Lui- L’architetto.
Clara- la moglie.
Il vecchio – Paron.
Natalya – La sua segretaria amica e governante.

L’inizio…….

Finalmente iniziavamo la nostra vita in due, stavamo ritornando dal viaggio di nozze , solo alcune ore prima eravamo distesi su una spiaggia candida ed ora eccoci qua, bagagli, borse, si era finalmente arrivati. Mia moglie era splendida e lo era sotto tutti gli aspetti, quando si metteva era una grande gatta con quel suo corpo da favola. Nelle due settimane in cui eravamo stati l’uno per l’altro avevamo dato fondo a tutto il nostro repertorio di follie e chiavate , ci eravamo proprio divertiti…Il suo magnifico corpo sotto la luna mentre si scopava sulla spiaggia…..quel suo bisbiglio al mio orecchio…..prendimi sono il tuo animale, non l’avevo mai sentita dire cose del genere e se per un momento ero rimasto interdetto poi mi era piaciuto e ci eravamo divertiti….era fradicia di piacere, il mio cazzo dentro di lei sembrava navigasse in un mare , ma il suo corpo, le sue gambe che si chiudevano sopra i miei fianchi le davano un potere unico e io mi annullavo in quel buco…..Dopo le pratiche doganali fummo in taxi. Li, seduti comodamente dietro mi accorsi che l’autista occhieggiava le sue gambe abbondantemente scoperta dalla mini che portava, si accorse anche lei e le accavallò, mostrando un ampia porzione di cosce, avvicinò la sua bocca all’orecchio e…..
” Lascia che guardi ora riprendiamo la nostra vita e le mini sono solo in privato per te…..”
Fui lusingato la cosa mi allettava, anche se mi sarebbe piaciuto che si mostrasse ma aveva un caratterino di tutto rispetto e quando diceva una cosa non c’erano santi di fargliela cambiare. Avevamo trovato casa in un vecchio palazzo , li saremmo stati per poco, ci stavamo costruendo la casa in periferia…stavamo bene , lei faceva la biologa e io ero un professionista e non me la passavo poi così male…… . Insomma la nostra vita era avviata….e quando giungemmo finalmente allo stabile dove avevamo trovato casa , dopo aver scaricato i bagagli dal taxi ci avviammo dentro, abitavamo in un secondo piano, l’ascensore era uno di quelli centrali, con la colonna rete, si poteva vedere chi scendeva e ……Aspettavamo, era occupato……vedemmo arrivare un personaggio, che mi fece venire una mezzo colpo, era una magnifica donna, inappuntabile , un abito scuro, un tubino che la modellava perfettamente, un viso duro messo in risalto da un trucco sapiente con una chioma corvina legata a crocchia, portava un piccolo collarino di cuoio, la sua carnagione era bianca e il rossetto era di uno scuro unico, la classica dark anche se non ne aveva più l’età…teneva lo sguardo basso a un polso portava l’orologio mentre l’altro aveva un segno scuro quasi un tatuaggio, Quella donna mi colpì aveva un non so che di strano ed enigmatico, in più aveva due gambe perfette messe in risalto da un paio di sandali con il tacco alto e da quel tubino che si fermava esattamente sopra il ginocchio…la guardai, giusto il tempo per prendermi una gomitata dalla mia Testolina Bionda come la chiamavo affettuosamente. Lei intanto non ci degnò di uno sguardo e proseguì…..Fu quell’attimo o forse il dopo……… ma proseguiamo . Prendemmo quel benedetto ascensore, la porta del nostro appartamento, e, a fianco un’altra porta socchiusa, sapevamo che abitava un signore di una certa età che non avevamo mai visto……E quando fummo pronti per entrare lui uscì, così lo incontrammo, ci furono due saluti……e
”Oh i miei nuovi vicini, siete una magnifica coppia i miei complimenti…”
Non era eccessivamente alto, un pizzo bianco e quasi completamente calvo, aveva il corpo asciutto chiuso in un vestito di lino, dette un’occhiata a mia moglie aggiungendo, se questa sera non avete niente cosa fare potete venire a bere un bicchiere da me…sono solo, credo abbiate incrociato la mia amica………. Quella donna dai lineamenti marcati con il collare pensai, ma come un tipo così con una donna simile aveva qualche cosa di strano ma non ci feci caso, non sapevo che di li a pochi giorni ci sarebbe stata la fine del mondo nei miei rapporti famigliari causa quell’uomo…….. In casa appena chiusa la porta ci fu una tempesta di sensi, baci palpate, il suo corpo era splendido, una dea e ci sapeva fare, quei 15 giorni l’avevano completamente trasformata era diventata un vero animale, la sua mano corse sulla patta dei miei pantaloni e mi estrasse il cazzo, e la sua lingua si dette da fare, colpetti leggeri quasi ad accarezzarlo e poi lusingato com’ero mi smontò, vattelo a lavare ho voglia di succhiartelo, corsi in bagno come un caccia e in un attimo fui di ritorno, lei era comodamente seduta sul divano e si prese il mio cazzo in bocca, lo succhiò con avidità, con rabbia fino quasi ad aspirarmi le palle …le esplosi in bocca, un mare di sensazioni che lei diligentemente sputò tutto in un fazzoletto che aveva a portata, stava ritornando la solita…..ma questo era lo scotto che dovevo pagare ….le volevo bene …….e sembrava fossimo ritornati hai vecchi tempi, volle essere presa alla missionaria nella posa classica, le follie del viaggio di nozze me le potevo scordare era come diventata un’altra persona e le sue parole……
”Quell’uomo mi da un certo non so che , è come se mi facesse paura, ho sentito i suoi occhi sul mio corpo, sembrava quasi mi soppesasse e mi vagliasse”
“Ma va non preoccuparti questa sera andiamo a prendere qualche cosa da lui, è solo un vecchietto che cerca un po’ di compagnia vedrai e poi è questione di buon vicinato….”
“Sarà ma a me fa paura”
E il discorso finì li, una doccia ristoratrice e poi disfammo i bagagli, eravamo felici….ma per quanto ancora, le sue parole mi avevano messo quasi in apprensione . Ormai era sera, e dopo cena decidemmo di andare a far visita al nostro vicino di casa. La mia Testolina Bionda si mise uno splendido vestito di lino leggero, era praticamente un indossatrice, era splendida con quel completo, sotto si vedeva perfettamente il segno dei suoi slip, e il suo reggiseno di pizzo si poteva intravvedere dalla scollatura , la sua carnagione ambrata faceva da quadro alla sua figura era….era bella era il mio ……habibi ( amore in arabo). Suonammo a quella porta pesante, e ci venne ad aprire lui. All’interno dell’appartamento funzionava l’aria condizionata e si stava divinamente, lui si era cambiato e ora lo potevamo vedere bene….era bianco di capelli, lo si poteva capire dalla barba ed era molto abbronzato. Era minuto, più piccolo di me e anche se di età avanzata, non aveva un filo di pancia. In paio di pantaloni in jens e una polo chiara la bocca era sensuale, e un bel sorriso…Ci fu il classico.
“Accomodatevi, sono contento che siate venuti, non sono solo, così conoscerete anche una mia cara amica……”
La casa aveva mobili in stile, libri un po’ dappertutto e un portatile troneggiava su un tavolo, le poltrone del soggiorno erano in un bel cuoio color tabacco, non si vedeva nessun televisore , il rumore del traffico giungeva attutito, sembrava per un momento di essere in un altro mondo. Lui si accomodò su un ampia poltrona, mentre noi due ci sedemmo sul divano….
” Faccio portare subito da bere, e così dicendo chiamò “Natalya” e fu a questo punto che rivedemmo la donna incrociata al nostro arrivo. Guardandola bene aveva i lineamenti orientaleggianti, gli occhi leggermente allungati, la figura era splendida, portava un paio di pantaloni attillati e una maglietta che metteva in risalto due seni superbi, si vedeva chiaramente che non aveva altro addosso, ci sorrise lievemente, appoggiò le bibite sul tavolo e poi…poi si sedette sul pavimento incrociando le gambe ai piedi di lui, rimanemmo perplessi e lui se ne accorse……
“Vi vedo interdetti ma ora vi spiego, vedete, lei vive in un’altra casa ma la gran parte del suo tempo lo passa qua, mi appartiene, l’ho comperata in un mio viaggio in Bosnia, naturalmente la schiavitù non esiste ma e come se fosse la mia schiava…..”
Testolina bionda sbarrò gli occhi e rimase allibita, nella stanza scese il silenzio, lui continuò rivolgendosi alla donna,
“Vero cara……?”
“ Si sono la tua schiava“
Fu la risposta…ci trovammo imbarazzati per la naturalezza di quelle crude parole,
“Non preoccupatevi” la cosa, indicandola, e passandole la mano tra i capelli “se ne può andare quando vuole ma per ora è qua e …..”Saluta i signori“
La donna come programmata si mise a quattro zampe e venne verso di noi attraversò quel piccolo spazio e fu tra noi due mettendosi in ginocchio, ci baciò la mano ..Eravamo annichiliti in pieno ventunesimo secolo cose del genere devo dire facevano un certo effetto… e per quel poco che ne sapevo le avevo solo lette nei romanzetti porno che mi ero preso da ragazzino. Fu mia moglie e rompere il ghiaccio, era rossa in volto e lui la guardava con un sorriso da gatto che guarda il topo, me ne dovevo accorgere ma lo capii a distanza di tempo che a quel punto i giochi erano già fatti…….ma disse
“E come la fa a trattare così….”
” A lei piace “
E a quel punto partì un ordine secco…….
“Natalya mostrati alla signora”
Sempre stando in ginocchio la donna si tolse la maglietta, un petto perfetto i capezzoli dalle punte turgide ed eccitate, erano inanellati.
“La tocchi signora”
Io a quel punto ero tramortito, una donna bellissima mezza nuda tra me e mia moglie, neanche in un film porno mi sarei immaginato una cosa del genere. La donna si mise bella diritta stando in ginocchio e portò le mani dietro la nuca…..mia moglie era rossa in volto si vergognava e nello stesso tempo capivo che era eccitata , la sua mano corse su quel seno con un tocco leggero, sapevo che hai tempi dell’università aveva avuto una botta di vita con una sua amica; me lo aveva solo accennato e non ne avevamo più parlato….invece ora…vedevo mia moglie rossa in volto mentre una donna davanti a lei si faceva palpare le tette da lei, quegli anelli brillavano, attiravano….. e l’unghia di mia moglie li sfiorò, tirandoli leggermente; la donna mugolò le piaceva, le due donne era come se fossero entrate in un’altra dimensione. Trangugiai la bibita, ero affascinato, mentre l’altro uomo proseguì …
”Sua moglie è molto bella e le devo fare i complimenti, è un peccato che nasconda il suo bel corpo sotto quell’intimo, capisco che è di classe ma i suoi seni sono magnifici e fanno sicuramente concorrenza alle tette della mia cagna”
Parole dure, le due donne non le sentivano, erano per un momento perse in un’altra dimensione…….. ma io si, se una era una cagna l’altra che cosa era? Era anche lei una femmina, ne fui colpito……Ma un rumore proveniente dall’esterno ci scosse, mia moglie lasciò quei magnifici seni che si era persa a stuzzicare e si adagiò sul divano e si premette a me mentre l’altra donna ritornò a sedersi ai piedi di lui, non si mise la maglia,rimase con il seni nudi. Tirò su le gambe e rimase così seduta con le braccia che si chiudevano sulle sue ginocchia in una posa da ragazzina…..io ero attirato da quelle tette che ora si potevano solo intravvedere, mentre si continuava a parlare del più e del meno….Lui viaggiava moltissimo per lavoro e quando era a casa non amava andarsi a svagare in località turistiche, la donna lo seguiva spesso e le faceva anche da segretaria…..ne eravamo affascinati, poi vista l’ora tarda ci accomiatammo, lui non ci accompagnò alla porta , lo fece lei, sempre con i seni al vento, dalle scale l’avrebbero potuta vedere, ma sembrava che la cosa non la riguardasse, obbediva a un ordine…così finì la serata e rientrammo in casa.
CONTINUA