La sveglia del giorno dopo fu traumatizzante, si ricordò tutto quello che era successo e…prese paura, era ancora li sul divano completamente nuda vestita di solo collare; per fortuna non doveva andare a scuola, era il suo giorno libero.
LEI -Il ventre mi faceva male, avevo la figa gonfia per essermi toccata all’inverosimile, tutto quello che era successo non mi voleva andare fuori dalla testa, i miei pensieri correvano alla passeggiata che avevo fatto quando ero entrata in spiaggia, pensieri ancora confusi, …era stato più forte di me, dopo aver infilato quella gonna ultra aderente e essere arrivata a casa ed essermi guardata e riguardata allo specchio mi piacevo, mi sentivo femmina, un misto di madonna e puttana. Era vero, secondo la commessa avrei dovuto prendere un numero più grande per sopperire alla sua lunghezza e all’aderenza che aveva, mi calzava quasi come una seconda pelle . Mi fasciava i fianchi eppure per me nell’insieme era praticamente perfetta . Copriva a malapena il mio fondoschiena e sarei stata la calamita per tutti gli occhi dei maschi . Ormai a quel punto non mi potevo più tirare indietro,. Ora ero li in camera, indossavo solo la gonna, per il resto ero nuda , non avevo un filo di grasso e i miei seni, seni di cui ne andavo fiera erano prorompenti, seni che quel porco aveva ammirato in chat e che mi aveva costretto a torturarli con la cera . Ero ancora stizzita per la mia accondiscendenza, eppure quella manfrina mi era piaciuta, non potevo mentire con me stessa, avevo goduto, mi ero bagnata. Avevo detto di si a quelle parole fredde e impersonali che apparivano sullo schermo del computer , quelle mani lunghe le digitavano, chissà poi che profumo aveva lui, se sapeva di tabacco o altro. Lui voleva che uscissi vestita così e andassi in uno stabilimento balneare a prendere il sole nuda, ma da noi non si poteva lo avevo spiegato e allora lui con quella sua frase,
“ Ti metterai il costume in pubblico”
Mi aveva lasciato basita e quello che era peggio gli avevo risposto di si.
Così indossata la gonna e sopra una canottiera leggera in modo che i miei seni senza alcuna costrizione fossero ben in vista e riempita la borsa da mare con un telo da spiaggia e con il bichini bianco che avevo appena acquistato uscì decisa. In borsa pensandoci quel costume se lo avesse visto mio marito lo avrebbe bruciato tanto era minuscolo , un triangolino bianco e due altri triangolini per i miei seni . Con questi pensieri uscì di casa, per dirigermi alla macchina che avevo lasciato posteggiata davanti alla porta del condominio. E fin dai primi passi sul marciapiede capì che quella gonna era dannatamente corta, tendeva a risalire, risalire in maniera oscena perché sentivo l’attaccatura delle gambe al mio fondo schiena che doveva essere ben in vista. . Mi bastarono un paio di occhiate fameliche date dai passanti di sesso maschile che avevo incrociato l’attimo prima di salire in auto. Ero praticamente con tutto in vista, , eppure la sensazione anzi, la sicurezza di essere guardata mi eccitava. E una volta in auto , una volta seduta mi trovai letteralmente con la figa fuori e per giunta con le gambe leggermente divaricate per usare la pedaliera. . Il mio ventre depilato era alla vista di chiunque avesse sbirciato all’interno dell’abitacolo dell’auto. Il culmine lo raggiunsi all’incrocio . Il lavavetri rimase come imbambolato per la visione che ebbe . Feci l’indifferente, mi accorsi che ero letteralmente fradicia di voglia. In quel momento avrei voluto avere tra le mani un cazzo grosso e viscido, l’attimo prima di esplodere del suo lattice bianco. E con questi pensieri giunsi allo stabilimento balneare. Per fortuna al posteggio non c’era nessuno, quando scesi avevo tutto esposto. Mi sentivo come una troia da strada che mostra la merce stando sotto la luce fioca di un lampione ai fari delle auto che passano veloci sulla strada. Eppure ero io, , non lo so mi stavo come trasformando , mi mostravo, la passeggiata poi fino al lettino che avevo affittato quasi mi provocò un orgasmo. I commenti fatti ad alta voce da una donna presente “ Sono arrivate anche qui le puttane” mi diede dei brividi e se in quel momento mi avessero offerto dei soldi in cambio di sesso ….si, lo avrei fatto in pubblico la professoressa M. si sarebbe accoppiata li con qualunque maschio si fosse presentato, mi sarei accppiata come una cagna in calore .
Rimase pensierosa ancora un momento sul divano poi con fatica si alzò e andò a fare una doccia, di li a poco sarebbe ritornato suo marito, non aveva la minima voglia di farsi trovare in quegli stati. E dopo quella doccia vivificante, finalmente ritornò la professoressa inappuntabile e al rientro del marito si fece trovare in maniera perfetta. Suo marito, il suo ingegnere che minimamente si poteva immaginare i numeri che aveva fatto e così seppe la data precisa della sua partenza per l’estero, a scuola finita sarebbe rimasta dieci giorni a casa, lui sarebbe andato nel nord Africa ma sarebbe rientrato, si trattava solo di dieci giorni . Venne il fatidico giovedì, quella data, quell’appuntamento li aveva impressi nella mente , non voleva e nello stesso tempo bramava quel clic del computer quando si accende, aveva contato le ore.. Fu davanti al video, lo accese, la solita stanza e dopo un po’ ecco le parole, Quelle mani sulla tastiera andarono subito al sodo,
“ La vedo calma e tranquilla, si sta abituando a girare senza intimo?”
”Si Anche se mi trovo ancora in imbarazzo”
E fu sua la risposta, le mani se le sentiva sudate, capiva che si stava eccitando…
“Capisco ma a quel che vedo sta imparando”
Era nuda davanti al computer vestita solo del collare, con una mano batteva la tastiera e con l’altra si toccava il ventre , ormai la sua metamorfosi era compiuta, la cagna in calore era li.
“Mi deve mostrare la mini e il costume che ha adoperato in spiaggia e devo leggere le sensazioni che ha provato”
“Si padrone”
Le uscì quella scritta che neanche se l’aspettava. Si mise la mini, si mostrò, si girò e si piegò si toccò le caviglie con le mani tenendo le gambe leggermente divaricate, sapeva ormai che la gonna era salita e le si vedeva il culo, se lo aprì con le mani……
”Posso vedere che si è depilata e che impara presto, è una brava cagna”
. La colpì quel termine dispregiativo ma non ne dette a vedere …però….
”Non sono un animale…..”
“E’ vero è solo una schiava atta a dare piacere “
Ora era un oggetto e niente altro, sentì quella strana sensazione che saliva dal suo basso ventre, lui proseguì quel dialogo, quelle mani scorrevano sui tasti e le lettere prendevano forma sul video .
“ Ora continui e mi descriva quello che è successo in spiaggia”
“Sono uscita di casa come mi ha detto lei, con la canottiera e con la mini, mi guardavano tutti; mi sembrava di essere una puttana che va al lavoro e ad ogni passo mi si poteva vedere il culo e la figa tanto era corta, e credo si siano visti. Poi quando la gonna è risalita perchè ero seduta in macchina ho intenzionalmente mostrato la mia figa depilata a un lavavetri ad un incrocio. Mi è piaciuto, mi sono bagnata, mi sono sentita porca. In spiaggia ho sentito i commenti di una signora”
“ Anche qui sono arrivate le puttane”
“Poi mi sono spogliata li in pubblico vicino al lettino dove mi sono distesa. Ho tolto la canottiera così che tutti mi hanno visto a seno scoperto prima di infilarmi la parte alta del costume, per la parte bassa ho tenuto la mini , per quel poco che ancora copriva e anche così facendo devo aver mostrato il culo e la figa. Diversi maschi si sono distesi vicino al mio lettino per guardarmi , mi sentivo eccitata, poi quando me ne sono andata mi hanno seguito, mi sembrava di essere una cagna con un codazzo di cani in calore, ho avuto paura”
“E come si è sentita?”
“Le ripeto ero eccitata , a casa mi sono masturbata a lungo.”
“L’esibizionismo le sta entrando nel sangue, cosa farà questa sera?”.
“ Sono a cena fuori con mio marito e un’altra coppia , sa, mio marito tra alcuni giorni parte per il Nord Africa e io sarò sola per una decina di giorni, parte lunedì, questa sera sarà quasi una cena di commiato, siamo in un ristorante sul mare qua vicino con amici”
“Molto bene, per quando sarà sola ne riparleremo, ora vediamo cosa farle mettere per la cena qualche cosa che possa andare bene per un esibizionista come lei, è una bella donna e deve essere guardata la sua figura deve essere valorizzata”
Sorrise tra se e se, quei complimenti tutto sommato le piacevano, e sapeva di avere una splendida figura .
” Vediamo ha un completo estivo con i bottoni davanti?”
Si ne ho uno, è un completo molto leggero e lungo, comperato in un momento di follia che quasi mi vergogno di portare .” Bene, metterà quello senza niente sotto, quella serica stoffa le deve accarezzare la pelle e non si devono vedere i segni dati dall’intimo”.
Il completo era uno splendido completo di seta, dai colori tenui fatti quasi per mettere in risalto la sua splendida abbronzatura.
“ Ma mio marito cosa dirà? Non è nel mio stile girare così, l’abito da sera lo avevamo comperato quasi per scherzo, da usare in casa nei nostri momenti intimi”
”Non si preoccupi ne rimarrà affascinato è innamorato di lei e lei è proprio una bella donna, credo siate una coppia perfetta…. Abbottonerà pochissimi bottoni, deve a ogni passo mostrare le sue ninfe depilate”
“ Ma mi vergognerò non arrivo a fare una cosa così in pubblico con della gente che mi conosce”
“ Non è vero, lo ha già fatto, quando portava la mini si era eccitata e anche a scuola tra i colleghi se non sbaglio era senza intimo e la gonna che portava dietro aveva uno spacco vertiginoso”
Si, le era piaciuto moltissimo quel piacere sottile dato dall’esibizione, essersi poi sentita come una cagna con il suo codazzo di maschi in calore era stato il top.
“Domani le dirò cosa fare quando suo marito partirà, e mi dirà le sue impressioni sulla serata. Complimenti ancora per il collare le sta molto bene”.
Giunse la sera. Stavano per uscire,, si presentò a suo marito con quello splendido vestito di seta, un leggero scialle sulle spalle; le due scollature erano vertiginose si vedeva il segno dei capezzoli eccitati……
”Ma…..” fece lui, rimase esterrefatto,”Non porti il reggiseno”
“ Mi dava fastidio e poi non si intona con la linea del vestito”
La guardò con occhi luccicanti da innamorato cotto, una cosa del genere da lei non se la sarebbe mai aspettata.
La sua era una scusa del tubo e il suo uomo……..non sapeva dei dialoghi avuti con quel maledetto bussolotto del computer, delle notizie che portavano i fili…..quelle mani che correvano sulla tastiera e che le davano ordini……. Allungò la mano nella scollatura, lei sentì le sue dita, ebbe un brivido, i suoi capezzoli si inturgidirono ancora di più.
Furono a cena con l’altra coppia, un ristorante tranquillo nella zona di Posillipo con una terrazza che dava sul mare la cena si svolse in maniera informale conversando amabilmente.I due uomini parlavano di lavoro e le donne si assentarono per un momento, volevano andare a vedere una vetrina con capi all’ultima moda, vicino al ristorante. Se al marito era sfuggito che non portava neanche gli slip, alla sua amica no, e quando furono fuori :
“ So che non porti l’intimo, a tratti si vede le tua pesca depilata; hai in mente qualcosa? ”
Fu la frase della donna detta con aria cospiratrice, la sua risposta non si fece attendere.
“ La cosa mi eccita enormemente, mi mette i brividi; e poi mio marito parte per lavoro e starà via per qualche giorno, voglio fargli una sorpresa”
“ Tu sei matta, matta da legare le disse ridendo l’altra prendendola a braccetto”.
Più di un uomo rimase a bocca aperta e si fermò a guardarle, passando davanti a un bar, da un tavolo partì un esclamazione. Chiuse gli occhi, se ne vergognava, aveva in vista tutto, ma si bagnava e l’eccitazione le stava salendo, dolci contrazioni stavano salendo dal suo ventre e un lieve rossore le imperlava le guance.
In auto si mostrò a lui, gli fece vedere le gambe, con un movimento degno di una spogliarellista scafata, si stiracchio leggermente in modo che lo spacco le risalisse e con una voce leggermente roca…eccitata da matti gli chiese il parere. Così il suo uomo si accorse che era nuda e lo tirò matto, si scoprì il seno nel traffico e al casello della superstrada lasciò il seno semiscoperto, il casellante si fermò a fissarlo……..
CONTINUA