E ora in macchina, era nuda nel traffico cittadino lei la professoressa de…..M……stava facendo un pompino formidabile a un maschio seduto sul sedile posteriore……Succhiava, sentiva di averlo in pugno, con la sua bocca lo stava letteralmente aspirando . Si abbassò il più possibile sul sedile per non farsi scorgere , ma succhiava come un indemoniata e lui, era letteralmente partito, non ce la faceva più…..Alla fine le venne in bocca, inghiottì tutto mentre l’auto si fermava in uno spiazzo. I due ragazzi erano infoiati e il guidatore come fermò la macchina si fiondò letteralmente dietro dove si trovava , voleva la sua parte e la ebbe, lo aveva ormai duro da non poterne più; lei era piegata sul sedile con il culo e figa in mostra e senza batter ciglio….
”In figa, mettimelo in figa muoviti”
Il giovane non se lo fece ripetere due volte, lo schiantò nella sua figa con rabbia , lei era eccitata era letteralmente un lago, il cazzo si fece strada,scivolò nel suo piacere, era calda, bagnata, accogliente e …..
”Dacci dentro ho voglia”
La prese con rabbia le impose un andirivieni brutale, le sue mani le stringevano i fianchi per regolare la corsa, e lei ne provava un perverso piacere, sentiva le sue tette sballottate , con la mano si prese alle gambe dell’altro per non cadere tra i sedili, , sentì ancora il cazzo che aveva fatto venire con il pompino, era molliccio ma era giovane e sapeva che si sarebbe rivitalizzato presto , e lo riprese in bocca , Sempre con il cazzo in figa si girò lentamente e si mise nella classica posizione della gatta in calore quando si deve accoppiare , culo alzato e faccia il più in basso possibile , solamente che in basso c’era il cazzo dell’altro, cercava di rivitalizzarlo, piscio, sborra di nuovo quel sapore di selvatico, di sudore, aveva voglia e quegli odori la inebriavano, si sentiva cagna, voleva accoppiarsi. Lo aveva dentro lo sentiva, sentiva il su e giù nella sua figa ……usciva del tutto per andarsi a strofinare sul bottoncino e poi rientrare dentro e le sensazioni per lei erano da urlo. Voleva il piacere nel suo ventre e il piacere andava a rincorrersi in tutto il suo corpo, sapeva che di li a poco avrebbe goduto….aveva un cazzo in bocca e uno in figa ….si sentiva allo spiedo. Si sentiva puttana e doveva fare di tutto per accontentare i suoi clienti che avevano pagato. Continuò, succhiava con rabbia sentiva che il ragazzo tremava sotto i suoi succhiotti. Venero tutti e tre nello stesso momento, l’orgasmo le esplose con tutta la sua irruenza e in quell’attimo fiotti di piacere le invasero la bocca. Nettare bianco da bere, da trangugiare , continuò a succhiare mentre sentiva la sua figa letteralmente allagarsi. Il cazzo che aveva li lo sentì gonfiarsi e le sue mucose sentirono le sue vene violacee che la forzavano …..lo sentì venire con furia….gridò lei, gridarono loro. Ondate di piacere, lei tremava tutta e nel rantolo gridò “ANCORA” come per incitarli a non smettere. Si chetarono per un momento, poi presero una coperta che avevano e la distesero a fianco della macchina . Li nella radura, vicino alla strada, fari di auto illuminavano il mezzo,…..traffico…..lei come una baccante indemoniata scese dall’auto completamente nuda e si distese li, allargò le gambe per mostrarsi e per invitarli nuovamente…….La sua mano corse nella figa grondante e si tolse a sborra che aveva …..iniziò a lisciarlo lungo il corpo…..ventre, seni…..capezzoli…….li invitava, li incitava…..I due la guardavano affascinati, lei non capiva più niente, voleva solo piacere, voleva essere riempita e fu riempita, uno dei due si distese; lei gli fu sopra e con una lentezza esasperante si calò sul suo cazzo mentre con le mani continuava a pastrugnarsi le tette ormai lucide di sborra . Lo ebbe dentro, si abbassò verso il giovane per aderire di più baciandolo avidamente sapeva che mostrava il culo all’altro e di li a poco sentì che la forzava , voleva entrare nel suo budello scuro, prima le sputò sul buco, passò con le dita la saliva e le prese della sborra che le stava defluendo fuori. Così oliata il cazzo iniziò a farsi strada, la stava dilatando , spingeva la sua merda , il suo sugo marrone, lo stava facendo lentamente . Li aveva tutti e due dentro divisi da quella sottilissima membrana. Pensò che effetto avrebbe fatto se fossero stati tutti e due assieme nello stesso buco….si ripromise di farlo…….I due come ad un segnale iniziarono a muoversi all’unisono. Godeva, godeva di quella sensazione della situazione perversa in cui si trovava. La puttana che accontentava i clienti con questi pensieri ebbe un altro orgasmo. Si ratrapì tutta, strinse i suoi orifizi come per spremerli di più per far uscire tutto quello che avevano in corpo . Rabbia, furore….incitamento ad essere sfondata, non paga dopo un attimo si sfilò, li prese in bocca e li succhiò tutti e due assieme, uno sapeva di merda…..ma non le importava niente. Li voleva far venire di nuovo, li fece godere sulla sua faccia che divenne una maschera bianca , filamenti sugli occhi….sui capelli…..guance, fronte ne era letteralmente inondata. Con le mani iniziò a pulirsi portava tutto alla bocca e si puliva le dita, era esausta, appagata, si sentiva cagna e puttana, la sua vendetta stava iniziando e non sapeva minimamente quando si sarebbe fermata, di una cosa era certa questo era solo l’inizio ma il suo sogno era di farlo davanti a lui. Si calmarono, i due ragazzi erano stati letteralmente spompati,….la guardavano, i loro cazzi erano molli e poi lei era li in ginocchio sulla coperta, allungò le mani verso di loro…..e….”Ora pisciate avanti……….” Urina, zampilli gialli sul suo viso, aprì la bocca …..trangugiò, tossi, si toccava ancora……e lentamente tornò in se……. ” Li vali tutti i soldi che ti abbiamo dato contiamo di rivederti”” Fermata del taxi” rispose, “Come e quando lo decido io, ora portatemi a questo indirizzo ”Di andare a casa non ne aveva voglia , voleva essere portata dalla sua amica de cuore, non poteva presentarsi in quegli stati, Così la scaricarono letteralmente quasi nuda sul marciapiede , aveva solo i pantaloncini, la maglietta ancora in mano e la borsa, suonò il campanello e Giulia, la sua compagna del liceo, dell’università che conosceva tutte le sue pazzie e la sua testardaggine venne ad aprire ….”Cazzo cosa hai fatto ? cosa ti hanno fatto sei impazzita?”Era li, davanti alla sua migliore amica , stravolta….puzzava ……era sporca di tutto, sborra. Piscio e anche merda che era uscita dal suo buco scuro…..piacere le era sceso lungo le cosce. I micro pantaloncini che portava non tenevano niente, la sua maglietta era rotta in più punti e dalla scollatura ampliamente strappata le faceva capolino un suo seno. I suoi capelli erano tutti appiccicati alla sua fronte e dall’odore si capiva perfettamente con che cosa li aveva lavati…….Sembrava un animale selvatico, aveva gli occhi arrossati, lucidi di quella voglia che solo una donna può capire…….La sua amica la guardava esterrefatta; capiva perfettamente che si trattava di uno di quei colpi di testa di M……la conosceva troppo bene e la sera in cui si erano lasciate si immaginava una cosa del genere ma la realtà batteva tutte le sue aspettative anche le più folli. Lei la guardava con aria sbarazzina e senza battere ciglio.” Ho fatto la mia prima marchetta in Italia hai davanti a te M….la puttana masochista e non mi pento minimamente di quello che ho fatto anzi, conto di farlo più spesso……”Poi come un fiume in piena le raccontò tutto, dai primi messaggi che aveva ricevuto dalla posta elettronica, di come si era sentita quando in spiaggia praticamente nuda era stata circondata dai maschi …..cagna in calore in mezzo al branco. Il piacere perverso che provava quando sentiva le voci delle donne che l’apostrofavano con il termine puttana ……..Si, era una puttana, e i soldi per lei erano una cosa secondaria, la scusa, aveva provato piacere nel vendersi. Amava girare senza mutande e aprire le gambe davanti al lavavetri all’incrocio….vedere l’uomo a bocca aperta e capire che il suo cazzo si indurisce. Poi quell’uomo con i suoi ordini le era entrato dentro, dentro fino al suo intimo. Il viaggio di quei pochi giorni al nord, di come l’aveva completamente cambiata. L’esperienza della stalla, trattata come un animale; costretta a trainare quel piccolo calesse completamente nuda. In un posto dove tutti la potevano vedere. E poi, il casino legata a quel cavalletto dove tutti i maschi presenti potevano fare i loro comodi ….tutti….e tra quelli aveva trovato suo marito…….E quell’uomo per lei era stata una rivelazione era stato quello che più di tutti si era accanito sul suo corpo devastandogli tutti i buchi . Portava una pseudo maschera e lui non l’aveva riconosciuta,ma lei aveva rivisto quel corpo nudo che aveva amato e che aveva fatto tremare di piacere. Un uomo nuovo, diverso un porco che si era divertito su di lei fino a farle male. I suoi stessi amici presenti gli avevano detto di darsi una calmata perché stava esagerando con lei, aveva infierito su di lei cercando di allargarla il più possibile. Lei a quel punto era distrutta, tutto quello che aveva costruito con lui era crollato come un castello di carte. E poi c’era lui, quell’uomo magro dalla barba brizzolata che l’aveva plasmata e fatto uscire da lei tutta quella follia in fatto di sesso che covava in lei. L’esperienza del soggiorno con quella donna che l’aveva violentata, e poi alla fine lo stallone…….il piacere che aveva provato nell’accoppiarsi con un animale. Era scesa alla stessa stregua della “bestia” Si faceva schifo ma nello stesso tempo si sentiva fiera per quello che aveva fatto. Non lo sapeva neanche lei se aveva agito come su ordine del suo padrone o ne aveva approfittato. L’ordine era la scusa, la puttana, la cagna perversa era lei quasi cercasse i suoi limiti in fatto di sesso. Ora era li davanti alla sua migliore amica che la stava guardando……..”Vieni a farti una doccia, entra che sei in uno stato pietoso…….” Fu sotto l’acqua. Accucciata , lentamente tutto quello di cui era stata sporcata defluiva sul fondo lasciando un colore indefinito. Esausta aveva chiuso gli occhi e assaporava quell’acqua tiepida. Giulia la guardava con aria interdetta. Era proprio lei, M…..la sua amica del cuore capace di colpi di testa…….” E nel casino in Germania quanti clienti ti sei fatta nella notte fatidica….? “ la risposta di M…..fu sconvolgente per lei….”Oh non è stata solo la notte, mi sono fermata in quella casa di piacere per un giorno intero, 24 ore sono lunghe e nei miei buchi sono passate quasi settanta cazzi” Giulia rimase a bocca aperta , sapeva che M….quando si metteva era folle, ma non credeva arrivasse a tanto…….Ora erano sedute in soggiorno, , lei era avvolta in un ampio asciugamano e un altro le fasciava la testa. Era calma , tranquilla, sembrava che tutto quello che aveva passato non la toccasse minimamente . Era completamente un’altra persona, Davanti a Giulia sedeva la professoressa de…..M…….quieta e riposata. La cagna affamata di sesso era scomparsa . “ Allora si può vedere almeno una foto della persona che ti ha cambiato così? Sarei proprio curiosa, non mi aspettavo una cosa simile, sapevo dei tuoi colpi di testa erano epici dai ricordi dell’università ma fare queste pazzie……” lei dicendo queste cose la guardava ma M…..non se ne incolse, “ Si te lo mostro ma prima mando una SMS a mio marito dicendogli che mi fermo a dormire da te” Lo fece e poi le due donne andarono al computer. Aveva una foto di quell’uomo con la barba, glie l’aveva mandata Inge , tra le due era sorta quasi una forma di complicità . Entrò nella sua posta salvata e così Giulia vide lui……Sembrava un uomo tranquillo, magrissimo , indossava un vestito nero da sera per un momento pensò fosse uno smoking, era fotografato in piedi mentre parlava con altre persone . “ Ma che cosa ti ha fatto non sembra affatto quello che dici “ “ Si è vero sa dosare la dolcezza con l’ordine più perentorio che esista e io lo eseguo, eseguo tutto quello che mi chiede, è un padrone…….Non ama neanche la violenza , il frustino per farmi battere glie lo messo io nelle mani , mi ha letteralmente trasformata .In sua presenza divento una cagna senza ritegno, mi sono accoppiata con un suo stallone e ne sono felice , sono felice di essere arrivata a tanto per lui.” Pazzia, follia di donna innamorata perversione più abbietta, ma era li, era li con tutti i suoi limiti, era M……… L’amica la guardava pensierosa, quando lei pigiando i tasti guardò la posta in arrivo e…..c’era una sua missiva . Gentile professoressa domani sarò nella sua città , ho un invito riguardante una gara di cavalli: l’aspetto, mi troverò nella zona dove ci sono i proprietari conto di vederla……..Le venne quasi un colpo. Quell’uomo tra poche ora sarebbe stato nella sua città lo avrebbe potuto vedere, forse parlargli, il suo cuore ebbe un sobbalzo e gridò di gioia. Giulia scosse la testa…..” Tu vieni con me” le disse M……così almeno lo puoi vedere dal vivo vedrai il tipo, andremo assieme mi devi fare da spalla se no quel porco di mio marito si può insospettire….poi si mise a ridere e ad alta voce: Lui va a puttane e non sa che ha una puttana in casa.” Dicendo queste parole digitò la posta in risposta con una frase che dimostrava tutto il suo cambiamento “ la tua schiava ci sarà padrone ci incontreremo” Chiuse il computer e le due donne andarono a dormire CONTINUA