Non ci potevo credere ma quell’idea di salire su un palco come schiava mi provocava una forma di eccitazione perversa. Poi finalmente entrammo. Sulla porta di casa ci venne ad aprire una persona che credetti il padrone di casa. Ci consegnò due maschere, una la mise lui e l’altra io anche se lui per un certo momento, rimase con la mia maschera in mano, indeciso se farmela indossare. Ma alle parole dell’altro che avvertiva che ci sarebbero state delle riprese e delle foto me la fece indossare. Era una maschera fatta di piume, non era la classica bauta che invece indossava lui. Era vestito di tutto punto con uno smoking da sera, e la cosa metteva le nostre due persone in forte contrasto perché io ero nuda..
Una volta entrati ci lasciammo, io fui consegnata a una cameriera mentre lui con il padrone di casa si diresse verso un’altra sala. Abbandonata un’altra volta, il mio cuore era in subbuglio.
La donna che mi prese in consegna era vestita da uomo, aveva anche lei un vestito , giacca e un fiocco nero su una camicia di un bianco candido. Aveva le mani lunghe e sottili e delle unghie tinte di un rosso fuoco che sembravano degli artigli sporchi di sangue. Poi per marcare il suo potere su di me una volta con in mano il guinzaglio, mi pizzicò i capezzoli con rabbia provocandomi una scossa elettrica data da quel dolore fortissimo. Me li torse e …
” Hai delle tette fatte per essere appesa, forse alla fine della serata escogiteremo qualche cosa per le tue tette imponenti”
Mi venne quasi un colpo, io letteralmente torturata, ma non bastava a quell’uomo che cosa mi aveva fatto e fatto fare…Ma sembrava non fosse così, e non ebbi neanche il coraggio di rispondere. Lei mi fece girare su me stessa, e si soffermò a guardare il piccolo tatuaggio che portavo, per poi darmi un formidabile scapaccione per farmi avviare alle cucine. Li in quella stanza trovai anche altre donne..erano anche loro nude come me, erano allineate su delle sedie e sembrava quasi aspettassero il loro turno. Ognuna aveva legato al collare una medaglietta con un numero e i miei occhi furono attirati in particolare da una che aveva il busto e i seni segnati. Era stata battuta e il frustino che avevano usato sul suo corpo aveva lasciato delle striature rossastre, capì subito che alcune erano recenti e altre dovevano avere un po’ di tempo, lei oltre al numero aveva anche l’iniziale M. che mi spiegarono poi stava per M. di masochista, era una mora sui cinquanta, aveva un bel corpo e a quanto mi bisbigliò una ragazza seduta al mio fianco si faceva letteralmente massacrare pur di avere cazzi. Ma quell’informatrice, non sapeva minimamente di che cosa ero stata capace di sopportare nel casino di Francoforte e di tutti i cazzi che avevo preso e dei vibratori di tutto rispetto che mi avevano violata.
A Francoforte ero stata letteralmente violata e aperta, e ora stavo per essere venduta, mi guardai attorno in quella grande stanza, c’erano dei divani e altre donne erano sedute, non erano vestite, e tutte portavano una mascherina, una maschera fatta di piume, e pennacchi che faceva cambiare loro l’espressione rendendole irriconoscibili. Di sotto fondo giungeva della musica, e…non c’erano solo donne. C’erano anche un paio di coppie e diversi maschi. Si trovavano tutti nella mia condizione, non ci potevo credere oltre alle femmine che mi sarei immaginata di trovare, i maschi attirarono la mia curiosità. Ragazzi giovani, molto probabilmente studenti universitari , e questi, dalla “ virago” che ci controllava erano tra i più maltrattati, e notai che erano inanellati, sia ai capezzoli che al pene. In particolare uno che doveva stare in piedi, il classico tipo palestrato che con le donne la fa da padrone. Gli anelli che aveva infissi sui suoi capezzoli e sul pene erano di tutto rispetto e mi accorsi dopo che ne aveva uno alla base del cazzo. Li oltre all’anello aveva anche una cinghia di cuoio che gli stringeva la base delle palle quasi allungandole e mettendole i risalto. Era costretto a servire da bere. Era uno dei pochi che non portava maschera, quasi il suo stato di oggetto fosse perenne. Poi le coppie, ma se l’uomo era costretto ad essere inanellato come il giovane che ci serviva, le donne non lo erano da meno, avevano tutte e due i seni strangolati alla base. Il cuoio stretto li faceva sembrare come due meloni gonfi fino all’inverosimile. Le due coppie erano vicine e oltre ad avere i seni stretti, le due donne me ne accorsi poi avevano il culo pieno. Causa quella situazione stavano sedute in una posa innaturale. Il mio cuore era in subbuglio, che cosa ci avrebbero fatto ancora, da quello che mi era successo ormai mi sembrava di aver toccato il fondo. Che cos’aveva ancora escogitato quell’uomo dalla fantasia perversa e …..Fummo chiamati, ci fu l’ordine di alzarsi in piedi. Ci fu un luccichio di anelli e collari ma…..mentre ci mettevamo in fila, la nostra accompagnatrice mi fece cenno di seguirla…
” Tu no, tu sarai il clou della serata, tu sei la puttana di M. per te ci sarà una sorpresa e ti faranno provare l’altalena. Non potevo crederci, dolore e piacere…..Che cosa voleva dire l’altalena? La mia eccitazione crebbe mentre quella decina di femmine miste ai quattro maschi presenti si avviarono verso il salone principale….Un piccolo corridoio e …io ero per ultima,….Sentivo le voci che provenivano, mano mano che entravano erano chiamate per nome e venivano esposte le loro bravure in campo sessuale. Mi rimasero impresse le battute su una coppia dove lei fu acclamata come la regina delle masochiste…
” Ecco la donna che si fa massacrare da cazzi in presenza di suo marito che si eccita in maniera inverosimile…per poi ricevere lo sfogo della moglie quando lo vede così eccitato per quello che le fanno. Lui non è altro che lo schiavo della donna che si fa aprire ed è disposto ad essere schiavizzato da una schiava e a succhiare i cazzi che la prenderanno e a pulirli dopo essere stati nel suo culo. Vedrete il loro numero, non è da dimenticare…….
continua