Quel termine prenotate la sconvolse e sentì il piacere irradiarsi dal suo ventre in tutto il suo corpo si sentì una cosa e niente altro. Erano tutte e due completamente nude o quasi. Una era al guinzaglio dell’altra, Furono fatte scendere nella sala grande dove c’era un bancone da bar con i classici trespoli, camminarono lungo un corridoio dalla moquette rossa, i loro passi erano ovattati, porte chiuse e aperte da cui si potevano vedere dei letti dalle forme bizzarre. Incrociarono un paio di clienti con le relative accompagnatrici molto più vestite di loro anche se quei pochi stracci che indossavano niente lasciavano all’immaginazione. Furono osservate lei, testolina Bionda come unico capo di abbigliamento un paio di autoreggenti, mentre l’altra un corto bolero che non si riusciva a chiudere sulle sue tette.
Le accompagnava il cinese, quell’uomo dallo sguardo impassibile, il braccio destro di Madame Fong e nello stesso tempo uno dei suoi salvatori in centro America e aguzzino in quella villa di Hong Kong. Furono giù, una catena fu legata alla sua caviglia e fissata. Ora era li,seduta su trespolo da bar con la sua compagna al guinzaglio accucciata ai suoi piedi. Due cagne pronte a darla e in mostra per eccitare ed essere palpate, attizzare i maschi in calore. Lei si sentiva bagnare, sapeva di essere fradicia. Furono guardate e soppesate. In diversi si avvicinarono a loro allungando le mani e le dita corsero nei loro buchi…..le risate nel sentirle bagnate. Il barista si godeva la scena poi quella richiesta . “Domani non posso venire le voglio qui ora pago il doppio”.
L’uomo si guardò attorno interdetto e lei vide il cinese con la coda dell’occhio che annuiva…..fu come il via…….Il barman allungò sul tavolo un piatto con sopra dei profilattici chiusi…lei ebbe un fremito……L’uomo si avvicinò e ne prese uno in mano e lo diede alla maharany che era accucciata ai piedi di lei ……
”Preparami che chiavo la tua amica”
La donna ebbe un attimo di ripensamento ma uno strattone al collare le fece capire che in quel momento era una schiava. Le sue gambe andarono all’incrocio delle gambe dell’uomo, sbottonarono i pantaloni quasi con reverenza gli tirarono fuori il cazzo. Il maschio era eccitato aveva il cazzo gocciolante, le sue labbra corsero su quella carne, la lingua iniziò a pulirlo, strofinarlo per renderlo duro, doveva infilarci il profilattico. Lo succhiò chiudendo gli occhi come per assaporarlo e mentre succedeva tutto questo lui aveva le mani addosso a testolina Bionda le dita dell’uomo correvano sul suo corpo la palpavano, la pizzicavano, le forzava i suoi buchi, lei tremava. Vedeva il cazzo entrare e uscire dalla bocca della sua compagna sempre più lucido di saliva e viscido di piacere, e dopo un trattamento simile fu pronto per il profilattico. Altre persone le avevano circondate e guardavano la scena, si poteva intuire che anche loro si stavano eccitando, chi con le mani in tasca si ravanava il cazzo e chi se lo era tirato fuori e se lo menava affascinato da quelle due donne nude. Poi venne il momento, la mora sfilò il profilattico dalla sua bustina di plastica e lo infilò su quel cazzo ormai teso e pronto ad esplodere . Fece scorrere la plastica fino alla sua base e per ultimo quasi come un saluto gli leccò le palle e l’uomo ebbe un brivido non si aspettava una colpo di lingua degno di una professionista. Guardò lei e le sue parole: “ dai che ti chiavo in figa allarga le gambe” Lei era eccitata, aveva gli occhi lucidi era proprio una puttana a pagamento , aveva guardato i soldi sul bancone , il prezzo di acquisto per i suoi buchi. Stando sempre sul trespolo dove era incatenata alla caviglia si girò verso di lui allargando le gambe e piegandosi all’indietro verso il bancone….era oscena, vestita di sole calze, aperta con le tette che le penzolavano come le mammelle di una vacca , i capezzoli ornati dagli anelli, e così la figa. La scena era degna di un filmino pornografico. Si faceva chiavare in pubblico senza problemi circondata da uomini che la guardavano e di li a poco sicuramente ne avrebbero approfittato anche loro . Fide il cazzo di lui scomparire dentro il suo corpo fino alle palle. Quella situazione le piaceva, essere trattata come schiava come buco lui aveva pagato per godere dentro di lei, a lei non era richiesto il piacere, ma venne anche lei un urlo le contrazioni del suo ventre fino alla testa, piacere perverso nell’annullarsi così .L’altro ebbe un sorriso ironico e per tutta risposta le pizzicò le tette rese ancora più eccitanti dagli anellini in oro che portava. Sentì il piacere di lui, quel cazzo che vibrava e quella sensazione dolcissima che continuava a scombussolarla. Si liquefaceva nel piacere di essere chiavata e di essere trattata come una puttana, il suo esibizionismo poi raggiungeva l’apice, li in mezzo a un gruppo di uomini allupati, si immaginava già i loro cazzi duri e alcuni come aveva potuto vedere in precedenza lo avevano già tirato fuori. Il tutto mentre un altro la pompava selvaggiamente. La sua compagna intanto osservava quel cazzo a pochi centimetri dalla sua faccia continuare ad entrare ed uscire e per dare più piacere a quell’uomo iniziò a leccargli le palle …due cagne per un maschio, non erano più troie da casino ma semplicemente stavano cercando la lussuria.
Tirò fuori il cazzo dalla sua figa grondante……Lei aveva gli occhi chiusi come in estasi, lui la scosse e…….
” Sfilami il profilattico e pulisci”
Non si era rivolta alla cagna accucciata ai suoi piedi , ma a lei, ….si riebbe con quelle parole, nella sua testa pensava alla sborra calda racchiusa in quella plastica . Il cappuccio era pieno, lei lo sfilò e non contenta ormai in quel nirvana di sensazioni se lo schiacciò sul corpo , se lo letteralmente spalmò addosso. Bianchi filamenti sulle sue tette, sul suo ventre , poi buttata per terra quella plastica ormai spremuta di tutto il contenuto la sua bocca corse verso quel cazzo esausto, lo lappò, slinguò, succhiò e una volta pulito si fermò a guardare negli occhi quell’uomo come in attesa di altri ordini . Era ormai una cagna pronta ad eseguire i voleri del padrone. Lui con un sorriso si rimise il cazzo nei pantaloni e…..altri le furono attorno, questa volta le voci gridarono il culo. Ormai erano vendute e anche se i maschi pagavano il doppio , quei maschi erano infoiati e proprio in quel momento sul video sopra il bancone iniziarono a scorrere le immagini di lei nella gabbia ……schiava infoiata che si rompeva il culo con i vibratori più disparati alla presenza del pubblico. Tutti la riconobbero, era lei testolina bionda……..il suo pezzo forte quando tutto il pubblico le poteva sborrare addosso e anche pisciare…….quelle scene eccitarono i maschi ancora di più, avevano capito tutti che era lei e anche l’altra donna guardava affascinata quelle scene , Un piacere perverso un piacere unico dato dall’abbruttimento, il cibarsi esclusivamente di sperma per giorni per il suo piacere e quello del suo uomo, lui era come lei, l’assecondava nelle sue follie ma chi dei due lo era di più . Pensò a lui, al suo cazzo quando la trapanava e la riduceva a uno straccio senza forza, le convulsioni che provava quando la sua carne gli risaliva l’intestino e si gonfiava per esplodere e riempirla tutta, si ricordò quando una sera tirate su le gambe espulse tutto il contenuto e lui in un attacco di rabbia la inculò nuovamente in quello sporco……
CONTINUA