Grecia, sole, mare e tranquillità, Simy splendida isola con il suo minuscolo porto e le sue case bianche ancora più splendenti sotto il sole estivo, caldo, mare cristallino. Arrivarono con il traghetto, tra una selva di turisti ; lei era splendida in un completo di lino dai colori di nuvola , in testa aveva un panama bianco a tesa larga . Era tutta da guardare, la gonna faceva intuire le sue splendide gambe e il suo fondo schiena. Non si capiva se sotto portava altro, attirava gli sguardi degli uomini presenti sull’imbarcazione; il giacchino era semi aperto e a tratti se si abbassava i suoi capezzoli erano per gli occhi di tutti M…..se n’era accorto e si godeva la scena, lei se ne accorse un po’ dopo quando ormai erano fuori e ne fu piacevolmente eccitata , ormai il suo esibizionismo trionfava e ne provava un misto di libidine e piacere, un piacere perverso. Sulla banchina li aspettava Maliki il custode della villa , li era venuti a prendere , viveva in una dependance della casa con la moglie che faceva la cuoca. Sia lui che lei erano giovani e lui rimase colpito dalla sua bellezza ….M…..tra se e se pensò che ne avrebbe viste delle belle con lei che per 15 giorni sarebbe stata completamente nuda in quella villa come gli aveva promesso.
Caricarono tutto in macchina e si inerpicarono su per una stradina sassosa, scossoni e polvere, ma ne valeva la pena. La villa una costruzione bianca e bassa con la vista sul mare, aveva una grande terrazza e volendo anche una spiaggia privata, un vento caldo accarezzava la baia , avrebbero passato giorni da favola . Maliki occhieggiò la scollatura di lei, scollatura afrodisiaca e nel caldo una goccia di sudore gli scendeva tra i seni , luccicavano, erano terribilmente eccitanti . Quando arrivarono li aspettava la moglie del custode , una greca stupenda dai capelli corvini e gli occhi di un nero lucente , squadrò gli ospiti . Un occhiata quasi di odio rivolta a lei alta e longilinea dal fisico da indossatrice. Portarono dentro i bagagli mentre M…e lei si fermarono sotto il portico sorseggiando una limonata fresca….
.”Spogliati ti voglio vedere …”
Lei si alzo con lentezza e passeggiò sulla terrazza…….si girò lentamente e iniziò un lento strip si aprì la giacca di lino e il bottone della gonna saltò…….fu nuda non portava altro vestita solo dei sandali che aveva. Splendida in quella giornata di sole accarezzata dal vento…allargò leggermente le gambe per mostrarsi …passò un dito sulle grandi labbra e lo portò alla bocca….lasciva puttana , unica. M…rimase stranito; rimase stranita anche la coppia dei custodi, marito e moglie erano scesi dopo aver portato i bagagli nelle camere ed ora erano li; lei e lui immobili , colpiti da quel numero che stava facendo lei…….., si vedeva che il maschio era eccitato e partì l’ordine di M…..
”Ora tu ti spogli, fai vedere il tuo cazzo e ti inginocchi davanti a lei…adorala; tua moglie ti guarderà e ti aiuterà a godere…..”
L’uomo fu nudo, si inginocchiò davanti a lei, . lei era a gambe larghe, lui era li, abbassò la testa a iniziò a leccarle i sandali, nudo come un verme , la lappava, succhiava, “continua passa alla gamba e alla figa , lavala” lui continuò, la sua lingua scorreva sulle sue gambe per poi fermarsi sul suo ventre………fece per menarselo….
”No non lo fare, lo farà tua moglie per te …”
….lei era di una gelosia unica e essere costretta a menare il cazzo del marito in adorazione di quella dea bionda la faceva impazzire …
”Spogliati anche tu”
non se lo fece ripetere quell’invito di M…….e di lei si concretizzo una magnifica mora dalle forme morbide, di calda donna del sud….nel suo sangue molto probabilmente aleggaiava qualche lontano avo saraceno vista la sua carnagione olivastra e i peli scuri del pube. Si buttò sul marito iniziando a segarlo. Sembravano due cani, l’uomo non capiva più niente una donna lo dominava e lui gli doveva dare piacere mentre l’altra lo masturbava, si mise quasi a guaire…….. non poteva chiavarla, ma prese sua moglie con rabbia da dietro. Come due animali. In quel momento M….e lei non esistevano erano solo loro due si stavano accoppiando con rabbia, si vedeva il suo cazzo entrare e uscire, le tette di lei ballonzolavano……….mentre i due erano in preda al delirio, lei si avvicinò a M……e con un bisbiglio roco…..
”Chiavami”
Si inginocchio davanti a lui e gli tirò fuori il cazzo, era eccitato anche M……vedere lei mentre un uomo la leccava……….con estrema lentezza si girò di schiena e fece uno spegni candela da puttana professionista. Si abbassava e risaliva e nello stesso tempo si godeva la scena degli altri due che si stavano accoppiando davanti a lei…..
”Chiama la donna che ti lecchi la figa mentre il mio cazzo ti entra”
…lo fece, la donna ormai infoiata, a carponi si avvicino e iniziò a lapparle la figa…il marito era partito….dopo un attimo di tregua colpito da quella scena fu di nuovo addosso alla giovane moglie e riprese a stantufarla, di nuovo da dietro, difronte e lui aveva la testa corvina di sua moglie che succhiava una figa, sovrastata dal corpo di lei, dai suoi magnifici seni che si muovevano leggermente. Ormai il piacere stava arrivando , per M….. e per lei ..ebbero un orgasmo , il piacere di M….si scaricò in lei e ne colò fuori, mentre l’altra donna continuava a leccare diligentemente , puliva da buona cagna , sentiva odori e sapori forti che la eccitavano ancora di più, finalmente si chetarono da quel delirio gli ospiti si alzarono e si diressero verso la loro camera al piano superiore della villa, gli altri due erano ancora li sul pavimento esausti per quello che era successo…..:Nella penombra della stanza il corpo di lei era splendido, leggermente lucido di sudore, si sentiva che aveva ancora voglia, i suoi occhi erano lucidi . dalla busta di cuoio prese gli anelli e li diede in mano a lui…
”Mettimeli ora barda il tuo oggetto di piacere….”
Non se lo fece ripetere, li mise,…….ora il suo corpo aveva quei cerchietti in oro alle grandi labbra e ai capezzoli, era più bella ancora, era eccitante ….la fece passeggiare così davanti a lui……
”Allargati, fatti vedere”
Lei si piego, si accucciò facendo risaltare le grandi labbra con quei due piccoli pendagli che le trafiggevano, e si passò il dito in mezzo a loro portandoselo poi alla bocca come aveva fatto in terrazza era pornografica…..le sue mani poi sfiorarono le punte dei capezzoli facendoli indurire ancora di più
”Sei il mio oggetto di piacere, hai un corpo da favola e nello stesso tempo è reso ancora più splendido da questi cerchietti che ti fanno simile a un animale”
Così dicendo la chiamò a se, fece scorrere la sua mano sul seno, e iniziarono a baciarsi con passione, la sua mano continuò implacabile sul suo ventre ormai in un lago, proseguì sulla rosa scura e entrò dentro in un lento andirivieni, lei tremava e cercava di assecondarlo, voleva essere piena,….parole dolci , un gioco di labbra fatto di sfioramenti e attimi di passione poi il bisbiglio che si tramuta quasi in un ordine:
“Inculami…inculami come in aereo”
Fu a quattro zampe sul letto, era perfetta lui in piedi, la prese da dietro , sentì il suo cazzo appoggiarsi sulla sua rosetta e iniziare a spingere. Lentamente si fece strada, allargava il suo intestino e le comprimeva la merda del budello, provava un misto di libidine e schifo, si eccitava ancora di più aveva le visioni di un pubblico che la guardava affascinato come quando si era letteralmente aperta il culo con un vibratore nella gabbia…dolore misto a piacere, esibizionismo portato all’estremo…..Il cazzo di lui ora era fermo, sentiva le sue palle poggiate sulla sua figa, le sue mani sforzavano le natiche, lo stesso fece lei per allargarsi di più, appoggio la testa sul letto rimanendo in ginocchio e cercò di dilatarsi, voleva essere impalata, voleva che quel cazzo le uscisse quasi dalla bocca per goderselo. Iniziò a entrare e uscire, prima lentamente poi con forza sempre più veloce, il suo budello scuro si avvinghiava al suo cazzo mentre usciva quasi come la ventosa di un polipo, la prese brutalmente per le spalle nel tentativo di dare più vigore ai suoi affondi e le mani di lei cercarono ancora di aprirsi le natiche , le sue tette ballonzolavano . Lui venne dentro di lei, il suo piacere si mescolò alla merda del suo intestino, lampi , ondate di goduria partirono dal suo ventre e arrivarono in testa, l’orgasmo fu anche per lei…chiuse gli occhi, voleva assaporarsi quel cazzo duro che le dava piacere nel culo fino in fondo quando sarebbe scivolato fuori lucido e sporco, si promise di ridargli la vita con la bocca….e lo fece, se lo mise in bocca così mentre lui era ancora esausto….una danzatrice sacra, un amante di priapo, lo leccò, lo succhio, lo strinse tra le sue labbra fino a rinvigorirlo, lo pulì tutto, lo rese di nuovo lucido simile a un asta violacea per il suo ventre ……aveva ancora il culo semi aperto e ne colava fuori il piacere di lui, la figa era ancora gocciolante dalla chiavata fatta sulla terrazza era sporca, sporca di goduria e libidine ma non se ne interessava, si infilo l’asta di nuovo nel suo ventre e iniziò a succhiarla come le avevano insegnato nella casa di piacere di madame Fong, lo fece venire brutalmente e ne godette anche lui, si addormentarono così, sul letto sfatto nell’afa della sera , i loro due corpi nudi letteralmente incastrati, il sonno li avvolse, la stanchezza del viaggio e le prodezze fatte all’arrivo li avevano stremati , fuori una magnifica luna sul mare, le tende si gonfiavano alla brezza notturna e i loro corpi si intravvedevano in quella penombra, prima dell’alba mentre si spegnevano le ultime stelle lui si alzò e andò ad assaporarsi quell’ultima frescura data dalla notte nella terrazza della camera Era fermo nei suoi pensieri su quello che era successo da quando si erano conosciuti quella sera a Bangkok . Praticamente due estranei che avevano buttato tutto sulla bilancia del destino , poteva essere l’avventura di una notte ed ora invece erano li, con tutte le peripezie che avevano superato , era li tranquillo quando arrivò lei, si sedette per terra ai suoi piedi sulle piastrelle della terrazza, appoggio il suo capo sulle sue gambe …..
”Sono la tua cagna, ti sto ai piedi…..ti amo padrone…….”
Parole di fuoco, parole folli in un’altra coppia, ma il loro rapporto era così. Lei si sentiva una schiava…..
”Fino a quando tu lo vorrai, sai che non voglio costringerti a fare niente…”
“Si lo so,assecondi le mie follie ed io assecondo le tue, abbiamo un rapporto strano…cosa farà Susy adesso?”
“So che voleva provare a fare la puttana in un bordello, credo sia a Wienna in una casa di piacere vicino alla Rathaus si starà divertendo oppure alla fine si suiciderà dalla disperazione, quella ragazza passa da un estremo all’altro….”
”Chiamala qui quella tua amica mi fa voglia e poi così ti troverai con due donne…….”
“Vedremo cosa si può fare non so se l’arrivo a raggiungere telefonicamente…la conosci è una folle pittrice”
Continuarono così a chiacchierare. Il sole stava sorgendo di un rosso incandescente, poi ad un certo punto lei mise nelle sue mani un corto frustino….lo aveva trovato in un angolo della camera e l’affascinava……
”colpiscimi”
“Ti farà male e ti rimarranno i segni”
Lei era eccitata si pensò a quando si era trovata a Hong Kong per il suo addestramento e li gli aguzzini non erano andati per il sottile, voleva riprovare il dolore. Lui rimase pensieroso per un momento poi nei suoi occhi si accese una luce strana……
”Mettiti in ginocchio davanti a me , dammi la schiena”
Fu così in ginocchio come una schiava su quella terrazza alle prime luci dell’alba…..partirono due nerbate che le rigarono la schiena, non se le spettava e non si aspettava la forza con cui lui sapeva usare quel corto frustino, segni rossi, il suo grido, poi un mugolio sommesso quasi un rantolo….
”Fa male continua…..”
Altre due poi altre ancora, delle lacrime rigavano il suo volto, la sua mano corse al suo ventre e iniziò a toccarsi, piacere e dolore si susseguivano, poi si girò di scatto gridando “qui, ora qui….” E aprì le gambe…….. fu colpita anche li , non seppe mai per quale motivo venne e venne anche lui un attimo dopo nella sua bocca….Rimase così immobile nella luce dell’alba sulla terrazza quasi svenuta…….Il suo corpo era tutto rigato, da strisce rossastre, chissà quando le avrebbero viste la coppia dei custodi della villa che cosa avrebbero pensato , ma questo sarebbe accaduto di li a poco, doveva andare a prendere il sole e a farsi servire la colazione…..
CONTINUA