Così partirono, il volo della Iberia era diretto a Madrid, da li avrebbero fatto scalo a Roma, la sua Città per poi proseguire per Rodi e poi a Simi dove li aspettava una villa isolata sul mare . Ore di volo con lei vicina . Era eccitata, lo si capiva da lontano. La mini era risalita all’inverosimile e le lasciava il ventre scoperto, non accavallò le gambe, ma le divaricò leggermente come M. guardandola, glie lo aveva chiesto….
” Ora ti guarderanno e tra loro diranno che sei una troia esibizionista “
Lei ebbe un brivido, le saliva alla testa quella dolce confusione che la rendeva leggera . Era oscena con le sue gambe dischiuse era letteralmente in mostra, esposta a tutti gli sguardi delle persone che passavano lungo il corridoio tra i sedili. Lo Stewart di bordo rimase interdetto quando portò loro la cena , ma loro continuarono come se niente fosse a chiacchierare . Poi ad un certo punto lei prese la mano di M….
” Sono eccitata non ce la faccio, dammi il cazzo “
“ Non mi posso muovere con agilità, ho la schiena fasciata dovrai fare tutto tu, e non possiamo neanche andare in bagno come la prima volta ”
Lui le rispose così” Non preoccuparti fu la risposta”, ormai le luci si erano abbassate per il lungo volo notturno, la loro fila era libera e dei pochi passeggeri qualcuno dormiva mentre altri guardavano un film che stavano proiettando con tanto di auricolari per il sonoro. Fu una gatta in calore, con la mano gli sbottonò i pantaloni e iniziò lentamente a segarlo, mentre con la bocca gli sfiorava l’orecchio dicendogli un sacco di oscenità frammiste a baci e leggeri colpi di lingua , lui fremeva, poi lei abbassò la testa fra le sue gambe e gli iniziò una fellatio degna della Lesbia di Catullo.Sempre più forte, con avidità , lo voleva, voleva il suo nettare , lo sentiva ormai al limite e poi con la sua agilità proverbiale gli salì sopra e gli fece uno spegni candela formidabile…
“ Dai che ti chiavo tu stai tranquillo e pensa a godere”
Lo diceva sotto voce, gli bastarono pochi movimenti di bacino e lui che era al limite venne copiosamente, venne anche lei e per un momento si adagiò sul suo corpo mettendogli la testa sulla spalla, le uscì un ti amo soffiato che lui sentì perfettamente, la strinse a se si anch’io fu la risposta. Lei non ricordava tutto quello che era successo e i salti mortali che aveva fatto per ritrovarla…..Stette ancora li , accucciata su di lui per qualche minuto, sentiva il suo seme colargli tra le gambe misto al suo piacere, si girò lentamente, si sedette al suo posto e poi fece una delle sue porcate, iniziò a masturbarsi, le sue mani frugarono tra le sue ninfe, ne uscirono lucide e dopo un “guarda” se le portò alla bocca e prima un dito, poi un altro iniziò a pulirle, era in estasi per la situazione, per il piacere che aveva appena avuto, per lui, perché eccitava nuovamente lui e si mostrava di essere la sua cagna… fece scorrere un dito sporco di sperma anche sulle labbra di lui, ….” Ti piace porco?
La risposta la lasciò a bocca aperta…
“Certo , bevo il mio piacere dai tuoi buchi sei la mia cagna”
Il volo continuò oltre l’atlantico per giungere a Madrid, avevano due ore di tempo, le passarono in aeroporto tra gente di tutti i tipi, e lei ara la più guardata, intenzionalmente non si era infilata di nuovo il perizoma e tutti potevano capire che non portava altro, le gambe e il resto erano in mostra e a lei piaceva……..da Madrid a Roma dove si fermarono un paio di giorni, scesero al Cellini, la stanza era la numero 77 numero fatidico per lei, si ricordò quando si presentò davanti a quella porta, praticamente nuda. Eri splendida lui lo disse ricordo quando ti sei presentata, lei gli saltò addosso come furono da soli, si spogliarono con rabbia e si amarono con furore , il suo cazzo, dentro di lei, lo sentiva gonfiarsi, chiuse le gambe attorno ai suoi fianchi per aderire di più, i suoi seni sul suo petto e le bocche si fusero in quel gioco di labbra vecchi come il mondo. La sua lingua scese sul suo corpo, giocò con i suoi capezzoli , poi via via più in basso tra le sue ninfe, succhiò avidamente il suo bottoncino, lei urlò con rabbia, “Mordi, Mordimi:!!”
Sentì i suoi denti, prese la sua testa e la spinse per farla aderire, il suo corpo fu scosso dai fremiti dell’orgasmo , si girò sopra di lui. Gli mostrò il culo, la sua rosetta scura, la sua lingua guizzo tra le pieghe scure, lei tremava di nuovo, con voce roca uscì un “Inculami !!”, le punto il cazzo tra le natiche, senti la pressione, sentì che si faceva strada, lentamente allargava la sua apertura che ben presto cedette ora nel suo intestino, fu dentro per tutta la sua lunghezza. Lei lo stringeva usava il suo culo come una bocca, lo voleva far godere, se ne accorse, a lui scappò un…
“Porca, la prossima volta ti riempirò d’acqua la pancia e poi ti inculerò; così ti sentirai più piena, godrai, ti sembrerà di esplodere”
E con rabbia incominciò a stantufarla brutalmente, il suo cazzo entrava e usciva, venne e venne, il suo piacere fu trascinato fuori e si mescolò a quello che le colava dalla figa, erano un lago, si fermarono, ansanti, furia, lussuria e anche amore, battito con battito dei loro cuori e il sonno li raggiunse così. Al risveglio nella tarda serata si fecero portare la cena in camera, lei dormiva ancora placidamente, e fece venire un accidente al cameriere, distesa sul letto, seminuda, le sue lunghe gambe erano in vista, e il resto del corpo anche il cameriere si bloccò fissandola, era un ragazzo giovane, le parole di lui lo scossero….
”Bella donna non è vero?” “Si, realmente una bella donna, lei è un uomo fortunato”
L’indomani fecero spese , uscendo lei si mise un minivestito un vual di viscosa, praticamente trasparente, portava un paio di pantaloni corti che sembravano minislip, non aveva altro, per coprire le trasparenze all’altezza dei suoi seni prorompenti si mise un paio di collane lunghe di bigiotteria, mascheravano molto poco ma nell’insieme era favolosa . La portò in un negozio di sua conoscenza, la titolare la fissò a lungo, non c’erano capi esposti, solo scatole. La voce di lui le disse di spogliarsi.
“Spogliati qui ora” “Ma….” “Non fare storie fallo”.
Si senti di nuovo un oggetto nelle sue mani ebbe un fremito, si stava bagnando. Rimase nuda al centro del negozio, chiunque poteva entrare e dalla strada la potevano vedere , le tende erano leggerissime, si eccitava…la donna le si avvicinò e sfiorò con la punta delle dita il suo corpo
“ Lei ha una figura bellissima e ora vedremo di farla risaltare ancora di più”.
Lui era seduto su una poltroncina e si gustava la scena. Le mani della donna corsero nuovamente sul suo corpo, i suoi capezzoli si indurirono, le sembrava di essere merce in vendita , la osservò a lungo come per farsi un ide di come la potesse vestire poi ad alta voce.
“Visto che andate in vacanza, un paio di capi da sera e altro ora mettiamoci all’opera”
Mentre diceva questo entrò un’altra coppia nel negozio, era una coppia giovane che rimase esterrefatta nel trovare una donna nuda, da dietro il suo culo era perfetto……… la signora le tiro fuori un vestito lungo da sera, raso seta di un colore verde con inserti blu, le fasciava completamente il corpo mettendole in risalti le forme, i seni erano compressi e il suo ventre era appena accennato, si potevano intravvedere le aureole dei capezzoli, dietro uno spacco vertiginoso le arrivava altissimo, poteva così camminare e nello stesso tempo quasi mettersi in mostra, le fece indossare un paio di scarpe di Renè Caovilla tutte intarsiate di stras, il tacco era vertiginoso e le allungava di più la sua splendida figura, la rendeva un giunco, si guardò allo specchio, si piacque era realmente bella, poi fu la volta di una capo , una tuta di tulle trasparente con inserti di pizzo all’altezza dei seni e del ventre, lo doveva indossare senza niente altro, dei ricami le correvano lungo le gambe , lui la guardava , si compiaceva di quel corpo, la soddisfazione di averlo e di farlo fremere, presero anche altri capi, delle mini stratosferiche, pantaloncini a rabbuffo che quasi la facevano sembrare un paggio, e casacche da portare sopra il costume dalle profonde scollature, guardandola alla signora brillavano gli occhi, vecchia lesbica incallita quando trovava un corpo di donna da gustarsi se ne beava……. Naturalmente consigliò queste casacche da portare senza la parte alta dell’intimo, sarebbe stato antiestetico……..Poi passarono ad altri capi tra cui due bustini afrodisiaci che avrebbero fatto impazzire chiunque, un bustino classico che le comprimeva i fianchi da portare con le calze che si fermavano altissime, il bustino da dressage e poi un altro con i suoi seni che si chiudevano in coppe di pelle ……Presero tutto, lei era contenta e lui era eccitato, era eccitata anche la donna che li aveva serviti…con addosso il bustino, si avvicinò a lui e le si sedette in braccio…
” Ti piaccio?” “Certo”
Fu la sua risposta, e rivolgendosi alla donna che li aveva serviti,
“Le lecchi le scarpe ora da quanto ho visto se la sta mangiando con gli e deve avere un premio, come ha visto ha un corpo splendido”
Lei rimase a bocca aperta, non si aspettava una frase simile, lui continuò
” Sei la mia cagna ma devi incominciare anche ad essere una padrona, scoprirai nuove sensazioni, gustale”
La donna si inginocchiò davanti a lei, abbasso la testa e iniziò a lappare i suoi sandali, lei già eccitata si piegò leggermente, provava una sensazione nuova , aveva il potere su quella donna che si stava comportando come una cagna, lappava, succhiava il suo piede lo baciava, e ripassava con la lingua,
“Ora più in alto continui sulla gamba la pulisca del sudore”
Disse lui , non se lo fece ripetere continuò puntando verso l’alto, le lingua scivolava sulla sua pelle, se la stava consumando, poi lui glaciale
” Infilagli la scarpa nella scollatura del vestito”
I suoi occhi luccicarono, infilò la scarpa tra i due seni , a fondo quasi a voler scendere fino al ventre della padrona del negozio, questa fu presa da un orgasmo, rimase abbracciata alla sua gamba aprendo la bocca come un pese, era rossa in volto, godeva alla grande……, provava piacere anche lei. Così semi nuda con una donna che la leccava in braccio a lui, la sua mano corse sul suo ventre coperto di nulla, era nuda con le scarpe e stuzzicandola quasi con cattiveria la baciò appassionatamente ….venne il piacere anche per lei, l’altra coppia che era entrata nel negozio li guardava a bocca aperta nel più completo silenzio, erano li un uomo e due donne e le due donne stavano godendo alla grande come estraniate da tutti erano solo loro due con il loro piacere e lui ne era il maestro, giocava come con due marionette. Uscirono dal negozio pieni di pacchi e buste, si diressero in albergo per poi andare a cena in un locale che lui conosceva, l’indomani sarebbero partiti, a cena si fecero accompagnare da un taxi in un locale fuori Roma, era un locale discreto dove lui era conosciuto, alla loro entrata ci fu la frase del direttore, M….a che devo questa visita e poi la sua compagna è splendida, era realmente splendida con una gonna cortissima e una magnifica camicia con jaboo di pizzo siciliano che mascheravano la scollatura a precipizio che aveva, i suoi seni erano messi in risalto da quel vedo e non ti vedo e sedendosi la gonna mostrava le sue cosce in maniera generosa fino a quasi l’attaccatura del pube, una volta seduti, le disse di mettersi in mostra e lei con non curanza aprì la scollatura di più, i suoi seni erano quasi esposti e il cameriere che li serviva rimase a fissarli,
“ Si inginocchi pure davanti a lei, e la adori”
Il ragazzo non se l’aspettava una frase simile erano in una saletta privata e il titolare guardava anche lui.
“ Si seghi e sborri sulle sue scarpe”
Lei si sentiva in imbarazzo ma la scena era di un hot unico ora erano tre uomini, due guardavano e uno si comportava come un cane il calore, venne , sborrò …..
”ora pulisca”.
La stessa scena del negozio , il ragazzo si inginocchio, pulì con devozione, lei era eccitata e con un misto di sadismo ormai presa nella parte della padrona strofinò il sandalo sull’uccello del ragazzo che ne era tramortito…..si riebbe, rosso in volto non sapeva dove guardare, fu accomiatato come un oggetto, M….continuò a parlare con il titolare del più e del meno, l’aria nella saletta era carica di erotismo…così finì la serata, anzi continuò in albergo, nella hall il portiere notturno vide entrare una coppia in calore………. entrare con lei quasi completamente nuda con la figa e il culo quasi fuori vista la minigonna che portava, la prese in ascensore, gli specchi riflettevano le loro figure mentre brutalmente si amavano, ormai era l’alba e di li a poco sarebbero partiti per la Grecia, per quel mare di cristallo e per quel sole che accarezza la pelle, lei lo sapeva che in quella villa sarebbe stata per due settimane completamente nuda come lui la voleva schiava , cagna e esibizionista ma questo a lei piaceva….le piaceva quella parte……
CONTINUA