“Domani dopo essere stata dall’estetista passerà in un negozio di animali per comperare un collare e se lo metterà, oh niente di volgare o pacchiano, un collarino da gatta intesi? Poi tornerà a casa, qui si cambierà,si metterà la mini che conto abbia nel frattempo acquistato, una canottiera leggera e andrà in spiaggia a prendere il sole.”
“ Ma, Ma come ? non posso andare in spiaggia a prendere il sole nuda, qui non si usa, mi arresteranno”
“Capisco “ fu la risposta “ Semplicemente si metterà il costume in pubblico, ormai il suo intimo se lo deve scordare e deve iniziare ad esibirsi”
Parole pesanti come macigni erano scritte su quel video, era ansante, era eccitata, non sapeva che cosa fare . Vedeva quelle mani muoversi sulla tastiera …….
”Ci sentiamo giovedì verso quest’ora e lei farà tutto quello che le ho ordinato…..oh si che lo farà e mi descriverà tutte le sensazioni” .
Il video si spense, lei rimase sopra pensiero a fissarlo. Ma come diavolo si era cacciata in una situazione simile aveva brividi, era eccitata e nello stesso tempo era schifata per il suo comportamento, schifata per l’accondiscendenza che le dava, e schifata per quelle cose che quel “porco” gli diceva di fare, non era più lei la professoressa de….M…..del liceo……..; una donna integerrima e perfetta, ed ora? Andò in bagno, si guardò allo specchio i rivoli di cera ormai asciutti, erano come merletti sul suo seno, se li tolse, non c’era segno: il “padrone” se ne intendeva pensò e nello stesso tempo si meravigliò di averlo chiamato padrone, non si riconosceva più. Alla sera cenò con suo marito parlando del più e del meno, dentro di lei i sentimenti urlavano si sentiva fedifraga e nello stesso tempo ne provava uno strano piacere, qualche cosa di perverso. Lui era li davanti a lei, povero cristo ingenuo ancora eccitato per la chiavata della sera prima, le disse che forse doveva andare all’estero per una decina di giorni ma che le loro ferie programmate in una isoletta della Grecia erano fuori discussione e le avrebbero fatte. Lei pensò invece a dieci giorni di chiacchiere davanti al computer, dieci giorni di ordini da eseguire, sarebbe impazzita e nello stesso tempo si sentì bagnare. Quelle mani sulla tastiera la stavano plasmando. Il marito il giorno dopo doveva andare a Roma e si sarebbe fermato a dormire dai suoi. Lei così rimaneva sola a casa e poteva ciattare ……..L’indomani la salutò dopo la colazione con un bacio appassionato “Torna presto ho bisogno di te” nel suo subconscio chiedeva aiuto quei marosi che portavano una lussuria nuova la attiravano e nello stesso tempo le facevano ribrezzo, ma in cuor suo sapeva che sarebbe rimasta a leggere quelle parole sul video che le davano ordini. Per uscire mise un paio di pantaloni corti e un pullover largo di cotone, l’intimo non lo mise. Si guardò allo specchio, era bella da far girare la testa, non optò per un paio di sandali dal tacco alto ma mise un paio di ballerine basse, sembrava una ragazzina e per accentuare l’insieme si raccolse i capelli a coda di cavallo, una Freitag da spalla e uscì. Si sentì bella e appagata , la gente la guardava e ne provava un brivido di piacere , i suoi seni erano magnifici sotto quel maglione e dondolavano leggermente al suo passo, le punte dei capezzolo erano incastonate tra i ricami del cotone e solo fissando intensamente si sarebbero potute vedere, era eccitata , lo sentiva……Si diresse così dall’estetista e li a fianco quasi destino un negozio per animali , ricordò le parole, “Comprerà un collarino e se lo metterà” No, non lo avrebbe fatto e invece entrò come un automa, cibo per cani, cibo per gatti, cucce, guinzagli …collari, ecco i collari, collari per cani di grossa taglia, pesanti e borchiati ed ecco i collarini per i gatti, collarino sottili, leggeri quasi fossero collane di cuoio. Ne acquistò uno nero, sottile, aveva il batticuore, lo mise in borsa e entrò dall’estetista. La conosceva , da anni quella donna curava il suo corpo e per lei non aveva segreti “Eccoti, vieni cara che ti depilo” le fece la ceretta elle gambe e poi passò al ventre, le chiese che cosa dovesse lasciare…”Ti lascio il minimo per il costume da bagno” “NO” rispose “Togli tutto devo essere depilata come una pesca” “va bene” fu la risposta “ti farò la ceretta completa al ventre ma guarda che pizzica, ma hai qualche vista strana? “No, è per il costume da bagno ne ho preso realmente uno miniscolo di colore bianco e non voglio che si vedano peli o altro “ L’estetista sorrise, poi si trovò a gambe larghe sul lettino , sentiva la ceretta scendergli sui peli già tagliati cortissimi, sfiorare le sue ninfe…..Poi aspettò che si raffreddasse e alla fine ci fu lo strappo, non se l’aspettava, le scappò un grido….” Ho finito ti puoi guardare”; le diede uno specchio e si guardò il ventre, era realmente liscio come una pesca, un po’ arrossato per il trattamento ricevuto ma era perfetto. Le sue grandi labbra si vedevano in tutto il loro fascino, quasi una bambina, lo affascinava, chiuse gli occhi per un momento ed ebbe la visione di un cazzo possente mentre le apriva, un cazzo dalle venature bluastre, ebbe i brividi, se lo guardò ancora, si piegò leggermente e vide anche la rosetta scura, tutto pefetto. Era eccitata, prima di uscire dall’estetista si era chiusa il collare, aveva gli occhi lucidi e una deliziosa confusiuone stava salendo dal suo ventre. Andò a comperare la mini, optò per una mini a tubino, che le stava diabolicamente corta .La commessa l’avvertì che forse ers troppo corta, si poteva vedere a tratti l’attaccatura delle cosce alle natiche. Lei se l’abbassò un po’, si guardò allo specchio, si poteva andare anche se a ogni passo si sarebbero potuti vedere figa e culo. Ormai l’esibizione le stava entrando nel sangue. Per la strada le persone si girarono a guardarla, sentì anche un fischio di accondiscendenza, camminava diritta ed impettita , i suoi seni si muovevano sotto la maglietta di cotone, e il suo ventre ormai per la situazione si contraeva in continuazione. Quando fu a casa, rossa in volto, trafelata, una volta entrata si appoggio alla portad’ingresso, che eveva chiuso alle sue spalle, mollò le borse e iniziò a toccarsi furiosamente . Il piacere venne, venne per tutto quello che era successo, per le sue mani che si torturavano il ventre , per quella forma di esibizione perversa …sempre accucciata fu a quattro zampe, si vide riflessa nello specchio dell’entrata , la mini le era risalita e di profilo si vedevano le sue natiche , le sue gambe belle lunghe e scattanti. Il collare spiccava sul suo collo , era un animale, una vera cagna in calore, eccitata, era proprio lei quella donna, si piaceva e nello stesso tempo si faceva schifo, si toccò così davanti allo specchio, ebbe un orgasmo fortissimo e si pisciò addosso, si trovò seduta nel suo piscio caldo con la gonna tirata su e il suo ventre completamente depilato, si, era sporca, era cagna e si faceva ribrezzo, ma le piaceva, Portò alla bocca le mani dopo aver toccato il lago di piacere e altro che aveva fatto sul pavimento, stava diventando un animale fatto solo per il sesso stava iniziando ad esplorare nuove perversioni che neanche si immaginava ma per tutto questo ne stava godendo. Si tirò su lentamente, barcollava, corse in cucina, spazzò il corridoio, , la gonna era risalita, e si vedeva una donna seminuda che lavorava in casa , pulì il pavimento, lo lustrò quasi a non voler lasciare traccia di quello che aveva fatto voleva cancellare quelle immagini. Si fece una doccia, e preparò la borsa per la spiaggia. Mise una canottiera, quella mini bianca che aveva acquistato e ai piedi un paio di sandali da mare , prima di uscire con la borsa a tracolla si guardò allo specchio. La mini copriva a mala pena il pube e le natiche , la canottiera era quasi trasparente e i suoi seni prorompevano in tutta la loro bellezza. Attorno al collo aveva una cinghietta sottile, per un momento si vide come una puttana pronta per adescare i suoi clienti , chiuse gli occhi ed ebbe un brivido . In strada, in auto, il traffico caotico della sua città imboccò la periferia, la strada che portava agli stabilimenti balneari . All’incrocio il solito lavavetri , questa volta allargò le gambe intenzionalmente, si sentiva troia e ne provava un piacere perverso . L’uomo la fissò, la guardo li tra le gambe, lei fece finta di niente ma quel perverso piacere dell’esibizione la stava travolgendo. Finalmente fu allo stabilimento balneare, scesa dalla macchina la sua figa e il culo erano al vento, si abbasò la gonna il più possibile muovendo i fianchi con un movimento sinuoso come un serpente . Sentì un colpo di clacson da un auto che passava. Andando al lettino fu guardata: facce fameliche maschili la soppesarono e la spogliarono di quel poco che aveva addosso, sentì la voce di una donna :”Anche qui sono arrivate le puttante” Era per lei quella frase, lo capiva, camminando si accorse di avere mezzo culo fuori, ma questa volta non se ne vergognò, sapeva che la guardavano e ne provò un piacere sottile, li in pubblico si infilò quel minuscolo tanga brasiliano e poi per la parte alta si mise a torso nudo,. Videro tutti le sue splendide tette, il suo lettino fu lentamente circondato da bagnanti maschili, erano distesi anche loro e la occhieggiavano guardando le sue forme, l’eccitazione le saliva . Un paio di volte andò a farsi una doccia per rinfrescarsi , fu spogliata di quel poco che aveva , il costume scompariva tra le sue natiche mettendo in risalto quella loro forma a mandolino perfetta, solo il pube era coperto da un minuscolo triangolino bianco. Il suo seno era prorompente trattenuto appena da due striscioline dello stesso colore . Nell’insieme era da rivista per soli uomini . Passò così un paio d’ore, era guardata, spogliata, soppesata …era eccitata . Quando si diresse verso l’auto per andare a casa fu seguita da un paio di persone e più, le sembrava di essere una cagna con il suo codazzo di maschi in calore nella stagione degli amori, quante volte li aveva visti e le avevan fatto schifo , ora invece era lei nella parte con un codazzo di uomini e ne provava un piacere perverso. Pensò ai loro cazzi e alla violenza che ne poteva uscire, ebbe paura, fu in macchina e si chiuse con la sicura. Durante il tragitto le eumentò la paura per quella sua esibizione, ma era fatta e finalmente fu a casa. Chiuse la porta dietro di lei e si mise a piangere, sfogo di nervi, rabbia perché aveva obbedito a quelle mani che scrivevvano sulla tastiera, non voleva tradire suo marito, ma le sembrava di averlo fatto per quell’esibizione che aveva dato in pubblico, la cosa la eccitava enormemente . Sotto la doccia si toccò di nuovo, lo fece con rabbia non ne poteva più, cercò di farsi male , si pizzicò quasi a espiare ma era lei, e ne provava un piacere perverso.Quella sera suo marito non sarebbe tornato e lei nuda, stravaccata sul divano continuò a toccarsi, fu un nirvana continuo di piacere e si addormentò così.
Il giorno dopo suo marito le dette la data precisa della sua partenza, a scuola finita sarebbe rimasta dieci giorni a casa, lui sarebbe andato nel nord africa ma sarebbe rientrato, si trattava solo di dieci giorni . Venne il fatidico giovedì, quella data, quell’appuntamento li aveva impressi nella mente , non voleva e nello stesso tempo bramava quel clic del computer quando si accende, aveva contato le ore.. Fu davanti al video, lo accese, la solita stanza e dopo un po’ ecco le parole, Quelle mani sulla tastiera andarono subito al sodo, “ la vedo calma e tranquilla, si sta abituando a girare senza intimo?””SI” fu la risposta”Anche se mi trovo ancora in imbarazzo””Capisco ma a quel che vedo sta imparando” Era nuda davanti al computer vestita solo del collare, con una mano batteva la tastiera e con l’altra si toccava il ventre , ormai la sua metamorfosi era compiuta, la cagna in calore era li. “Mi deve mostrare la mini e il costume che ha adoperato in spiaggia e devo leggere le sensazioni che ha provato” “Si padrone” Le uscì quella scritta che neanche se l’aspettava. Si mise la mini, si mostrò, si girò e si piegò si toccò le caviglie con le mani tenedo le gambe leggermente divaricate, sapeva ormai che la gonna era salità e le si vedeva il culo, se lo aprì con le mani……”Posso vedere che si è depilata e che impara presto, è una brava cagna”. La colpì quel termine dispregiativo ma non ne dette a vedere …però….”non sono un animale…..” “E’ vero è solo una schiava atta a dare piacere “ Ora era un oggetto e niente altro, sentì quella strana sensazione che saliva dal suo basso ventre . “ Ora continui e mi descriva quello che è successo in spiaggia” “Sono uscita di casa come mi ha detto lei, con la canottiera e con la mini, mi guardavao tutti; mi sembrava di essere una puttana che va al lavoro e ad ogni passo si poteva vedere il culo e la figa tanto era corta, e credo si siano visti. Poi quando la gonna è risalita perchè ero seduta in macchina ho intenzionalemnte mosttarto la mia figa depilata a un lavavetri ad un incrocio. Mi è piaciuto, mi sono bagnata, mi sono sentita porca” “Continui” “ In spiaggia ho sentito i commenti di una signora” “ Anche qui sono arrivate le puttane” “Poi mi sono spogliata li in pubblico vicino al lettino dove mi sono distesa. Ho tolto la canottiera così che tutti mi hanno visto a seno scoperto prima di infilarmi la parte alta del costume, per la parte bassa ho tenuto la mini , per quel poco che ancora copriva e anche così facendo devo aver mostrato il culo e la figa. Diversi maschi si sono distesi vicino al mio lettino per uardarmi , mi sentivo esscitata, poi quando me ne sono andata mi hanno seguito, mi sembrava di essere una cagna con un codazzo di cani in calore, ho avuto paura” “E come si è sentita?” “Le ripeto ero eccitata , a casa mi sono masturbata a lungo.” “L’esibizionismo le sta entrando nel sangue, cosa farà questa sera?. “ Sono a cena fuori con mio marito e un’altra coppia , sa, mio marito tra alcuni giorni parte per il norda africa e io sarò sola per una decina di giorni, parte lunedì, questa sera sarà quasi una cena di commiato, siamo in un risorante sul mare qua vicino con amici” “Molto bene, per quando sarà sola ne riparleremo, ora vediamo cosa farle mettere per la cena qualche cosa che possa andare bene per un esibizionista come lei, è una bella donna e deve essere guardata la sua figura deve essere valorizzata” Sorrise tra se e se, quei complimenti tutto sommato le piacevano, e sapeva di avere una splendida figura .” Vediamo ha un completo estivo con i bottoni davanti?” Si ne ho uno, è un completo molto leggero e lungo, comperato in un momento di follia che quasi mi vergogno di portare .” Bene, metterà quello senza niente sotto, quella serica stoffa le deve accarezzare la pelle e non si devono vedere i segni dati dall’intimo. Il completo era uno splendido completo di seta, dai colori tenui che si intimavano con la sua abbronzatura. “ ma mio marito cosa dirà?”Non si preoccupi ne rimarrà affascinato è innamorato di lei e lei è proprio una bella donna, credo siate una coppia perfetta…. Abbottonerà pochissimi bottoni, deve a ogni passo mostrare le sue ninfe depilate “ Ma mi vergognerò non arrivo a fare una cosa così in pubblico con della gente che mi conosce” “ Non è vero, lo ha già fatto, quando portava la mini si era eccitata e anche a scuola tra i colleghi” Si, le era piaciuto moltissimo quel piacere sottile dato dall’esibizione, essersi poi sentita come una cagna con il suo codazzo di maschi in calore. Domani le dirò coda fare quando suo marito partirà, e mi dirà le sue impressioni sulla serata. Complimenti ancora per il collare le sta molto bene.
Giunse la sera. Stavano per uscire,, si presentò a suo marito con quello splendido vestito di seta, le due scollature erano vertiginose si vedeva il segno dei capezzoli eccitati……”Ma…..” fece lui rimase esterefatto,”Non porti il reggiseno” “ Mi dava fastidio e poi non si intona con la linea del vestito, lui la guardò con occhi luccicanti, una cosa del genere da lei non se la sarebbe mai aspettata.
La sua era una scusa del tubo e lui……..non sapeva dei dialoghi avuti con quel maledetto bussolotto del computer, delle notizie che portavano i fili…..quelle mani che correvano sulla tastiera……. Allungò la mano nella scollatura,sentì le sue dita, ebbe un brivido, i suoi capezzoli si inturgidirono amcora di più. Furono a cena con l’altra coppia , la cena si svolse in maniera tranquilla conversando amabilmente.I due uomini parlavano di lavoro e le donne si assentarono per un momento, volevano andare a vedere una vetrina con capi all’ultima moda, vicino al ristorante. Se al marito era sfuggito che non portava neanche gli slip, alla sua amica no, e quando furono fuori : “ So che non porti l’intimo, a tratti si vedono le tua pesca depilata” fu la frase, la sua risposta non si fece attendere. “ La cosa mi eccita enormemente, mi mette i brividi2 “ Tu sei matta, matta da legare le disse ridendo l’altra. Più di un uomo rimase a bocca aperta e si fermò a guardarle, passando davanti a un bar, da un tavolo partì un esclamazione,. Chiuse gli occhi, se ne vergognava, aveva in vista tutto, ma si bagnava e l’eccitazione le stava salendo, dolci contrazioni nstavano salendo dal suo ventre e un lieve rossore le imperlava le guance. In auto si mostrò a lui, le fece vedere le gambe, si accorse che era nuda e lo tirò matto, si scoprì il seno nel traffico e al casello della superstrada lasciò il seno semi scoperto, il casellante si fermò a fissarli……..Appena entrati in casa esplosero i loro sentimenti e fu una chiavata epica, voleva un cazzo, e suo marito era eccitatissimo, non ci stava più, andarono avanti per molte ore in un crescendo, il piacere li travolse. L’indomani fu al computer, a giorni suo marito sarebbe partito, non stava più nella pelle, voleva raccontare tutte le sensazioni che aveva avuto quella sera passeggiando tra il pubblico in quella località in riva al mare, era eccitatissima. Si spogliò tutta come lui le aveva chiesto, rimase solo con il collare e le scarpe con tacchi altissimi, per l’occasione ne aveva preso un paio ad una svendita che l’alzavano in maniera vertiginosa e modellavano ancora di più i suoi glutei e le gambe, si mise un paio di autoreggenti, voleva essere porca, voleva vedere in faccia chi muoveva quelle mani, lo avrebbe chiesto, non ne poteva più di eseguire quegli ordini che le creavano piacere e vergogna. Accese la macchina ed ecco la stanza, fu per un momento inquadrata una donna che usciva, una figura alta vestita di scuro con due gambe inguaniate in un paio di calze dello stesso colore,portava un paio di polacchne , per un momento ebbe un attimo di gelosia, chi era quella donna? Giunse una risposta laconica, Quella che ha visto è la governante della casa non si preoccupi, non è una schiava, anzi……..non ne ha minimamente a che fare. Ora però mi doveva dare le sue impressioni sulla cena, ma questo me lo dirà a voce qui difronte a me. Domani suo marito parte, lei avrà un biglietto aereo prepagato di andata e rotorno per Frankfurt am Rain, si fermerà qui per il tempo che suo marito sarà via, le lascerò il telefono così potrà parlare con lui, proverà ad essere una schiava e sarà esibitae le farò provare il brivido di trovarsi in un bordello, dieci giorni, l’aspetto…..non porti niente se non il minimo troverà tutto qui, abiti ed altro….l’aspetto…all’aereoporto la verrà a prendere la persona che ha visto di sfuggita, una donna. Non ce altro ora tocca a lei, il volo è il giorno dopo la partenza di suo marito alle 9 del mattino , quando sarà qui se non vuole più partecipare a questo gioco mi dirà una parola che ora scriverà, e tutto cesserà, sarà una schiava e niente altro, forse finirà in un bordello………ora la saluto e spense.
CONTINUA