Ansimava, sembrava che capissero quando stava per svenire di piacere allora le davano qualcosa per farla ritornare lucida, e continuavano ad entrare in lei……..poi finirono si calmarono, la sfilarono dal trespolo…lei barcollava, teneva le gambe allargate da tante penetrazioni aveva avuto, sentiva il culo aperto e le defluiva il suo interno sulle sue cosce, puzzava, sapeva che era sporca di tutto, il collare….il guinzaglio fu tirato….fu al suolo, non stava in piedi continuò a quattro zampe….si sentiva una cagna…..il guinzaglio tirava, quasi le dicessero di spicciarsi….le ginocchia le facevano male, sotto di lei piastrelle fredde, sentiva dei colpi sul suo culo a incitamento , riconobbe le crine di capra che la sua pelle aveva provato nella casa del piacere a Hong Kong, fu terrorizzata, lo scudiscio no, aveva paura, sembrava il suo corpo bruciasse accarezzato da quelle crine, fu in quella stanza, sporca, emaciata, sperma, e feci sul suo corpo, aveva ancora voglia era come se fosse infoiata, il piacere le stava dando alla testa…….le sue mani corsero nei suoi buchi e si estrasse quello che aveva dentro, se lo sparse lungo il corpo, sentiva le fredde piastrelle sotto di lei…..si sporcava….era sporca….godeva….la maschera era andata, ora era a viso scoperto…..Poi sentì un getto caldo, ebbe un brivido, poi ce ne fu un altro e un altro ancora….no….no….le stavano pisciando addosso…sentiva l’urina colargli lungo la sua figura….era come se fosse suonata , a fatica si mise seduta su quelle piastrelle gelide, senti che quei getti le raggiungevano la bocca, ……..l’aperse le pisciavano dentro era come se si sentisse un cesso,……. lo svuotatoio, rigagnoli gialli le colavano dal mento, inghiottiva,,…si rincorrevano tra i suoi seni e finivano in quella poltiglia che era defluita dal suo corpo ….godeva….si sentiva sporca e ne era felice, capelli e viso era bagnati di tutto, aveva inghiottito tutto……. era esausta, mentre facevano ciò continuò a masturbarsi come un indemoniata, gridò…… urlò di piacere , continuate….continuate….sono un cesso sono una cagna…….voglio cazzi voglio tutto….era andata….a quel punto non capì più niente e si fece tutto buio attorno a lei, troppo piacere …..Si riebbe lentamente era distesa su una poltrona avvolta in un splendido accappatoio, profumava tutta, non si ricordava di quello che era successo dopo, le ultime visioni erano quelle del piscio sul suo corpo mentre veniva sconvolta dall’ennesimo orgasmo e il suo grido che incitava le persone attorno a lei affiche continuassero e la prendessero ancora….Ora invece era li in una stanza quasi asettica, una dolce musica di filodiffusione mentre si crogiolava in quel tepore dato dall’accappatoio, era ormai asciutta e aveva completamente perso la nozione del tempo, le finestre erano ermeticamente chiuse e non sapeva se fuori fosse giorno o la notte con tutto il suo corteo di tremolanti stelle continuasse la sua nera corsa. Era tranquilla, rilasciata , pensò a lui, lo voleva lo voleva con tutta l’anima per dirgli come si riduceva per lui, lei era la sua cagna disposta a tutto, non era Susy, la sua amica ormai doveva considerarsi morta non la voleva. Lei era solo sua e lui le apparteneva, non voleva che altre donne ci fossero nella sua mente, quasi una forma di gelosia, gelosia morbosa, amava quell’uomo eccome se lo amava, aveva lasciato tutto per lui e ora lui le apparteneva ( gelosia di donna….pericolosa…..provate…..provate…..) Le sue mani corsero di nuovo verso il suo ventre, lo aveva ancora tumefatto dalle tante introduzioni che aveva avuto, ma sotto i suoi polpastrelli ecco di nuovo quel sottile piacere che ritornava a pervaderla, li sulla poltrona, rannicchiò le sue gambe e si trovò in posizione fetale con una mano tra di loro, si lasciò andare e chiuse gli occhi, lo rivide e nella sua testa si rincorsero le sensazioni del tatto quando lo accarezzava……..il suo profumo……. e lentamente…..si lasciò cadere in quel torpore di piacere quando il suo sguardo fu attirato da un video che stavano proiettando su un televisore acceso in quella stanza……..E in quel video si riconobbe, era lei era lei nella gabbia in quella casa di piacere di Hong Kong, riconobbe le sbarre, quell’ambiente e si vide, vide la sua passeggiata verso la gabbia quando passò tra i tavoli con un vibratore che le chiudeva il culo e le grandi labbra chiuse da un piccolo lucchetto che passava nei suoi cerchietti in oro, quel bustino che le stringeva all’inverosimile la vita, mettendo in risalto le sue natiche splendide e i seni spinti in avanti quasi beffardi anche loro inanellati, era lei e si eccitò ….Erano inquadrature che non conosceva, lei le aveva vissute tutte e altre le aveva viste con M….ma quelle no, i primi piani dei volti degli spettatori, maschi infoiati che guardavano le sue evoluzioni all’interno di quel palco, lei praticamente nuda che si massacrava con quei vibratori,……..se li letteralmente schiantava nei suoi buchi e il piacere che dimostrava davanti a quei volti anonimi era reale…..la masochista bianca che non lo faceva per soldi ma esclusivamente per abbruttirsi per il suo padrone per dimostrargli di che cosa era capace di fare per lui……..e poi quando a quattro zampe si avvicinò alle sbarre, quasi rotolandosi perché non ce la faceva….quei cazzi che le sborravano addosso, sul viso , sul corpo, lei che si spalma il loro piacere e se lo porta alla bocca per cibarsene…..la sua lingua che si pulisce le dita, che se le succhia per lucidarle e prendere altra sborra…….era proprio lei che si annullava così, si eccito di nuovo eccome se si eccitò aveva voglia di nuovo voleva nuovamente sentirsi piena……sapeva che in quella casa di piacere erano esperti nel dosare momenti di reale pazzia dovuta al piacere e momenti di calma per permettergli di riprendersi……..E la vennero a prendere, le fecero togliere l’accappatoio, sentì il collare che si chiudeva attorno al suo collo e il cloc del guinzaglio al moschettone…..Fu tirata ….un altro corridoio e e un’altra stanza un letto d’ottone e delle persone….erano maschi, maschi nudi che l’aspettavano….erano pronti per i suoi buchi, in un angolo nella penombra vide anche una donna, vedeva solo le gambe , un paio di scarpe dai tacchi altissimi che rendevano quei polpacci scattanti, ma la figura il resto era celato nella penombra. Le luci convergevano tutte su quel letto d’ottone il letto dove si doveva distendere per essere presa……la obbligarono , lei completamente nuda la legarono su quel letto, gambe e braccia divaricate e un cuscino sotto il culo per spingere il suo ventre avanti….Le furono addosso…uno….dieci….altri …poi ancora, sentiva i cazzi duri entrare in lei e pomparla, sensazioni che si susseguivano, non riusciva neanche a vedere quei volti anonimi , sentiva quei cazzi gonfiarsi nel suo ventre e esplodere, sembrava non dovessero finire mai quanti….non lo seppe mai, ma il piacere che le davano eccome se lo sentiva era letteralmente a pezzi, il suo cuore batteva all’impazzata , aveva affanno per quelle sensazioni che si susseguivano in maniera incontrollata, si accorse che dal piacere se la stava facendo addosso, i suoi sfinteri si aprirono e le uscì tutto , si stava svuotando come per far posto alla sborra che le mettevano dentro. La luce accecante che le annebbiava la vista, era ormai solo un buco, le giunture le facevano male tanto era stata legata stretta a quel letto, quasi come fosse su un altare pagano in offerta. Le presero la faccia, la girarono di brutto e le infilarono anche cazzi in bocca, figa e bocca ,le sborrarono anche li , non riusciva a inghiottire , e il rivolo di sperma le scendeva dalle labbra. Tossiva quasi le fosse andato di traverso, Poi la girarono il culo venne proteso in aria e anche li si avventarono su di lei. Senti le mani che le allargavano le natiche e il cazzo che si appoggiava sulla sua rosetta martoriata dalle maxi penetrazioni che aveva avuto, lentamente iniziò a farsi strada, poi fu dentro e…..la stantufò con rabbia, sentiva le palle che le battevano sulla figa . era duro ma non ancora eccitato da venire….continuò poi esplose dentro di lei, non ebbe neanche il tempo per riprendersi che un altro prese il suo posto, fu inculata nuovamente e nuovamente , quei maschi erano tanti e il suo buco ormai grondava piacere. Nel risucchio le portarono fori anche quasi del suo intestino, aveva un prolasso, ma continuavano come indemoniati , gridò, cercò di divincolarsi, le uscì un basta ma il piacere perverso che aveva in lei stava aumentando e a quel punto protese il culo in aria come per invitare, la foia la stava riprendendo, amava essere schiacciata da quei corpi e sentire i loro membri che entravano in lei…..li sentiva gonfiarsi, esplodere il loro mare bianco lattiginoso……. si sentiva sfatta, ma era contenta godeva ed era continuamente sollecitata, lei era sola, loro erano tanti e non le davano requie, li riuscì a sfiancare e per quasi scherno le infilarono un vibratore nel culo e lo misero in funzione……gridò di rabbia, un altro tipo di piacere partì dal suo buco e le attraversò tutto il corpo quasi come una scossa elettrica, chiuse gli occhi e assaporò quella situazione, li nuda, legata al letto in croce con il culo all’aria, circondata da maschi nudi che aspettavano solo di riprendersi mentre lei era costretta a subire un altro tipo di introduzione per tenerla calda, fu di nuovo sollecitata, le infilarono un cazzo in bocca, era sporco di tutto, le tirarono la testa tanto era esausta, non ce la faceva a muoverla ma lei inghiottì tutto, apriva solo la bocca e il resto lo facevano loro………sentiva il sapore della merda nella sua bocca, alla fine attorno elle sue labbra c’era un segno marrone, aveva inghiottito di tutto….rantolava anche quelle succhiate le avevano dato piacere, piangeva non lo sapeva neanche lei se di rabbia o perché era stata letteralmente violentata, ma lo aveva voluto lei, aveva chiesto a M…..di essere portata nella casa del piacere e li era stata portata, sapeva a che cosa andava incontro……….La donna nella Penombra la guardava, guardava la sua amica che si faceva aprire in tutti i modi e inghiottiva di tutto, Susy la pazza sorrideva la stava guardando, fece segno a gli uomini di girarla a pancia all’aria lasciandole il vibratore piantato nel culo e poi di andarsene , ora era lei che avrebbe giocato con il suo corpo, non voleva farla godere ma solo farla soffrire…..nelle sue mani aveva un corto frustino da cavallerizza e dai racconti di lei sapeva che era terrorizzata da quell’arnese, ma prima accese una candela, lei aveva gli occhi chiusi , assaporava le sensazioni e…..il suo risveglio da quel nirvana fi diabolico gocce di cera calda caddero sui suoi capezzoli, sui suoi seni……. su tutto il suo corpo, pizzicavano, la donna sapeva dosare il calore facendole cadere dall’alto o quasi sfiorando la sua pelle delicata, si divincolava non le sopportava ( è un gioco perverso, le ho provate sul C….se devi fare il padrone devi sapere cosa sente uno schiavo per saper dosare e durare più a lungo……..io la penso così) la sua micia fu investita da un mare di cera che si asciugò in breve tempo e poi fu la volta del frustino, i colpi le iniziarono ad arrivare con millimetrica precisione, le portavano via la cera disseccata lei gridava, piangeva e quando arrivarono sulla sua figa il bottoncino fu centrato con rabbia, si ricordò il pizzicotto che Susy con le sue mani le aveva dato…..ma non era niente a confronto di un colpo di frustino urlò di rabbia ma l’altra continuò metodica, poi la sciolse e ci fu un ordine secco……
”Di che vuoi essere colpita…..e mostra dove…….” ( quando si arriva a questo lo schiavo è OK) Lei la guardò con aria stralunata, aveva segno rossi su tutto il corpo, era tesa e nello stesso tempo le stava arrivando una forma di eccitazione che non conosceva ancora, prese i suoi seni in mano e disse alla donna “ Colpisci” partì un colpo grido, vide un altro segno sul suo seno, ci fu un “ Continua” altri colpi, lei aprì volutamente le gambe e chiese “Anche li” si faceva letteralmente pestare e non lo sapeva, altro piacere, dopo forse avrebbe avuto in premio altri cazzi era come impazzita…….fu lasciata sul letto stremata…..Susy si mise alla cintola un vibratore e possedette quel corpo che ormai quasi non dava più segni, altro piacere, piacere e dolore, piacere e umiliazioni era come ……non lo sapeva neanche lei viaggiava in un altro mondo. Fu lasciata su quel letto, sporca, sporcata, segnata, sonno….dormire…la portarono via…non se ne accorse neanche lei, sapeva ora di essere su un lettino e la stavano massaggiando le mettevano della crema….sulle scottature ….sui colpi di frustino su quelle linee rosse che le attraversavano tutto il corpo….era esausta e nello stesso tempo era felice…lo aveva fatto per M….per il suo padrone, mentre assaporava quelle mani che l’accarezzavano e la curavano entrò la folle Susy e come se niente fosse le diede un bacio , più che bacio una slinguata che la fece fremere……”Bene ecco qua la schiava di M…….le chiedo un’ultima cosa anzi ti ordino di farla, in una stanza della villa c’è un mio schiavo e tu le devi dare piacere sarà cosa da poco viste le tue qualità nei pompini , ne parlano tutti, vedrai che ti divertirai e ne sarai umiliata…..lei ebbe un brivido, che cosa stava tramando, sapeva che di li a poco sarebbe partita…..CONTINUA