Un grido…”Ancora ….ancora datemi ancora cazzi sono la vostra cagna…….” Cagna era ci furono delle battute
” portatela in cesso quello è il suo posto” Ma la padrona di casa scuotendo la testa….
” Il cesso per ultimo quando la manderemo via, la puttana e qua tutta la notte e c’è ancora tempo dobbiamo divertirci ancora, se ci sono altri uomini con le palle piene lei è pronta a prosciugarli, ha tre buchi e sembra non ne abbia avuto abbastanza”
Ci fu una risata generale…lei era immobile sempre a quattro zampe , le tette le penzolavano, sembrava una vacca., dalla bocca semiaperta, che ansimava le colava un filo di piacere dei maschi che si erano divertiti li; il resto del viso era una maschera e aveva gli occhi quasi incollati dallo sperma che le avevano spruzzato in faccia, ma non le bastava, Un uomo menandosi il cazzo salì si quel tappeto di gomma che fungeva da palcoscenico e la prese da dietro, le piantò i pollici nel culo, lo videro tutti, il suo culo cedette e fece una scoreggia da tanta aria che avevano pompato dentro i cazzi che si erano succeduti prima di lui…lei si vergogno, fu un attimo, si sentì un buco e capì che il cesso era il suo posto non era niente e anche le puttane stavano più in alto di lei . L’uomo, tenendola dilatata poggiò il cazzo al suo buco, e poi togliendo i pollici diede un affondo fatto di rabbia e di voglia di far male….Lei si sentì impalata fu un attimo, le partì un grido di dolore che poi si trasformò in un grido di goduria, un siiii ancora, Il cazzo le era entrato fino alla radice delle palle ,la stava forzando brutalmente e iniziò a stantufarla, quell’andirivieni che lei apprezzava tanto, il sentirsi piena e costretta, portò le mani al culo e si allargò le natiche per essere presa ancora di più, era sballottata, l’uomo la teneva per i fianchi e letteralmente la scuoteva un altro si avvicino a lei da davanti…Il suo viso ormai era una maschera e non aveva fatto a tempo a pulirsi, i capelli erano sporchi di tutto e erano attaccati al suo bel faccino mentre gli occhi erano socchiusi, le partivano mugolii di piacere e quando aprì la bocca per un affondo più brutale degli altri nel suo culo, l’altro le infilò il cazzo in dentro quasi a soffocarla..cercò di divincolarsi, tossiva ma l’altro implacabile le arrivò fino in gola, la prese per i capelli e la usò a mo di vagina, faceva entrare e uscire il cazzo dalla bocca, lei quasi non riusciva a respirare ne a succhiare, gli affondi nella sua gola li regolava lui, lei era solo una cosa e basta. Non pensava ad altro, un cazzo nel culo e uno in bocca, per lei bastava…era una schiava, l’avevano comprata e ora due dei suoi buchi erano adoperati e si stavano divertendo; e oltre al divertimento la stavano maltrattando, la forzavano, era questo che a lei piaceva , essere forzata ….ai due che si davano da fare sul suo corpo si unì un altro e un altro ancora, erano finiti gli stalloni completamente nudi ora ne stavano approfittando gli ospiti della casa. Il nuovo arrivato si fermò a guardarla, un cazzo nel culo e uno in bocca, era a quattro zampe e l’uomo ridendo si inginocchiò all’altezza dei suoi seni e con un movimento da esperto la iniziò a mungere lo fece brutalmente fino a farle imperlare di liquido i suoi capezzoli che spiccavano eccitati, erano eretti , ricettivi, eccitati, e per lei questa nuova sensazione fu da sballo. Oltre che cagna si sentì come una vacca da mungere. E mentre tutto questo succedeva quello che le stava trapanando il culo venne, e una volta alzatosi mentre si stava rimettendo a posto il cazzo disse all’altro di accomodarsi. Ormai il suo buco era una voragine, semiaperto, gocciolava sperma e era rossastro, le bruciava, le faceva male ma ne voleva ancora e lo ebbe…… L’altro uomo si mise dietro a lei e approfittò brutalmente e ridendo disse al primo che aveva goduto nel suo intestino :
“Hai il cazzo sporco puliscitelo nella sua bocca, tanto non è altro che una fogna”
Si accostò a lei, l’altro le lasciò i capelli e lei come a comando cambiò uccello, un uccello sporco di tutto per la sua bocca da succhiare, pulire e rivitalizzare; aveva spostato il viso e sempre rimanendo nella stessa posizione da cagna ora ne succhiava un altro, ne voleva ancora se lo sentiva; i due avvicinarono il loro cazzi così che lei ad un certo punto li prese tutti e due in bocca; si sentiva dilatata due cazzi nella sua bocca nello stesso momento , le guance gonfie me non le interessava, li voleva far esplodere dentro di lei, voleva bere tutto quel liquido bianco, si soffocasse pure non le interessava..Piacere, solo piacere e crogiolarsi in quel mare lattiginosi. Aveva ancora la figa libera , ma l’ultimo arrivato nel suo culo, dava un colpo a un buco e poi all’altro, usciva tutto e lei e rientrava, si sentiva così pistonata ora in un buco e ora nell’altro, una sensazione unica. Ma avrebbe voluto sentire due cazzi dentro di lei, divisi solo dalla sottile pelle dell’intestino………Si tolse anche il secondo maschio e questa volta fece capolino un vibratore gonfiabile….Risate generali…
” Vediamo la vacca quanto tiene e quanto si apre……..”
Ormai lei si spettava di tutto, non si muoveva, stava succhiando quei due cazzi che a quel punto si scaricarono in lei. Di piacere ne fu tanto e le andò di traverso, tossì , le uscirono dalla bocca, fu nuovamente colpita in pieno viso, altro piacere che si andava ad aggiungere a quello che ormai si stava seccando….e mentre veniva letteralmente inaffiata, le infilarono il vibratore gonfiabile in culo, un cilindro di plastica con una pompetta che fu messa immediatamente in azione. La cosa si gonfiò, si dilatò dentro di lei tendendo le mucose del suo sfintere fino all’inverosimile ….Gridò di rabbia e di dolore, fece per divincolarsi ma mani anonime la costrinsero ad accettare tutto….un piede fu messo sul suo collo…..la bloccava…..si sentiva un otre e allargare all’inverosimile . Tutti vedevano quel lattice nero che entrava nel suoi culo che ad ogni momento si tendeva di più quasi come un piccolo melone……Lei ormai muggiva, nonostante tutto, nonostante il dolore quella situazione le piaceva ……..Una donna si inginocchiò vicino al suo viso e le bisbigliò nell’orecchio…..” ora la mia cara vacca si girerà sulla schiena e si tirerà su le gambe e nonostante il culo strapieno chiederà cazzi per la sua figa ne abbiamo trovato uno che fa al caso tuo e vedrai……” lei tacque per un momento, aveva paura e nello stesso tempo ne voleva ancora, voleva vedere un cazzo grosso ed essere….”Squartata”……l’attimo di esitazione, sentì il piede che la bloccava togliersi, tutti aspettavano….Quando il piede si tolse lei rimase immobile e poi con un movimento lento si girò sulla schiena, la sua testa e il suo corpo poggiarono su quel tatami sporco dove era caduto di tutto, c’era anche una pozza del suo piscio, se l’era fatta addosso per fare spazio a quel vibratore gonfiabile, e quando era successo c’erano state grida di ilarità
“ La cagna si piscia addosso è proprio un animale”
Si, si sentiva un animale da monta, non ce la faceva , voleva essere montata ancora e ancora.. Rimase ferma, poi tirò su le gambe , si aprì tenendosi per i polpacci e gridò con quanto fiato aveva in gola:
“Chiavatemi in figa”
Oscena, aperta in posizione ginecologica mentre dal culo dilatato al massimo sporgeva il vibratore gonfiabile grosso come quasi una palla e davanti a lei un nano nudo, piccolo dalle gambe storte, il busto robusto da cui penzolava un grosso cazzo in erezione, l’uomo teneva la bocca aperta vedendo tutto quel ben di dio in calore, e le saltò letteralmente addosso. La sua testa le arrivava all’altezza del collo, si puo dire fosse tutto cazzo, la chiavò con rabbia, con voglia, gridava come un animale…lei sentì il cazzo del nano entrargli dentro, la riempiva, aveva il culo pieno all’inverosimile e ora farcita, quella carne palpitante che la sfregava al suo interno, entrava a fatica tanto aveva dilatato il culo, ma a quella gente non interessava, sapevano tutti che si era scopata cani, il ritardato e quasi tutti i presenti, ora toccava al nano, e nel suo delirio non si sarebbe meravigliata se avessero fatto entrare anche un cane; Lei era al centro della situazione lei l’animale che letteralmente si liquefaceva di piacere, nel farsi prendere e nel succhiare cazzi che erano stati nei suoi buchi . Piacere e lussuria, annullamento ora viveva solo per prendere cazzi e essere schiava non si sarebbe spostata da li, quello era il suo mondo, essere letteralmente impalata in continuazione per provare piacere e niente altro. Piacere misto a quella sua forma di masochismo che ormai faceva parte di lei. Il nano sopra di lei intanto ci dava dentro, il suo cazzo entrava e usciva, quel corpo quasi deforme era avvinghiato a lei e il testone dalla barba incolta le succhiava il collo e a tratti la sua lingua correva sulle sue tette, , lei godeva e nello stesso tempo si faceva schifo . Quelle dita tozze si puntarono sulle sue spalle e cercò di inarcarsi , lo fece per penetrarla di più, e da quel corpo appoggiato a lei partì un grugnito, quasi di vittoria……godeva in lei…..Lei era immobile …con le gambe aperte da cui di vedeva spuntare il cavetto di plastica della pompetta del vibratore persa nel suo nirvana di sensi, voleva ancora cazzi, si sentiva il culo dilatato e la persona, con rabbia senza aspettare le strappò il vibratore dalle viscere con un movimento netto , senza avvertire….ci fu un grido da animale ferito , il suo culo rimase aperto e uscì oltre che al cilindro scuro un liquido nauseabondo. L’uomo fu in piedi, con un sorriso quasi da vincitore mostrò a tutti la cosa che aveva estratto dal suo culo, ci fu una risata generale e lui per tutta risposta la lanciò a lei e le disse di pulirla. Come stravolta le sue mani afferrarono quella cosa sporca e se la portò alla bocca, si voleva annullare e lo stava facendo, la pulì con dovizia, si sporcò la faccia con il contenuto del suo intestino ma non le interessava in cuor suo sperava che una volta pulita la infilassero nella sua figa per dilatarla anche li, ne avrebbe voluto due per essere PIENA. La guardavano tutti, ma in quel momento era solo lei e il cilindro di plastica che si stava sgonfiando……intanto da lei defluiva lo sporco che era nel suo corpo sul tappeto di plastica e in mezzo a quella poltiglia scura si girò, gettò di lato il vibratore e prese il cazzo del nano in bocca e lo succhiò avidamente , lo voleva far venire di nuovo, ne voleva ancora….Lui invece in sommo disprezzo le pisciò addosso, lei rimase li con li cazzo tra le labbra mentre il liquido giallo le scivolava lungo il mento. Le andò di traverso, tossi , ebbe come un singulto , conati di vomito ma l’uomo implacabile diresse il getto sul suo viso e lei semi soffocata bofonchiò prima delle parole sconnesse e poi ….
”Si sono un cesso non sono neanche più una puttana, pisciatemi pure addosso, lavatemi cagatemi sporcatemi non sono niente, sono un buco…”
Nella stanza era sceso il silenzio poi altri uomini si fecero avanti ma la padrona di casa ordinò con rabbia di fermarsi…sono due animali, lasciate e portatela di la . Apparve un grosso collare, una striscia di cuoio imbullonata che le misero al collo, la tirarono, fu costretta a quattro zampe mentre più di un invitato si divertiva a colpirle il culo, shaff schaff sulle sue belle natiche , lucide di piacere e altro, segni rossi delle manate, a lei piaceva , non sapeva dove la portassero…..Il tragitto fu corto,m finì in un bagno e la legarono dentro una vasca….ansimava ormai aspettava qualunque cosa…….Si ricordò quando appena arrivata dal nord nella vasca da bagno di casa sua si era masturbata e si era spalmata addosso la merda del suo corpo, …….dal piacere se l’era fatta addosso, e poi si era tirata fuori lo sporco da suo intestino con il manico della spazzola dei capelli. Avessero fatto qualunque cosa accettava qualunque cosa per godere ancora e per annullarsi….li ormai era nella vasca …tra le risate generali,,,,la professoressa de,,,M…..non esisteva più, voleva ancora sesso e lo chiese a quei volti che non conosceva…Datemi cazzo datemi cazzi, chiavatemi non sono niente. Il guinzaglio attaccato al collare che portava fu legato al montante dei rubinetti e ora aspettava, mentre era li un uomo ne approfittò ancora, era nudo e la chiavò brutalmente; la schiacciò su quella porcellana bianca della vasca, il cazzo fu dentro di lei, nella sua figa ormai fradicia di tutto e arrossata come il culo. Lo sentì dentro lo senti sborrare , prima il tremore e poi l’uomo inarcandosi gridò un “ prendi cagna” parole per lei sublimi era quello che si voleva sentire dire , le morse la spalla nel suo parossismo, e gli bisbigliò all’orecchio ancora e ancora sono un buco datti da fare, sono la tua cagna, sono solo una vacca da monta per i tori. Lui divenne quasi matto e cercò di moltiplicare le forze nel cercare di piantare il cazzo più a fondo, poi dopo un attimo di tregua si staccò da lei , fu un piedi davanti a lei, li nella vasca da bagno, e lei ara aperta sotto di lui……per eccitarlo portò le mani alla figa e ne estrasse il piacere e se lo iniziò a leccare, lo spargeva lungo il corpo…..CONTINUA