, poi la sua aiutante portò di sopra un brodo caldo che conteneva l’erba dei sogni e del non ricordo . M… era giù a torso nudo, Don Josè lo stava ricucendo , c’erano anche gli altri due feriti, M… si voleva alzare per salire di sopra e vederla, Josè lo tenne fermo “ lascia perdere è in buone mani e poi Mama Dolores ti sbatterebbe fuori, non conosci quella donna ora è sotto la sua protezione, sua e dei suoi dei è in una botte di ferro, vedrai domani si sarà rimessa. Gli diede un calmante e poi lo fece salire in un’altra stanza dove M….crollò nel mondo dei sogni; Mama Dolores passò anche da lui, sorrise mentre lo vide dormire “ Todo bien” poi scese nelle cucine della Finca a preparare una cena per il resto delle persone . Fuori vento e lampi, davanti alla porta di lei il cane dormiva placidamente non era per niente spaventato. L’indomani lui dormiva, aveva la febbre era letteralmente suonato, accanto a lui c’era lei, si era svegliata, non ricordava niente, l’ultima cosa lo scontro e Susy sull’asfalto poi il buio, si era svegliata in quella stanza, completamente nuda, con lividi su tutto il corpo e completamente rasata, lui non c’era, prese paura, Mama Dolores si precipitò da lei e la calmò, la fece alzare e messole sopra un accappatoio la fece andare da lui, le diede una poltrona vicino al suo letto e li lasciò così . La carta dei tarocchi il Mondo ecco il suo significato, calma e felicità, le sue carte non mentivano mai. Si svegliò anche lui, girò gli occhi e la vide, li seduta accanto a lui gli teneva la mano, si sorrisero “ Cosa ti è successo ?” Niente rispose tu hai avuto un incidente e io sono caduto da cavallo tra un paio di giorni ce ne andremo in un isoletta della Grecia vedrai…..” Socchiuse gli occhi, poggiò la testa sul cuscino, finalmente era tutto ritornato alla normalità…. Lei lo guardò, voleva lui, si alzò e si avvicinò al letto, tolse l’accappatoio, “ Toccami sai che sono tua…..” allungò la mano, sentì sotto il suo tocco quel corpo caldo che gli aveva dato infinito piacere e che lui aveva fatto vibrare di goduria. La toccò, non senti gli anelli, sapeva che li avevano tolti, lei sembrava mortificata, gli anelli, quegli anelli, per lei avevano un significato, “non ti servono, non preoccuparti” no. Fu la sua risposta “per me sono un simbolo, sono tua la tua cagna….devo ritrovare quegli anelli o ne comprerai di nuovi, mi appartengono, appartengono al mio corpo, e sai che quell’oro è tuo perché io ti appartengo….non ho neanche più il collare mi serve quella cinghia attorno al collo”. Non ti devi fare problemi di questo tipo vedremo di fare tutto, l’importante è che siamo di nuovo assieme. Gli prese la mano, e la condusse sulla sua figa….”toccami, sei debole ma puoi toccarmi” . Era li in piedi davanti a lui, completamente nuda, allargò leggermente le gambe per dargli spazio . Lei sentì ,senti le ondate di piacere che le stavano arrivando, quella deliziosa confusione che la stordiva leggermente, la sua felicità stava crescendo e anche il piacere che lui le poteva dare, spostò le coperte . sotto lui era nudo, la sua mano gli sfiorò la fasciatura che gli attraversava il petto, scese ancora per fermarsi sul suo cazzo e toccarlo……poi si piegò lo prese in bocca. La baccante che era in lei stava uscendo, nella palestra di Bangkok aveva dato piacere a un moribondo, ora lui era bloccato, non poteva quasi muoversi, fece tutto lei, iniziò a lapparlo leggermente, la sua lingua corse sul suo corpo per fermarsi li in basso, lo succhiò, lo addentò, giocò con il suo membro lo fece crescere per farlo esplodere nella sua bocca, sentì i suoi fremiti, il getto caldo lattiginoso sulla sua lingua, inghiottì, poi sollevandosi e guardandolo in faccia, si pulì il rivolo di piacere che le scendeva sul mento, lo fece in maniera lasciva, corse il suo dito sul viso per poi infilarselo in bocca e succhiarlo avidamente. Sei una cagna senza di te non ce la faccio . Scesero lui si stava rimettendo, Maria Dolores li guardava…siete una bella coppia ed anche due viziosi, la lussuria ce l’avete nel sangue, erano seduti così sotto il patio, , l’indomani sarebbero partiti, ormai era deciso sarebbero andati in un isoletta greca dove lui aveva preso una villa , almeno due settimane di sole e mare per poi ritornare al nord nei loro boschi, al castello. Lei guardava i cavalli li fermi in attesa della loro partenza, lui capi, so che il numero fatto da Susy ti ha eccitato cos’hai intenzione di fare? Devo farlo davanti a te , voglio eccitare un cavallo, voglio vedere quel cazzo e poi farlo godere tu mi devi vedere che animale sono diventata e che viziosa sono. Lui laconico lo so lo avevo intuito da Bangkok quando ti ho visto la prima sera, quando saremo al castello, ti porterò nella stalla legata al guinzaglio e poi mi gusterò la tua troiaggine portata all’estremo, mi ecciti quando sei sporca e ti ecciti anche tu ad esserlo, il cavallo ti impalerà e tu godrai avrai la figa sfondata e sarai piena del suo piacere . “ Nuda con la bestia” lei ebbe un brivido, si strinse a lui, lei lo voleva, lui lo voleva , portata nella stalla come una cavalla da monta . “ Mi faccio paura e mi fai paura anche tu” “hai voluto essere la mia schiava e ti ho costretta ad esibirti nel bordello di madame Fong. So che Susy sta facendo la puttana in uno a Vienna, ma tu sei stata peggio delle puttane, tu sei stata l’animale che doveva eccitare gli uomini e credo che nessuna puttana si sia cibata di sperma come hai fatto tu. In Grecia ti abbronzerai e non voglio vedere segni di costume, i capelli ricresceranno e li lasceremo della loro tinta naturale il tuo biondo cenere devi diventare più affascinante di quello che sei. Si scambiavano queste parole seduti tranquillamente quando arrivò un auto condotta da un cinese, il portinaio, portava una busta, “da parte di madame Fong, ha saputo quello che è successo e questi li manda lei”, nel piccolo risvolto di cuoio chiuso nella busta c’erano quattro anelli d’oro, lui M….li tenne in mano e li mostrò a lei ….te li metterò in Grecia ora lasciamo che ti passino tutti i lividi per lo scontro che hai avuto. Madame Fong le manda a dire se i filmati sono stati di suo gradimento, perfetti rispose, perfetti . Merito dell’attrice rispose il cinese senza nessun segno di emozione, poi se ne andò. Lei era contenta , nelle mani di M……il simbolo della sua schiavitù, non le interessava altro. L’indomani partirono, Mama Dolores le diede un ricordo, un piccolo pupazzo fatto di rafia, “questo ti proteggerà sempre” le sue ultime parole .Arrivarono così all’aereoporto, portava una mini mozzafiato con i tacchi, aveva una maglietta che le metteva in risalto il busto e le persone si giravano a guardarla, lui aveva un vestito di lino bianco, salirono in aereo, , la piccola ressa, i posti e una volta seduti la sua gonna salì vertiginosamente , lui la guardava di sottecchi…” vedo che ti piace ancora esibirti, meriti di essere guardata” lei divenne rossa per un momento, si ricordò quando l’aveva costretta davanti alla hostes a mostrarsi. Allora con un sorriso sornione con un unico movimento si sfilò il perizoma che portava, e lo pose nella sua mano …sai che sono quello che tu vuoi, mettimi in mostra , farò tutto quello che vuoi, oh si le rispose devi ancora imparare tante cose……..Si accesero le luci per le cinture di sicurezza, l’aereo iniziò a rullare sulla pista pronto per il decollo…….CONTINUA