Ecco, eravamo alle solite lui e il suo calcetto! Eravamo andanti in vacanza al mare, avevamo preso un appartamento e lui, lui in spiaggia giocava a calcio con gli amici della compagnia, discorsi da maschi, il campionato passato e ora i tornei, ci avevano telefonato, anzi gli avevano telefonato, c’era un torneo in un paese vicino, le solite partitelle che a me francamente uscivano dagli occhi e lui…pronto, partecipava, era disposto a lasciare sua moglie per andare via una giornata e una notte con gli amici…partita e birre…io non ne potevo più.
Eravamo andati al mare, mi ero portata una serie di completini da far girare la testa a un santo se fossimo andati in discoteca ma lui, lui no il pallone e poi io. Poi mi aveva fatto girare i così detti, vedendomi con un mini vestito da urlo la prima sera in cui aravamo arrivati e mi aveva paragonato a una troia…
Ma avevo 25 anni ,non ero alta ma con un paio di tacchi assassini e una mini di quelle buone facevo girare la testa a chiunque e poi le mie tette una terza magnifica con i capezzoli dalle pinte rivolte verso l’alto in maniera sbarazzina…
Ormai eravamo al mare da diversi giorni e la mia carnagione era ambrata, c’ero riuscita!! Io ho la carnagione da rossa e francamente devo usare creme con la copertura alta, se no divento solamente rossa, ma grazie a un amica e a una serie di lampade ero riuscita nell’intento ora la mia abbronzatura era perfetta! Insomma mi consideravo una bella ragazza , ma lui, lui era preso nel suo misticismo del pallone e nella sua gelosia. Si lui era geloso e sospettava di tutto e di tutti, ma lui poteva fare quello che voleva e io a quel punto non ci stavo. Ero uscita dalla spiaggia, quando avevo sentito che doveva andare via una giornata per quel torneo. Dovevo sbollirmi i nervi, avevo voglia di rimanere sola, bighellonavo, mi guardavo le vetrine e vedendomi riflessa nello specchio di una di queste, mi guardai, non ero brutta, portavo un paio di pantaloni corti e una maglietta rossa dalla scollatura profonda; non portavo la parte alta del bichini e si vedevano chiaramente sotto quella stoffa leggera le punte dei miei capezzoli.
Camminava tranquilla e poi il suo sguardo fu attirato da un locale nuovo; un classico American Bar che non aveva mai visto; quei locali sempre aperti, fatti per sorseggiare un alcolico di ottima qualità, con una musica soft di sottofondo….niente a che fare con le discoteche che lei e il suo uomo frequentavano, si, super alcolici ma musica a tutto volume, quel posto era diverso, per loro era fatto per i vecchi come li definivano, niente corpi scattanti ma persone tranquille che non amavano il caos. E poi in quel momento doveva andare in bagno, le porte capì subito erano chiuse per l’aria condizionata ma entrò dentro come un razzo, si rivolse al banco, chiese del bagno, dove corse….gridò un caffè e un acqua minerale e poi scomparve in fondo al locale dove il barman le aveva indicato la porta del Wc. Ritornò, e si sedette su un trespolo davanti al banco, sorseggiava l’acqua minerale e in quel momento si sentì apostrofare
“ Cosa fa una ragazza così bella e da sola come mai non è sulla spiaggia circondata da ammiratori ?”
Si girò di scatto, era pronta a sbranare chi la importunava, lo avrebbe fatto a strisce con solo uno sguardo ma….si trovò davanti a lei un vecchio tranquillo, un età indefinibile attorno ai 60, una barba bianca per l’esattezza un pizzo , quasi completamente calvo e quei pochi capelli erano tagliati cortissimi, sembrava che quegli occhi la stessero prendendo in giro, sul tavolo delle carte che non conosceva; tra se e se ……praticamente inoffensivo, ora lo faccio impazzire……come una gatta sempre stando seduta sul trespolo si girò verso di lui e aprì leggermente le gambe, quell’uomo annuì leggermente:
“E’ una splendida ragazza complimenti, se mi potrei permettere senza far torto alla sua età una donna magnifica”
E lei come presa in contropiede…
”Lo dica a mio marito lui preferisce le partite a calcio con gli amici e va via un paio di giorni”
“Capisco” fu la sua risposta e poi quasi sopra pensiero.
”Potrebbe accompagnare un poveri vecchio a una festa che fanno qui vicino, ho degli amici e l’invito: vedrà che non se lo dimenticherà, è una festa a tema, sull’amore crudele.
“Fu colpita da quelle parole , parole scandite, amore crudele, erano soli, il barman era in disparte e seguiva la scena ascoltando tutto lui continuò imperterrito,
“Questa sera alle nove vedrà passerà una bella serata ……”
Era stata presa alla sprovvista, sapeva che la osservava, chiunque l’avrebbe guardata con quel paio di pantaloncini corti , il suo monte di venere pronunciato, le sue gambe lunghe e i seni pressoché perfetti…era fiera del suo corpo…..e ….rispose di si annuendo con la testa…
“Allora alle nove Hotel President ( Viareggio) non può sbagliare è sulla passeggiata ma lei entri pure e vedremo di raggiungere la mia auto nell’autorimessa dell’albergo”
CONTINUA